Immagine

Fiat 124 Sport Coupè 1800

fiat124coupedariomontrone20250113.jpg
Anno 1973 (dariomontrone).

Data: 13/01/2025
Commenti: 15
Visualizzazioni: 7238
Commenti
#1 | IL BUE il 13/01/2025 14:20:49
Altra vettura che ho ampiamente rivalutato negli anni
#2 | Lupo1980 il 13/01/2025 14:28:16
Idem. Mio papà ne ha posseduta una identica in gioventù ma con cofano motore nero opaco..... all'epoca si usava
#3 | atae21 il 13/01/2025 14:57:42
Il difetto dell'ampio spazio che si crea nei passaruota, qui è ampiamente eliminato con questo assetto ribassato e ruote decisamente maggiorate.
#4 | 1600 GT il 13/01/2025 15:46:37
La mia preferita rimane la seconda serie, ma sto rivalutando anch'io questa terza ed ultima serie.
#5 | Franco56 il 13/01/2025 16:12:23
Buongiorno
Voi che siete intenditori, che cioè trovate le motivazioni tecniche e commerciali legate al mutare dei gusti, provate a spiegarmi come è possibile che dagli anni 80-90 si sia giunto a sdoganare oggi dei modelli di auto completamente diverse. Cito alcuni parametri che rendono belle ancora oggi vetture di quei tempi e che oggi non si trovano più: il concetto di berlina classica a tre volumi, l'ampia vetratura panoramica, il rombo del motore (oggi addirittura eliminato con l'elettrico)....
Come è possibile che abbia avuto così tanto successo il fastback, il due volumi o addirittura il.monovolume. una volta legati al solo uso commerciale ( a partire dal nome "giardinetta" )è solo questione di comodità o c'è un motivo tecnico/economico ?
Non per tutte le realizzazioni moderne l'aspetto estetico è considerato, secondo me, irrilevante ( o poco dignificativo) come per l'auto: oggi realizziamo notevoli architetture, ben equilibrate; c'è un ottimo design per molti oggetti di uso quotidiano...perché "il bello " è così mutato per l'auto che mantiene, almeno nella pubblicità, ancora un significato iconico?
Mi sbaglio io?
Grazie di un commento, se lo ritenete opportuno
#6 | Transaxle73 il 13/01/2025 21:01:46
Secondo il mio modestissimo parere l'auto è influenzata dal periodo storico.
Negli anni del boom economico iniziò un tripudio di coupé e spider mentre il ruolo di vettura istituzionale era prerogativa della classica berlina a tre volumi, formula quest'ultima che prediligo ancora oggi perché la reputo perfetta.
L'imbarbarimento della società attuale ha spinto verso posizioni di guida dominanti perché dà una sensazione di maggior controllo e con vetrature sempre più ridotte a favore della lamiera che esprime un maggior senso di protezione.
Oggi non a caso abbiamo molte auto su strada che assomigliano a degli autoblindo senza armonia di forma, per me inguardabili ma quanto pare il gusto del bello e la misura delle proporzioni sono andate definitivamente a farsi benedire.
#7 | bayerische il 13/01/2025 21:58:40
Semplificando, l'auto segue e si adatta all'evoluzione della società, prima della guerra era un lusso e quasi tutte le automobili erano lussuose nel dopoguerra diventò un bene ambito da tanti e si andò alla ricerca dell'auto per tutti, dai 60 divenne uno status simbolo e ci fu il trionfo della fantasia,dagli 80 l'auto l'avevano proprio tutti e si è iniziato a considerarla alla stregua di un qualsiasi elettrodomestico.
#8 | atae21 il 13/01/2025 22:34:17
L'auto ha avuto tante forme durante la sua lunga evoluzione. E non è ancora finita ma ormai io cambierei il termine: "automobile" è vetusto, passato. Oggi non posso catalogare un SUV elettrico e "dalla massima connettività" sotto la stessa voce di una 600 del 1958. Io conierei un nuovo termine per la mobilità attuale, di cui nulla da spartire col passato. Alla domanda di "Franco56" in cui chiede come abbia avuto tanto successo la linea fastback, il due volumi o il monovolume sinceramente nei primi due casi non ci vedo proprio nulla di male: fastback erano semplicemente vetture con la coda filante, a 2/3/5 porte (e parecchie di queste a me piacciono). Idem sulle "due volumi": la mancanza del terzo non inficiava sulla bellezza di certi design. Sono molti gli esempi di due volumi che hanno fatto la storia (500, Mini, Maggiolino, 2CV, R4, tra le più iconiche). Sui monovolumi già si intravede l'auto intesa esclusivamente come mezzo di trasporto per cose e famiglia. Quando fu presentato il primo Espace non pochi lo definirono un "furgone con i posti a sedere" nonostante la genialità della linea e il successo di critica e poi di pubblico. Ad ogni modo la bellezza è troppo soggettiva: anche qui dentro sembrerà strano ma c'è chi ama e chi odia la Citroen DS, la Giulia, la Porsche 911... poi io non posso portare ad esempio i miei gusti in tema di design perchè non sono la persona più indicata, visto le auto che possiedo. Pfft
#9 | Franco56 il 14/01/2025 13:03:05
Vi ringrazio molto dei vostri commenti, frutti della pazienza che mi avete dedicato
Li leggerò meglio appena possibile e, se credete, approfondiamo un po l'argomento.
"Targhenere" ,difatti, è un chiaro rimando a un tempo ben preciso, con vetture impostate su canoni pure essi ben precisi, a partire dal loro nome.
Cercare di approfondire l'evoluzione del prodotto fa parte, secondo me, del motivo stesso dellesitenza di questo forum, e la vostra competenza tecnica anche dei dettagli apparentemente trascurabili, dimostra che non ha solamente una ragione nostalgica, ma può spingerci oltre a capire cosa è perché sta succedendo nel comparto in questione, oggi quanto mai al centro di importanti vicende ad ogni livello.
#10 | TanteUno il 14/01/2025 14:20:25
Io credo che oggi ci si basi molto di più sull'apparenza che sulla sostanza.

