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Alfa Romeo 2600 Sprint

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Anno 1966 (R 2370).

Data: 09/01/2025
Commenti: 16
Visualizzazioni: 6095
Commenti
#1 | time101cv il 09/01/2025 10:52:49
La targa è "MI B5"
#2 | Sauro il 09/01/2025 12:58:13
Sempre pensato che Alfa non abbia centrato del tutto l'obiettivo sul realizzare questa coupé sportiva: una linea un po' troppo 'Lancia' nell'immagine, e soprattutto con uno specchio di coda molto 'tranquillo', dovuto anche alle brutte - a mio gusto - luci verticali di coda.
#3 | IL BUE il 09/01/2025 13:49:41
Secondo me è la più Alfa della serie 2000-2600.
Linea di Giugiaro che inaugura un family feeling, soprattutto per quanto riguarda il frontale, durato circa un decennio
#4 | Frabo187 il 09/01/2025 14:05:31
Aggiungo un paio di scatti, datati Ottobre 2021, quando l'immortalai alla Fiera di Padova:

i.postimg.cc/Jz4NY8dq/QQLF6554.jpg
#5 | Markino il 09/01/2025 14:37:00
Passata dall'operatore bresciano Luzzago, nel cui spazio è stata ritratta in questo scatto aggiuntivo di Andrea, alle mani di un giovane appassionato milanese, che possiede qualche altro gioiello del Biscione.
Possente e raffinata Coupé autostradale da sempre di mio culto, da nuova appannaggio di pochi facoltosi, e, non di rado, finita in seguito nelle mani di personaggi del "sottobosco sociale" ("queste macchine le hanno lader, rufian, drogà, [...] e industriali", l'elenco, qui incompleto, dei potenziali proprietari steso da chi, molti anni fa, cedette la propria "2000 Sprint" ad un noto collezionista milanese che la corteggiava, valutando la tipologia di offerente per fissare il prezzo richiesto).
E' stata la versione della stirpe "2000"/"2600" costruita nel maggior numero di unità: 6.999.
Esemplare molto in ordine, credo restaurato tempo fa, con notevole prima targa, in una delle tonalità più classiche; visto dal vero lo scorso inverno al raduno domenicale di Piazza Affari.
#6 | prof il 09/01/2025 14:46:47
"queste macchine le hanno lader, rufian, drogà, [...] e industriali"

Insomma, "persone dalla dubbia moralità". Manco fosse un'Audi a noleggio. ROTFL

costruita nel maggior numero di unità: 6.999

Un po' come certe Ferrari. Wink
#7 | 1600 GT il 09/01/2025 17:19:54
Un vero capolavoro di stile.
#8 | Markino il 09/01/2025 21:07:57
Se qualcuno avesse sottomano il numero della rivista "Profumo di Alfa" di alcuni mesi fa che tratta dell'Alfa Blue Team, e di come sono stati accaparrati certi pezzi di pregio, avrebbe modo di precisare e completare la mia citazione.
Io mi limito a leggerla al supermercato; contiene materiale iconografico e testimonianze anche di notevole livello, ma l'editing, spesso, lascia a mio giudizio molto a desiderare.
#9 | bayerische il 09/01/2025 21:33:12
Anche a me piace questa rivista che effettivamente è un po casareccia quanto a confezione, comunque articoli gustosi mai scontati e un apprezzabile equilibrio di giudizio assolutamente non scontato nel mondo fanatico degli alfisti.
#10 | deltago92 il 09/01/2025 21:41:03
Io mi limito a leggerla al supermercato

