Cerchi in lega opzionali privi del coprimozzo e spoiler posteriore "apocrifo".
Sul paraurti posteriore in basso a destra c'è la testimonianza di un precedente impianto a GPL?
Ne abbiamo avuta una in famiglia per un paio d'anni, in questo ricco allestimento e di colore grigio metallizzato ma con i suoi copricerchi standard. Ne ho un ottimo ricordo.
Da non particolare estimatore del marchio in quegli anni la 405 fu un'eccezione in quanto elegante e dalla linea sportiva, probabile l'impronta di Pininfarina sul design
Avevo la sw con gli stessi cerchioni.
Esternamente la trovo ancora molto bella, ma la plancia era meno riuscita soprattutto per le plastiche dure con cui era fatta.
Disegnata da Enrico Fumia all'epoca sotto la firma di Pininfarina, condivideva una parentela stilistica abbastanza marcata con la sempre sua Alfa 164.
All'epoca era un'onesta berlina dalla linea parecchio moderna, a me però non ha mai entusiasmato più di tanto, sicuramente le doti stradali e di robustezza c'erano tutte tanto che Peugeot Pars la produce ancora a distanza di 35 anni dal lancio! I cerchi in lega, originali sia chiaro, li ho sempre trovati bruttini e troppo moderni per la linea, sembrano provenire da una vettura dei primi anni 2000.
La 405 si potrebbe definire una co-produzione tra la Pininfarina e il centro stile Peugeot (nella figura di Gérard Welter), con anche l'apporto di Paul Bracq per plancia e volante.
Il modello regge indubbiamente bene il passare degli anni ma, ora come oggi - non so bene come spiegarlo - mi ha sempre dato l'idea di essere "esile" per il suo segmento di appartenenza.
Benché più moderna della 305 che andava a sostituire, non mi ha mai fatto impazzire. Sulla qualità avrei qualche perplessità perché un meccanico amico di mio padre ne ebbe una e ricordo che non aveva finiture particolarmente curate, anzi. Sarà che era un'auto già acquistata usata con 80.000 km e 6 anni di vita.
Secondo me fu una delle migliori della categoria, sia come linea, che come ampiezza della gamma. È ancora oggi assemblata dall'Iran Khodro negli stabilimenti locali: fra le varie versioni ideate, la più "strana" fu la RD.i 1600 (ribattezzata in seguito ROA), in pratica una Paykan (la Hillman Hunter costruita sempre dalla Iran Khodro per moltissimi anni) alla quale adattarono la carrozzeria della 405, naturalmente con ponte rigido e balestre al posteriore, motore longitudinale e trazione sulle ruote dietro.
(foto "Super207" )