Eh eh, l'amico Giorgio ha gusti piuttosto eccentrici...
Esemplare in condizioni sbalorditive che ha trascorso buona parte della sua vita in Svezia, dove fu venduto da nuovo, minuscola testimonianza della diffusione di cui godettero già nella 2a metà degli anni '70 le vetture giapponesi nei paesi scandinavi e, in generale, in quelli del Nord Europa (includendo anche la Svizzera) privi di un'industria automobilistica nazionale; ho pure avuto occasione di "testare" per alcuni chilometri le qualità della vettura, di mio gusto anche esteticamente, in qualità di passeggero.
Tonalità di ottimo impatto, sostanzialmente analoga al 'Safari yellow" Volvo.
Scatto mattutino ambientato in un luogo caro agli appassionati di motorismo lombardi (e liguri ).
Spero ci siano altre immagini da altre angolazioni , visto che è una vettura a me inedita ,i miei complimenti per la scelta controcorrente, come piace a me....
Vettura esotica per i nostri standard ma che ai miei occhi incarna il pragmatismo delle vetture nipponiche di fine anni 70, che ad esempio erano spesso dotate di ricircolo dell'aria quando da noi non si sapeva neppure cosa fosse!
Esemplare già visto in anteprima da Marco, assieme ad altre bellissime auto che puntualmente invia a me ed altri amici durante i suoi corposi reportage.
Posso solo dire che la trovo stupenda, queste sono davvero le importazioni che mi piacciono!!!
Ho avuto la fortuna di incontrarla in ben due occasioni e di fare un book fotografico che è disperso nei meandri dei tanti dischi esterni che affollano i miei cassetti. Se Marco non posterà altre foto allora dovrò cimentarmi in un immane lavoro di ricerca. L’esemplare è splendido e il proprietario è un geniale e simpatico ricercatore di pezzi pregiati anche al di fuori dei confini nazionali. Alla unicità della vettura sul suolo italico, si uniscono la bellezza del colore e le condizioni eccezionali di un’auto di 45 anni, età per la quale non è mai facile trovare esemplari così ben messi. Spesso vediamo in questo sito auto eccentriche o con personalizzazioni estreme; questa vettura unisce alla sua particolarità (almeno alle nostre latitudini) una grande sostanza, dei contenuti qualitativi, tecnologici e stilistici, testimonianza di un’epoca in cui per la qualità e la cura per i particolari dei prodotti, Toyota era un riferimento mondiale.
Anche io, come altri qui su, ho avuto la possibilità di vederla già in altre foto sui social, diciamo che un'importazione del genere spicca agli occhi di tutti gli appassionati VERI (la specifica va fatta, ho letto anche commenti da luogo comune in altre sedi).
Io personalmente la trovo molto gradevole come vettura, dotata di una grande personalità (soprattutto in questa tinta), appartiene ad una delle prime generazioni di vetture del Sol Levante pensate non solo per il mercato interno ma anche, e forse soprattutto, per piacere in Europa. Come dice giustamente Marco, già da metà anni '70 in Nord Europa le giapponesi dominavano nelle vendite, quei mercati son sempre stati interessante con top ten che toccavano tutto il globo; Ad esempio alcuni anni l'auto più venduta fu una Lada, altri invece una giapponese (spesso Corolla, ma anche Civic qualche volta) e altri ancora una tedesca (Golf perlopiù), ma nelle posizioni più basse della classifica si vedevano italiane, francesi, americane e addirittura coreane!
Non ho mai capito se questa serie di Corolla ci fosse da noi, all'epoca Quattroruote sulle giapponesi non era particolarmente affidabile e ne metteva poche a listino, se c'è stata ne hanno vendute poche decine e oggi ce ne saranno ZERO.
Concludo con una standing ovation al proprietario di questo gioiellino.
Credo abbia ragione, anche se non è possibile saperlo con certezza.
Ho cercato su internet se ci fossero foto di Toyota Corolla con targa nera originale: ho trovato una berlina e un paio di coupè, tutte appartenenti alla serie E20 (precedente a questa in foto).
Probabilmente l'importatore preferì utilizzare le sue quote di importazione per le Land Cruiser che avevano meno concorrenza. Non escludo che qualche lotto di berline o coupè sia comunque arrivato, ma sulle wagon ho seri dubbi.
Secondo me a metà anni '70 le auto europee erano ancora nettamente superiori alle giapponesi
Questa Corolla è sopravvissuta a oltre 40 anni di strade svedesi; ha una linea poco originale, ma comunque non brutta... sostanzialmente non la vedo così lontana dalle concorrenti europee.
negli anni 70 dal punto di vista meccanico le giapponesi non avevano rivali...ho avuto una Honda Civic del 78, appena acquistata l'ho portata a Torino da Bari senza alcun problema...nel 2018...
Beh, anche un amico, nel 2018, ha portato su strada, da Foggia a Mortara (PV), una Lancia "Flavia Coupé" del 1963, subito dopo la voltura, senza alcun problema; non la vedo una prova così schiacciante di superiorità, di per sé stessa.
Questo ovviamente senza mettere in discussione la grande qualità costruttiva Toyota (e delle giapponesi in generale), e la filosofia produttiva che ne è il fondamento, ben illustrata nel celebre volume "La macchina che ha cambiato il mondo" (Womack, Jones, Roos, 1990).
Probabilmente l'importatore preferì utilizzare le sue quote di importazione per le Land Cruiser che avevano meno concorrenza. Non escludo che qualche lotto di berline o coupè sia comunque arrivato, ma sulle wagon ho seri dubbi.
Il "Catalogo mondiale dell'automobile 1978" pubblicato dall'ACI e liberamente consultabile online, sembra segnalare a listino solo la 4 porte per 3.481.000 Lire.
Mi associo a Bayerische. Come da tradizione della casa sarà stata robusta, affidabilie e di qualità, ma come la (quasi) totalità delle Toyota la trovo, esteticamente, orrenda
Molto originale rispetto alla produzione italiana dell'epoca. Solo la Ritmo nata nel 1978 la superava per vivacità estetica, il resto era molto più austero.
Versione di una "long seller" totalmente sconosciuta per me prima della sua comparsa su Targhenere. Dà l'idea di un'auto di sostanza, oltre ad essere, da un punto di vista del design, un'interpretazione originale del tema "station wagon". In Paesi come il nostro, all'epoca, sarebbe stata sicuramente una scelta giudicata eccentrica. E credo che tuttora verrebbe vista così. Riprendendo il testo dell'adesivo sul lunotto, per me è un avvistamento fantastico.