2.8 PRV ! Rarissimo qui da noi, poiché gravato dall'IVA, è lo stesso motore della DeLorean se non erro. Condizioni eccelse, come è giusto che sia. Ora resta solo da avvistare l'introvabile 1.6, se è vero che è esistita.
Probabilmente è veramente esistito qualche esemplare della Thema 1.6, utilizzato in via sperimentale per testare il modello.
Per fortuna decisero di non commercializzare questa variante, come non avrebbe avuto senso proporre la Thema con il 2.5 Diesel aspirato, che non ebbe un grande riscontro nemmeno nella più pratica ed economica Fiat Croma.
Anni fa a Cagliari c'era l'annuncio di vendita di una Lancia Thema 1.6, purtroppo scaduto... ma se avesse anche sbagliato a scrivere la cilindrata, poteva essere un 2.6, 1.0... ma 1.6 non lo puoi confondere
Ammiraglia con motorizzazione "europea" dotata di grande souplesse , perfetta per confortevoli sgroppate autostradali
Piu' per motivi estetici , piuttosto che tecnici , oggi la vedrei bene con sotto dei bei cerchi da 16"
Salone di Torino 1984: tutti a sbavare intorno alla Thema, scrivente compreso...
Ma nel frattempo, la triade crucca, cominciava a sfornare prodotti di prim'ordine, prodromo della totale supremazia che verrà conquistata nei decenni a venire... (cit.)
Grande avvistamento, gran mezzo con un propulsore non proprio degno della tradizione italiana; l'ideale sarebbe stato il V6 Alfa Romeo montato sull'ultima serie.
Alle spalle di Agnelli, l'ultimo genio che ci ha permesso di sognare fino ad oggi.
Qualche decina di Thema 1.6 è stata prodotta. Queste vetture sono state assegnate come auto aziendale ad alcuni dirigenti. Facile supporre che al momento della sostituzione siano state demolite e non vendute a privati.
Purtroppo Ghidella non è mai stato eguagliato da nessun altro dirigente Fiat, ingegnere, capacissimo prese la Fiat sull orlo del fallimento e la portò ad essere il primo produttore europeo di auto e il quinto mondiale,sono suoi modelli come la Uno, la Croma ,la Thema,appunto,la Tipo etc conosceva l auto dalla progettazione al collaudo su strada che spesso faceva di persona, viveva a contatto dei meccanici e dei tecnici,al suo posto Agnelli preferì Romiti, un politico e questo dice già tutto, che non capiva una cippa di automobili,nacquero attriti tra i due che per qualche tempo convissero in casa Fiat, mentre il primo fece della Fiat una casa invidiata da tutto il mondo dell auto il secondo la riportò alla condizione fallimentare pre era Ghidella e se ne andò pure con una liquidazione miliardaria(per molto meno l avrei fatta fallire anch io la fiat)ancora una volta noi italiani riusciamo a distruggere cose fatte a regola d arte in un batter d occhio e poi dove entra la politica...e non aggiungo altro,come diceva proprio Ghidella non ci si improvvisa ingegnere a 60 anni, mi scuso per lo sfogo ,ma ho sempre avuto molta ammirazione per Ghidella ed ero orgoglioso ,da italiano,che la Fiat fosse uno fra i primi produttori di auto,ora ho perso fiducia e amore per una casa che di italiano ha quasi nulla
p.s. Pare che Romiti si incazzò perchè lAvv. spesso lo saltava e si rivolgeva direttamente a Ghidella che di auto ne sapeva enormemente di più e così nacquero i contrasti che fecero prendere a Ghidella la decisione di dimettersi,la colpa non è certamente tutta di Romiti se la Fiat andò più volte sull orlo del baratro,ma certamente con Ghidella al timone io credo che le cose sarebbero andate diversamente
Rara e molto ben conservata: sarei curioso di sapere se è molto ben accessoriata (quindi anche di sedili elettrici e pelle Frau), oltre che la sua storia. Elegantissima poi in grigio metallizzato.
Non ricordavo la messa a punto dei tecnici Lancia, ti ringrazio del promemoria.
Mi riferivo alla potenza massima, un po' spompato rispetto al V6 Alfa Romeo pur con una cubatura superiore.
Sbalorditivo il differenziale di prezzo rispetto alla Alfa 6 Quadrifoglio, benché ormai bollita.
Verso fine carriera, quindi 1986/87, l’Alfa 6 Quadrifoglio aveva un prezzo di listino superiore ai 40 milioni di Lire; poi, considerando la richiesta molto scarsa e la concorrenza fortissima, non so a quale prezzo reale veniva effettivamente venduta.
Immagino fosse anche assai raro trovare esemplari in pronta consegna presso le concessionarie.
Qualche esemplare residuo di Alfa 6 è stato utilizzato per servizi interni nello stabilimento di Arese, gli ultimi, ormai invendibili, pare siano stati addirittura demoliti.
Probabilmente questa ipotesi è stata scartata a priori, per non scatenare le proteste di chi aveva comprato un esemplare pagandolo secondo il prezzo di listino...
Una Brera la ha il cugino di mio papà, che vive in Svizzera. Prima aveva una Saab 9-3 Convertible di metà anni 2000, sulla quale salii una volta da bambino. Sinceramente io preferivo la Saab.
Un demolitore di Monza ne aveva accatastate un po'
Sai che avevo rimosso il ricordo? Probabilmente furono le invendute delle concessionarie di Milano e provincia; se non sbaglio il periodo fu verso la fine del 2008.
Io avevo letto che furono demolite le Thesis di preserie, quelle con la scritta posteriore in maiuscolo, (THESIS) attaccata al cofano.
Dovrebbero essere quelle apparse sulle riviste a fine 2001, inizio 2002.
L'assurdo spreco della nostra epoca, tanto più insopportabile per il sottoscritto, abituato a trattenere anche un insignificante foglio A4, per appunti, se ancora "pulito" da un lato...