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Citroen BX 19 Digit

citroenbxalfa3320250430.jpg
Anno 1986 (Alfa33).

Data: 30/04/2025
Commenti: 20
Visualizzazioni: 2488
Commenti
#1 | prof il 30/04/2025 12:36:14
Fanno sorridere i paracolpi sulle portiere posizionati così in basso. Tornano utili in caso di parcheggio vicino ad un marciapiede alto. Grin
#2 | quattrokki il 30/04/2025 12:51:32
Beh, in questo caso è l'auto che si abbassa... quando è accucciata, quasi ogni marciapiedi può diventare impegnativo.
#3 | Astrale il 30/04/2025 13:45:59
Mai sentita la versione digit...
#4 | Strabuzov il 30/04/2025 14:17:50
Era una serie limitata prodotta a partire dal Settembre 1985, che si distingueva per la strumentazione digitale. Un esemplare dello stesso anno targato "AO14" era presente all'ultimo "Millennium Expo", esposto nello stand del Centro Documentazione Storica Citroen.
Piccola curiosità: visto che la Citroen aveva registrato la denominazione "Digit", FIAT fu costretta ad adottare "DGT" sulla Tipo poco tempo dopo il lancio.
#5 | atae21 il 30/04/2025 14:35:08
Alla metà degli anni 80 imperava il digitale, in tutti i campi. Dava quella sensazione di "futuro" e modernità rispetto all'analogico. Peccato che col passare del tempo a volte si rivela più affidabile un caro vecchio alzavetro manuale piuttosto che elettrico... Pfft
#6 | prof il 30/04/2025 15:06:36
visto che la Citroen aveva registrato la denominazione "Digit", FIAT fu costretta ad adottare "DGT" sulla Tipo poco tempo dopo il lancio

Ricordo anch'io questo particolare.
#7 | puma76 il 30/04/2025 15:49:42
Vero, mentre le versioni con strumentazione analogica, venivano nominate AGT se non erro.
#8 | atae21 il 30/04/2025 16:10:14
Comunque tutti a prestare attenzione alla particolare versione speciale ma nessuno cita l'interessante motorizzazione 1,9 litri benzina a carburatore, brillante motore da 105cv già montato sulla 305 GTX. Wink
#9 | prof il 30/04/2025 16:25:09
Vero, mentre le versioni con strumentazione analogica, venivano nominate AGT se non erro.

Sì, ma non da subito.
Al lancio, la Tipo era disponibile solo in due allestimenti: "standard" con strumentazione analogica basica (senza contagiri), riconoscibile a colpo d'occhio dai paraurti non verniciati e, appunto, Digit (poi DGT).
Successivamente, per venire incontro ai gusti del pubblico più tradizionalista che non gradiva la strumentazione digitale ma che non voleva rinunciare ad un allestimento più ricco, fu lanciata la AGT che combinava una strumentazione analogica (più completa di quella della versione base) con l'allestimento della DGT.
#10 | polar il 30/04/2025 17:43:39
Non ricordavo questa versione (e penso che quella scritta Digit sia alquanto rara), qui da noi cannibalizzata dalla Tipo omonima, notevolissima come dice Davide anche per il fatto di essere 1900
#11 | Total III il 30/04/2025 17:55:00
La BX Digit è di una tale rarità che fino ad una decina di anni fa pensavo che in Italia non fosse mai stata importata. Mi sbagliavo: è stata venduta in pochi esemplari, non è dato sapere esattamente quanti, ma si tratta di una cifra assolutamente imparagonabile a quelle relative alla 19 GT con cui condivideva la meccanica.
Allestita come tardiva risposta alle varie medie ipertecnologiche spuntate come funghi nella prima metà degli anni '80 (una per tutte la rutilante Renault 11 Electronic lanciata dalla più acerrima rivale, che rischiava da sola di oscurare l'immagine futuristica della nuova media Citroen) la BX Digit aveva si un equipaggiamento notevole (quattro vetri elettrici, chiusura centralizzata con telecomando, strumentazione optoelettronica di inedito disegno, computer di viaggio, impianto stereo con comandi sul satellite, tweeter e prese per le cuffie) ma comunque complessivamente inferiore rispetto a quello sibaritico della R11, soprattutto mancante del controverso sintetizzatore vocale che conobbe in quel periodo il suo lustro di gloria prima di essere abbandonato con il sopraggiungere del nuovo decennio. Le finanze della Citroen, già dissanguate dal lungo sviluppo della BX, evidentemente non avevano lasciato in cassa abbastanza risorse da destinare allo sviluppo di un sistema integrato.
Altra manchevolezza della BX Digit era la scarsa connotazione estetica: era praticamente identica al livello TRS, salvo i copricerchi sportivi tipo GT e la tinta metallizzata di serie. Così diventava quasi obbligatorio integrare l'allestimento con gli originali cerchi in lega diamantati, che però non erano certo regalati. Per quanto a molti potesse fare piacere la sua discrezione estetica, non avrebbe certo guastato l'insieme l'adozione di serie dei cerchi in lega e dei fendinebbia della GT.
Meccanicamente identica alla 19 GT (1905 cm3 alimentato a carburatore da 105 CV), venne assemblata in appena 4000 esemplari, quanto bastava per non perdere la faccia dinanzi alla concorrenza . Le poche sopravvissute, ovviamente, sono preda prelibata per i fan del marchio.
#12 | mariano il 30/04/2025 19:48:57
Versione che personalmente ho conosciuto leggendo la storia della Tipo Digit, non ho mai avuto modo di vederne una dal vivo, un grande avvistamento. claps
#13 | puma76 il 30/04/2025 21:24:33
Comunque tutti a prestare attenzione alla particolare versione speciale ma nessuno cita l'interessante motorizzazione