Una volta la produzione era ben distinta tra piccole auto utilitarie, grandi berline "eleganti" (solitamente a 3 volumi, ma anche a 2 come la CX o la Gamma, per citare le prime due che mi sono venute in mente), le medie pratiche sia a 2 che a tre volumi. Poi c'erano le auto da carico (SW e dopo le monovolume), le sportive, le cabrio, le fuoristrada... ognuna di queste faceva quel che prometteva.

Poi è venuta la moda del "vorrei una cosa, ma anche un'altra" e sono nati dei "cosi" strani: belli i fuoristrada, ma sono scomodi, quindi gli togliamo tutto quello che li rende fuoristrada (trazione integrale, robustezza, ...) e rimane di fatto una scatola vuota di contenuti specifici, cioè un'auto normale, solo più alta e più pesante.

Belli i coupé, ma sono tanto bassi... quindi perché non prendere un SUV e mettergli il vetro posteriore con un taglio che ricorda un coupé? E voilà ecco le nuove sportive, peccato che siano alte 2 metri (e non è un modo di dire!) e che chiunque ci capisca qualcosa sa che una sportiva di 2 metri è come un centometrista con i tacchi a spillo.

Belle le multispazio derivate dai veicoli commerciali (es. Doblò, Berlingo e Kangoo), auto che sacrificano l'estetica alla praticità di carico e all'economia di gestione. Poi però se me le vendi a peso d'oro, perché dovrei apprezzare un camioncino pagato come un'ammiraglia di qualche anno fa?

Belle le utilitarie, che pure loro costano e soprattutto sono più grandi di un'ammiraglia di qualche anno fa? Ovviamente ho un pochino esagerato, ma nemmeno troppo...

E tutto questo perché?
Cosa ci danno in cambio?
Davvero la gente ha chiesto questi cambiamenti?