Da buon genovese ROTFL
Da piccolo anch'io sfogliavo le riviste in edicola (per vedere se valeva la pena acquistarle), poi però sono stato redarguito Grin
#11 | sampei il 09/01/2025 22:07:05
Deltago92, non so se tu te lo ricordi, ma so che quando ero piccolo io come rivista c'era "starter". Quella si che può portare ad essere redarguito. Visto che si parla di Genova, a me, vedendo quest'auto viene in mente "a adesso vendila allo sfasciacarrozze, belinone!"
#12 | Markino il 09/01/2025 22:08:08
Se "Profumo di Alfa" mi avesse soddisfatto anche quanto a confezionamento degli articoli, l'avrei acquistata dalla prima uscita: da buon collezionista in pectore, devo avere tutti i numeri....oppure nessuno, se non fa per me.
Piccolo, e per me assai raro, OT: da sempre sfrutto la possibilità offerta al pubblico da certi esercizi commerciali di leggere a fondo libri e riviste prima di procedere all'acquisto, che spesso, in virtù di questa mia "pratica", non ritengo poi opportuno effettuare. In particolare, presso le librerie Feltrinelli (dove sono buon compratore da circa 35 anni), che riservano in genere - per propria politica verso la clientela - almeno un grosso tavolo con sedie alla consultazione (basta mettere il naso nel bel punto di vendita della Stazione Centrale di Milano, nel piano a livello dei binari), ho letto negli anni sino all'ultima nota qualche centinaio di saggi di storia contemporanea, attualità ed economia; è ovviamente essenziale e doveroso trattare i volumi con delicatezza e cura, senza piegare minimamente pagine, coste e copertine.
#13 | deltago92 il 09/01/2025 22:26:01
Deltago92, non so se tu te lo ricordi, ma so che quando ero piccolo io come rivista c'era "starter"

Ne ho sentito molto parlare Wink

da sempre sfrutto la possibilità offerta al pubblico da certi esercizi commerciali di leggere a fondo libri e riviste prima di procedere all'acquisto, che spesso, in virtù di questa mia "pratica", non ritengo poi opportuno effettuare.

Non ero a conoscenza di quest'ottima iniziativa, molto interessante!
#14 | silver il 09/01/2025 23:51:38
Una curiosità che mi ha sempre colpito in questa bella auto è la posizione a riposo del tergi lato passeggero
#15 | S4 il 10/01/2025 00:13:46
Ne ho sentito molto parlare Wink

Un'altra rivista di rilevante spessore era Turbo, non dedicata propriamente ai motori sovralimentati. ROTFL
#16 | Luka96 il 10/01/2025 01:44:45
Da piccolo anch'io sfogliavo le riviste in edicola (per vedere se valeva la pena acquistarle), poi però sono stato redarguito

Non ho una bella esperienza al riguardo Grin, l'unica volta che ho guardato qualcosa al supermercato, mentre mi trovavo in vacanza (mi pare un giornale sportivo, sarà stato 15 anni fa), appena l'ho preso in mano e ho dato un'occhiata alla prima pagina (non l'avevo nemmeno aperto), non ho fatto in tempo a leggere una parola che l'addetto alla vigilanza mi ha rimproverato dicendo che i giornali si comprano, e non sono lì per essere guardati gratis. Bene, io in realtà l'avevo preso in mano per comprarlo, stavo solo guardando i titoli in prima pagina per curiosità, ma siccome mi ha fatto girare i cosiddetti, l'ho rimesso giù e glielo ho lasciato lì, e l'ho poi comprato in un'edicola. Cool Ci mancherebbe che uno non può dare un'occhiata 2 secondi al giornale che sta comprando finché non l'ha pagato.
In particolare, presso le librerie Feltrinelli (dove sono buon compratore da circa 35 anni), che riservano in genere - per propria politica verso la clientela - almeno un grosso tavolo con sedie alla consultazione

Confermo, a Parma c'è una grossa libreria Feltrinelli a tre piani, e ci sono proprio dei tavoli destinati alla consultazione. Prima c'era pure un'area bar e ristorazione, che ora è stata tolta. Anche se io non ci vado mai perché è in centro, in zona ZTL, quindi scomoda da raggiungere se uno non abita in città e deve arrivarci in auto, cercare da parcheggiare (a pagamento e con sosta di massimo 2 ore), e raggiungerla con gli autobus o a piedi. Motivo per cui scelgo altre libreria, o raramente anche i mercatini dell'usato.
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