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Alfa Romeo Giulietta 1.3

giuliettadariomontrone20250405.jpg
Anno 1979 (dariomontrone).

Data: 06/04/2025
Commenti: 20
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Commenti
#1 | tonymura il 06/04/2025 01:57:15
Ovviamente bella Giulietta ma alla sua sinistra... cavoli... una Safrane! Auto oramai rarissima
#2 | CIL834 il 07/04/2025 01:04:52
Eh sì. La.Renault Safrane! Sparita anche l'ammiraglia R25 ormai...
E noto che ultimamente c'è stata una decimazione delle Twingo prima serie (C06) che secondo me in futuro, quando diventerà auto d'epoca, verrà rivalutata come la Fiat 600 Multipla.
La Giulietta 1.3 oggi sembrerebbe non avere senso se raffrontata alla 1.6 ma va ricordato: che all'epoca dava la possibilità a chi non poteva permettersi di superare i 15 cavalli fiscali (bollo + RC Auto) di girare in Giulietta anziché in Alfasud. Magari il cliente, o soprattutto la cliente, che cercava la comodità di un abitacolo confortevole senza pretendere sorpassi in stile Maurizio Merli
#3 | Markino il 07/04/2025 01:19:19
La buona diffusione della "1300" tra le "Giulietta" dei primi anni di produzione va soprattutto imputata, credo, al "traino" della clientela proveniente, direttamente o per esperienza indiretta, dalla "Giulia", che, negli anni '70, sempre più era stata venduta in quella cilindrata, sedimentando nell'immaginario l'associazione tra la cubatura 1300 e l'Alfa Romeo di fascia media.
Col tempo, le preferenze degli utenti si spostarono più decisamente sulla "1600", ed anche sulla "1800", resa disponibile, se non erro, nel 1979, sino alla soppressione della cilindrata inferiore, oramai divenuta commercialmente marginale, con l'introduzione della serie conclusiva del 1983-'85.
#4 | blackboxes66 il 07/04/2025 12:54:51
Un altro motivo per scegliere la 1.3 erano i lunghi tempi di consegna della sorella maggiore. La Casa aveva inizialmente impostato la produzione per l'Italia con netta prevalenza della 1.3, ma le richieste per la 1.6 sono state superiori alle previsioni, determinando lunghe attese per entrarne in possesso. Bisogna ricordare che eravamo in anni con inflazione a doppia cifre, e quindi aumenti continui che dovevano essere pagati, dato che il prezzo era quello in vigore alla consegna. Per cui diversi clienti ripiegavano sul modello piccolo, disponibile in tempi assai più brevi.
In seguito la produzione è stata ricalibrata in funzione delle effettive richieste, che hanno relegato la 1.3 in una posizione sempre più marginale.
#5 | CIL834 il 07/04/2025 14:38:00
Un altro motivo che non dice mai nessuno: la fascia delle 1.3 era riservata all'Alfasud, che si era impegnata fino ad allora a non commercializzare la berlina 1.5 per non intersecare il settore delle Alfanord. Ci furono dei malumori in Alfasud quando fu lanciata la Giulietta 1.3.
C'era pure concorrenza interna in Alfa. Ricordando che Alfasud S.p.A. (poi INCA) era, sì, soggetta alla direzione e coordinamento dell'Alfa Romeo; ma per altri aspetti economici era slegata (Cassa del Mezzogiorno, IRI, FINMECCANICA, Banco di Napoli, ecc...).
Dietro tutto ciò si celava anche una manovra politica. Nulla cambiava in catena di montaggio: a montare 1.6 anziché 1.3 perché le scocche erano identiche.
Intere bisarche di Giulietta furono date alle fiamme! Quello era il clima... alla faccia dei tempi di consegna...
#6 | blackboxes66 il 07/04/2025 15:06:00
Questa storia della concorrenza tra Alfanord e Alfasud mi giunge nuova.
Francamente mi riesce difficile considerare Alfasud e Giulietta in concorrenza tra di loro, a prescindere dalla cilindrata, visto che avevano dimensioni e prezzi molto distanti tra loro.
Tanto più che la Giulietta fu realizzata dopo l'abbandono di un altro progetto di una trazione anteriore con un nuovo bialbero montato trasversalmente proprio per non lasciare scoperta la classe 1300, ritenuta strategica.
#7 | S4 il 07/04/2025 16:49:00
visto che avevano dimensioni e prezzi molto distanti tra loro

Dal listino di dicembre 1979, mese di immatricolazione di questo esemplare, il prezzo risulta di Lire 8.921.000, contro i 6.030.000 della coeva Alfasud Super 1.3
Come ripete l'esperto dei numeri, questi ultimi non sbagliano mai. nerd
#8 | blackboxes66 il 07/04/2025 18:17:39
Nulla cambiava in catena di montaggio: a montare 1.6 anziché 1.3 perché le scocche erano identiche.

