Passando per un demolitore della provincia foggiana, davvero ne ho vista una come nuova "impilata" sopra altre auto più moderne. 60 CL targata appunto FG. E' stato un colpo al cuore
Mi ricorda quella, identica, che fu regalata al mio caro amico e compagno di classe Davide in 5a liceo, fine 1987 o inizio '88.
Era stata utilizzata in Sardegna da una squadra di minatori per gli spostamenti quotidiani, ed era piuttosto logorata, con gli ammortizzatori "alla frutta" e gli interni consunti; il portellone posteriore era privo di serratura, ma, anche se la macchina "dormiva" in strada, a nessuno sarebbe venuto in mente di rubarla.
La sfruttammo per qualche gita domenicale pomeridiana nell'entroterra genovese, divertendoci a scorrazzare in lentezza con quel mezzo catorcio, che a noi diciottenni senza troppe pretese sembrava comunque accogliente e spazioso.
Fu inevitabilmente consegnata ad un'autodemolizione del nostro quartiere entro il nostro primo anno di università.
Il bello delle cittadine di piccole dimensioni è proprio questo: auto di 43 anni utilizzate ancora normalmente come se ne avessero appena una decina.
Questo bell'esemplare non sembra in condizioni disperate, penso che con una spesa non folle possa tornare in forma.
era stata utilizzata in Sardegna da una squadra di minatori per gli spostamenti quotidiani,
Immagino la quantità di metalli pesanti e polveri nocive presenti in quell'abitacolo.
Passando per un demolitore della provincia foggiana, davvero ne ho vista una come nuova "impilata" sopra altre auto più moderne. 60 CL targata appunto FG. E' stato un colpo al cuore
La vorrei vedere per curiosità, ma sarebbe un colpo al cuore anche per me. Questo esemplare meriterebbe un ripristino, anche se temo farà una brutta fine, dato che mi sembra un esemplare da battaglia e da sfruttare fino alla fine.
Immagino la quantità di metalli pesanti e polveri nocive presenti in quell'abitacolo.
Per quanto la mia mente associ "miniera sarda" a Naracauli, dipende dal tipo di materiale estratto; per esempio, chi è impiegato nell'estrazione dello zinco e del piombo non si ammala di "malattia professionale" in quanto questi diventano nocivi solo durante la lavorazione. Almeno questo mi hanno spiegato quando ho visitato la miniera di Cave del Predil.
Un altro esemplare della mia adorata Fiat Ritmo. Sarebbe da recuperare assolutamente e ci sarebbe speranza se lo notasse qualcuno del club. Un vero peccato per l'esemplare rottamato, purtroppo molto probabilmente appartenente al classico anziano defunto.
Questa è una 1100 Lampredi monoalbero con albero a camme in testa, motore nato con la 128. Il colore è il raro grigio jet, gradevole per i miei gusti nonostante preferisca le tinte vivaci.
Io l'ho acquistato in marzo.
Una bella pubblicazione che unisce alla ricostruzione del contesto (anche socio-economico) in cui il progetto 138 è nato una dettagliata carrellata delle varie serie che si sono susseguite e delle diverse versioni in cui sono state declinate.
Credo che un volume come questo non possa mancare nella libreria di un appassionato del modello.
Infatti, concordo....
Anche perché non è facile districarsi fra: comando del ventilatore,sfoghi uscita aria dall' abitacolo,ecc.
Pensare che le prime,avevano i pedali,con superficie di appoggio,più lunga(non classica fiat),ed il quadro strumenti era fissato alla scocca dell'auto,tramite una vite a stella.
Poco dopo è stata sostituita con un bullone del 10.
(foto "GiovanniSpalla" )