Molto accattivante e ancora fedele al disegno originario, che negli anni '90 sarà appesantito nel tentativo - indotto dalla mancanza di adeguate risorse economiche - di mantenere in vita un modello oramai esteticamente superato.
Propulsore molto generoso e con un "allungo" senza fine.
Già lo spoiler appesanti' (e rovino'..) non poco la splendida linea della prima Biturbo. Anche perchè, oltretutto, era molto brutto come estetica (sulla 2.24 lo fecero un po' meglio).
Sarebbe bastato montare questo splendido motore da 223 cv mantenendo la linea della precedente S.
Dato il cartello VENDESI esposto sul lunotto, invito caldamente chi fosse interessato ad una Biturbo a farsi avanti con il venditore.
Scherzi a parte, data la maturità raggiunta proprio con queste versioni ad iniezione elettronica, la Si è certamente tra le migliori per chi vuole accaparrarsi una Biturbo.
Qualità (dei materiali e degli assemblaggi) ed affidabilità avevano fatto grandi passi avanti rispetto alle prime versioni a carburatore e le prestazioni, già esuberanti, erano ulteriormente cresciute.
Per contro, come già accennato da alequattro75, la linea era "sporcata" dallo spoiler posteriore.
Vero, versione più matura evoluta e gestibile, a mio parere cede però qualcosa a livello emozionale rispetto alla S a carburatore.La versione migliore a mio avviso è la s1 dell'84 soprattutto in virtù di una migliore qualità degli interni rispetto alla successiva S2.
Purtroppo per la Maserati, attorno al 1985 erano comparse altre auto di categoria alta che avevano fatto invecchiare la Biturbo, con una serie di innovazioni (come l'abs) che hanno spiazzato la Casa, non in grado di tenerne il passo.
Secondo me il colpo più duro è arrivato dalla Thema Turbo, meno sportiva, ma con un'immagine di gran livello.
Per sintetizzare, la vita della biturbo fu sempre pesantemente condizionata dalla cronica precaria situazione finanziaria della Maserati a partire dall'insufficiente sviluppo iniziale fino a la mancata evoluzione a ridosso degli anni 90, peccato.Comunque mettersi alla guida di una qualsiasi di queste vetture e esperienza molto appagante.
Un progetto fatto al risparmio,con grossi problemi proprio in progettazione.
Ricordiamo che aveva un grossissimo problema di autocombustione,un motore datato,problemi di ruggine,qualità interna scadente considerato il prezzo.
Ricordo che le lancette del quadro si piegavano per il sole.
Riassumendo: prezzo alto qualità generale bassa,volendo essere magnanimo.
Un amante di auto d'epoca scriveva di starci lontano come dalla peste.
La mia preferita,benchè non priva di problematiche e con costi di manutenzione importanti è la serie quattroporte del 94.
Per soprammercato, la Biturbo fu lanciata nel dicembre 81 ad un prezzo incredibilmente basso (17 milioni?), che però fu alzato di parecchio prima dell'inizio delle consegne, avviate da maggio 82 (24 milioni?).
Poiché i contratti dell'epoca non prevedevano il blocco del prezzo (si pagava in base al listino in vigore al momento della consegna), i primi clienti dovettero sborsare una somma sensibilmente più alta di quanto ci si poteva attendere pur con l'inflazione galoppante di inizio anni 80. Naturalmente la cosa indispetti' parecchio e la credibilità della Casa cominciò a vacillare ancor prima della consegna della prima vettura.
A dire il vero il motore era completamente nuovo di concezione piuttosto moderna ed esente da problemi, si scese a compromessi solo sull'alimentazione ma è solo per questioni "politiche" che non nacque ad iniezione.Ai giorni nostri in ottica amatoriale invece il carburatore ha il suo grande perché.
(foto "Super207" )