Vero, ma c'era un dettaglio: i 1357 e le relative componenti già prodotti dove avrebbero dovuto smaltirli?
#9 | Markino il 07/04/2025 18:41:01
Intere bisarche di Giulietta furono date alle fiamme!

Ricordo foto di scocche "Giulietta" rovesciate in linea di montaggio, ma questi sono episodi di accesa conflittualità sindacale, non - ritengo - spezzoni di una presunta concorrenza tra Alfasud e Alfanord realizzatisi per "procura" ad Arese.
#10 | blackboxes66 il 07/04/2025 19:41:58
Erano attentati effettuati contro gli straordinari richiesti dall'azienda per fare fronte ai numerosi ordini e ai conseguenti allungamenti dei tempi di consegna.
Tutte cose che hanno contribuito ad allontanare più di un cliente verso altri Marchi...
#11 | CIL834 il 20/04/2025 05:34:18
Un conto è non ricordare di aver letto in qualche libro o rivista; un conto è aver parlato con chi in quegli anni ci ha lavorato: gli operai di Arese non spendevano parole di elogio sull'Alfasud; un dipendente che mi vendette la Giulietta mi parlava male dell'Alfasud; e aveva lavorato al Centro Sperimentale; ma anche i magazzinieri che parlavano dei "terroni" che scioperavano a Pomigliano d'Arco. Perfino a me ridevano in faccia quando compravo ricambi Alfasud in un magazzino Alfa (ripeto: magazzino Alfa Romeo!).
E non solo! Ex venditori mi raccontavano che Alfasud veniva boicottata da alcuni concessionari: "Lascia stare l'Alfasud! Ascolta me! Prenditi una Giulietta che è migliore e ti facciamo il leasing! Se hai un'attività lo scarichi pure!". Non è concorrenza interna questa?? ShockGrin

Parlare di "procura" tra il Biscione e l'Alfasud... dal notaio non fa una piega: corretto come dire che un torinese e un napoletano sono italiani, pagano entrambi le tasse a Roma. Giusto?
Non so se queste cose sono scritte su Ruoteclassiche Grin

Alfa Nord e Alfa Sud erano due parrocchie sotto lo stesso vescovato; l'ultima era finanziata ANCHE dalla Cassa del Mezzogiorno.
Gli operai di Arese incolpavano l'Alfasud di mettere a repentaglio la sorte dell'intera Alfa e i posti di lavoro; erano andati ben oltre la concorrenza interna! Andò perfino l'on.Gianni De Michelis a Pomigliano d'Arco a monitorare le Alfasud prodotte.

Sulla questione 1.3, parlo per il Veneto che a quel tempo era sicuramente più ricco allora di oggi: la preoccupazione di scegliere un 1.3 non era dettata né dalla trazione - fosse anteriore o posteriore - perché i veri alfisti che si accostavano ad un 1.3 erano pochi; e neppure i 3 milioni di lire che separavano la Giulietta dall'Alfasud, discriminavano così fortemente la scelta. Qui in Veneto, bollo, cavalli fiscali e assicurazione erano un'ossessione anche per i ricchi: del prezzo della macchina si preoccupavano meno: una volta spesi non ci si pensava più.
E quanti, pur avendo possibilità economiche, continuavano a tenere l'Alfasud 1.2 posticipando l'acquisto della 33 perché saliva a 15 cv fiscali ROTFL

Ricordo il ricco contadino che comprava l'Alfasud perché aveva costi di manutenzione minori. Al contadino interessava fare discreta figura e mettere da parte soldi.

Quelli che leggo sopra, sono ragionamenti in via astratta. Ma la storia non sta così, almeno per il Veneto, dove ricchi imprenditori comprarono l'Alfasud come seconda auto per la moglie o perché semplicemente piaceva senza fare tanti calcoli... un facoltoso macellaio di Treviso, che era noto in paese anche per il suo bel Mercedes, comprò l'Alfasud perché mi disse che gli piaceva la linea, e pure rossa la comprò; mentre dell'Alfetta non gliene fregava niente, e meno ancora della Giulietta.
Altri compravano la Giulietta 1.3 perché erano più felici quando andavano dall'assicuratore a pagare, e non erano interessati a fumarsi le Alfette dei Carabinieri.

