Condivido il piacere di vederne qualcuna circolare, oltretutto con le targhe di prima immatricolazione. Mi ricorda quella che l'amico "Bayerische" aveva in giardino....
Salvo che per le borchie sbagliate, peccato veniale ma evidente per i cultori del modello, questa "GT" conserva tutte le peculiarità del modello: il colore sgargiante, il grosso fregio laterale, e il rivestimento in vinile del tetto che era offerto di serie. Presente anche il badge GT sui montanti posteriori, anni dopo citato dalla BMW, al tempo proprietaria della Rover, per un riutilizzo sulle sue pachidermiche crossover.
Più sostanziosi gli interventi all'interno: strumentazione Smiths bella e completa, volante sportivo, e un grado di finitura generalmente molto più curato rispetto alle Ado16 meno costose. Il pezzo forte ovviamente era il motore, il robusto 1275 "superquadro" alimentato a doppio carburatore che sarebbe finito, con ben poche modifiche, sotto il cofano della Cooper costruita a Lambrate.
Venduta in Italia attraverso la rete Innocenti in seguito al consolidamento degli accordi con la Leyland nel 1972, costituiva un completamento verso l'alto della gamma ADO16 italiana. Nonostante rispetto alla IM3 questa "GT" non avesse adottato le modifiche estetiche apportate da Pininfarina (uno su tutti il generoso allungamento delle pinne posteriori, che rendeva la linea più slanciata e gradevole) il pubblico non ci fece molto caso e tributò a questo modello un certo gradimento.