Dalla crisi generale del mercato dell'auto e da quanto "tira" il mercato dell'usato la riposta secondo me è NO, la gente non ha chiesto questi cambiamenti, sono stati imposti dall'alto per inseguire una presunta maggior redditività che però ora si è ritorta contro i costruttori. E contro di noi, che facciamo sempre più fatica a comprare un'auto nuova, sia per prezzo che per il fatto che le tipologie di automobili disponibili si sono drasticamente ridotte.
#11 | Franco56 il 14/01/2025 14:59:39
Condivido molto di questa lettura schizofrenica dello sviluppo dell'auto; sviluppo ricchissimo ormai di numerosi controsensi..
La sicurezza da una parte, e in parallelo la possibilità di usare mezzi informatici che distraggono il guidatore, ad esempio....
È senz'altro un ottimo argomento di discussione...
Grazie
#12 | mikitiki94 il 14/01/2025 15:47:06
Aggiungo un ulteriore fattore: le normative.
Le normative spingono verso un continuo aumento sia della sicurezza, sia dell'efficienza energetica. Anche questo ha influenze pesanti sulle caratteristiche delle auto attuali.
#13 | antonioantonio il 14/01/2025 16:35:33
Riguardo al tema delle normative, sebbene io sia fermamente convinto della necessità della salvaguardia dell' ambiente, continuo a non capire questa la politica commerciale (suicida) praticamente di tutte le case europee (esclusa Renault) di non commercializzare le auto GPL o metano di serie (anche se quest' ultime con l'aumento del costo del metano sono divenute meno convenienti). Ad oggi Renault (e la sua dacia) stanno facendo incetta di vendite proprio grazie al fatto che sono rimasti gli unici a commercializzare auto nuove a GPL. E pensare che la Fiat fu una delle prime a vendere auto nuove con questi carburanti... ancora oggi se lo facesse venderebbe moltissime auto. Un ultima osservazione: per le normative sempre più stringenti in Europa si "demonizza" il termico, ma poi nel resto del mondo, che non adotta le stesse normative, continuano a circolare i "vecchi" motori più inquinanti: che senso ha tutto questo?
#14 | Danip il 14/01/2025 22:33:56
Poi un'altra cosa è che ormai le auto hanno un mercato su scala globale e devono venire incontro ai gusti dei mercati dove hanno i numeri più grandi: ad esempio, in Cina, i mezzi informatici sono molto apprezzati sulle auto e tante apparecchiature di quel genere vengono messe sulle auto per venire incontro ai gusti di quel mercato, molto importante per i suoi grandi numeri (anche se oggi sono in calo per i costruttori europei).
#15 | Luka96 il 14/01/2025 23:09:17
continuo a non capire questa la politica commerciale (suicida) praticamente di tutte le case europee (esclusa Renault) di non commercializzare le auto GPL o metano di serie

Oltretutto se si parla di inquinamento, queste inquinano decisamente meno che benzina e diesel, quindi ha ancora meno senso.

per le normative sempre più stringenti in Europa si "demonizza" il termico, ma poi nel resto del mondo, che non adotta le stesse normative, continuano a circolare i "vecchi" motori più inquinanti: che senso ha tutto questo?

Perché in realtà dell'ambiente non gliene frega niente, usano la scusa dell'ambiente per convincere la gente ad acquistarle, in realtà ci sono grossi interessi economici dietro a tutto. E la dimostrazione è che sono tutti ossessionati dall'inquinamento emesso dalle auto termiche, ma a nessuno frega assolutamente nulla dell'inquinamento emesso dagli pneumatici per esempio, che emettono sostanze chimiche molto molto più tossiche ed inquinanti dei gas di scarico, oltre al fatto che generano microplastiche che vanno a inquinare gli oceani (quasi l'80% vengono dagli pneumatici), ma siccome non ci sono interessi economici al riguardo nessuno ne parla, e a tutti gli ambientalisti, che in realtà semplicemente si bevono quello che gli fanno credere (ovvero che i motori termici sono il male assoluto e l'elettrico la salvezza da tutti i mali), non frega assolutamente nulla del fatto che le auto siano sempre più grosse e con pneumatici sempre più grandi, che inquinano sempre di più. Ma già il solo fatto di definire le Tesla, dei bisonti pensanti e grossi, delle auto "green" è ridicolo, più l'auto è grossa e più consuma, un'auto per essere ecologica deve essere anche leggera e di dimensioni contenute.
Scrivi commento
Per scrivere un commento devi essere registrato
Navigando in questo sito si accettano i cookies, anche di terze parti.Maggiori infoOK