Mentre da quel che leggo nei commenti, sembra che negli '70 gli autosaloni dell'Alfa Romeo fossero frequentati solo da alfisti incalliti e abbonati al Quattroruote col Ponte De Dion appeso in camera. Ma la realtà non era quella...

Mi faccio raccontare dalle persone che hanno vissuto quegli anni e qualcosa ricordo da piccolo...
I libri non dicono tutto.
Andate a vedervi i telegiornali dell'epoca che raccontano la quotidianità di quel tempo.
#12 | blackboxes66 il 20/04/2025 09:31:16
Per fortuna o purtroppo, quegli anni li ho vissuti, certi ragionamenti li ho sentiti, quelle riviste le ho lette (avessi letto così avidamente i libri scolastici...), l'Alfasud l'ho avuta praticamente in casa (sperimentandone la discutibile qualità costruttiva dei primi anni di produzione) e quei TG li ho visti.
E proprio per questo continuo a dissentire su gran parte delle tue affermazioni, già abbondantemente confutate.
#13 | bayerische il 20/04/2025 10:20:13
.....francamente affermazioni alquanto confuse, non riesco a trovare un filo conduttore ed a comprendere dove si voglia andare a parare. Cochi e Renato parlerebbe di "filo logico importante"Cool
#14 | Markino il 20/04/2025 13:56:02
Ne ho tratto la medesima impressione, anche se non me la sentivo di palesarlo...
#15 | S4 il 20/04/2025 16:45:13
avessi letto così avidamente i libri scolastici...

Eccomi! ROTFL
#16 | CIL834 il 20/04/2025 18:11:55
Intanto Buona Pasqua!
#13 affermazioni alquanto confuse? Ho narrato episodi e fatti che mi hanno raccontato... era confuso il TG dove parla l'on.De Michelis; era confuso il dipendente che ha lavorato in Alfa; era confuso il venditore che ha lavorato 30 anni in concessionaria Alfa...
#12 Hai avuto l'Alfasud... ne ho, oggi, una decina... e le smonto e rimonto tuttora... scusa se è poco eh... Frown
Non era vero che la gente era attenta a valutare i cv fiscali e a farsi i calcoli con l'assicuratore?
Non era vero che ad Arese l'Alfasud non era ben vista: ma se si sta dicendo che ne è stata "sperimentata la discutibile qualità costruttiva"... perché ad Arese secondo voi non criticavano Pomigliano d'Arco per solidarietà verso l'azienda Alfa, perché a Napoli vendeva "per procura" quindi tutti zitti? Pozzetto direbbe: devo ridere oggi o posso ridere domani? ROTFL
Se c'è da imparare son sempre pronto ad ascoltare...
L'impressione che io: che con sfumature diverse dite le stesse cose, ma rimanendo ancorati ad una linea teorica, pretendendo che le persone di quel tempo fossero omologate all'idea che vi siete fatti negli anni.
Riterrei più costruttivo approfondire con testimonianze e documenti... dite solo che è non vero.. che è confuso... ma non spiegate... boh...
Applausi e tutti bravi. Ma se avete riferimenti, documenti, filmati, sarebbe molto interessante!
#17 | CIL834 il 20/04/2025 19:15:50
Non butterei via i racconti di una persona di 94 anni di Rho che ha lavorato ad Arese una vita in Alfa. O di gente che oggi ha più di 80 anni e che ha venduto per 40 in Alfa... ben vengano che parlino, penso io.. se poi mi dite che sono dei rinco... che voi avete info granitiche, non vedo l'ora di raccoglierle!
#18 | bayerische il 20/04/2025 20:20:12
Rispetto ed apprezzo sempre i ricordi dei "vecchi" ma l'idea del dipendente che non sopporta i "terun" o del venditore che boicotta i prodotti che vende non sono necessariamente rappresentative di quello che era il sentore comune. Con questo chiudo.
#19 | blackboxes66 il 20/04/2025 20:38:55
Quoto, passo e chiudo.
#20 | CIL834 il 20/04/2025 20:58:28
Il discorso sul "Sud" lo fece l'Ing. Domenico Chirico in un'intervista che rilasciò alla RAI.
Comunque quoto e chiudo anch'io.
Per l'amor di Dio che non mi vogliate male...
Ed ancora Buona Pasqua!
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