Anche questa bella tinta acquamarina mi sembra abbastanza "inedita".
#14 | Total III il 30/04/2025 22:03:35
Piccola curiosità: visto che la Citroen aveva registrato la denominazione "Digit", FIAT fu costretta ad adottare "DGT" sulla Tipo poco tempo dopo il lancio

Questo aneddoto è veritiero quanto curioso: in tanti si sono chiesti come potesse avere vinto la Citroen quando la BX Digit nel 1988 era fuori produzione da tre anni e praticamente dimenticata dai più. È possibile che la Citroen avesse registrato la parola "Digit", il che ne avrebbe inibito l'utilizzo da parte di altre case nonostante la Casa francese non abbia mai più utilizzato quella sigla. Così sicuramente la Fiat decise di rinunciarvi per evitare una lunga e probabilmente perdente causa legale.
Queste schermaglie fra Case, all'epoca, erano piuttosto comuni. Ricordo anche la Mercedes contro la Fiat per l'utilizzo della sigla "SL" per contraddistinguere le Uno più accessoriate, o l'Audi contro le Renault a trazione integrale "Quadra", che con la pronuncia tedesca risultava quasi indistinguibile da "Quattro", e via dicendo...
#15 | Luka96 il 30/04/2025 22:14:17
Pazzesca! Shock
#16 | time101cv il 30/04/2025 23:01:16
Anche questa bella tinta acquamarina mi sembra abbastanza "inedita".

In realtà era abbastanza diffusa, il problema è che le BX superstiti in generale sono ormai veramente poche.
#17 | S4 il 01/05/2025 00:34:41
Dopo l'esaustiva analisi dell'amico Antonio, aggiungo il mio sommesso contributo: nel listino ufficiale veniva indicata come versione speciale al prezzo di Lire 17.682.000, in compagnia della BX 17 diesel Leader a soli 14.508.000.
#18 | LeleDS19 il 01/05/2025 10:33:01
La tinta mi sembra il blu romantique, diffuso sia su BX che CX.
Mi ricordo all' epoca di averne avuta una nuova in salone gris renard, du venduta non senza difficoltà (già vendere una 19 benzina era dura!).
Più vista, non so che fine abbia fatto...penso l'unica arrivata a Verona.
#19 | Kanon X il 01/05/2025 11:24:02
Grande rarità,complimenti all'avvistatore.
Mi auguro sia in mani sicure di qualche appassionato del marchio.
#20 | FeDeesse il 02/05/2025 23:53:09
la comprerei volentieri
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