Un amico milanese classe 1952, che ha lavorato per anni in qualità di commerciale presso Bepi Koelliker, per poi passare in Mercedes, rilevò per sé un esemplare identico a fine anni '70, che rivendette dopo un anno scarso. L'auto faceva parte di un lotto interamemte rifinito in inca yellow, tinta che in Bepi era tuttavia ritenuta scarsamente appetibile, cosicché, per facilitarne la vendita, si decise di riverniciare tutte le macchine che componevano quel lotto in questo elegante, ma decisamente meno particolare, grigio scuro metallizzato (si nota negli scatti la presenza di un piccolo badge su entrambe i parafanghi, che reca la scritta "BK", integrata sotto dalla dicitura "styling" ).
Vettura appartenente ad un ragazzo che ho incrociato tempo fa in città, e che la utilizza con frequenza, seppur con molta cura.
A dir poco favolosa! Bell'aneddoto a me sconosciuto, questo della riverniciatura: un piccolo colpo da maestro da parte della concessionaria, al fine di evitare giacenze.
Auto che mi è sempre piaciuta e che ho avuto ma senza possibilità di poterla guidare perché era in condizioni da parziale restauro, ferma da molti anni. Poi acquistata da un signore siciliano che, ahimè, l'ha trasformata per uso gare storiche. Muso aggressivo, posteriore con tipico design Michelotti, meccanica intrigante e poi è una berlina 4 porte... la mia tipologia di auto preferita.
Anche prima di leggere il commento di Marco ho pensato che questo colore, di per sè molto bello, non è per niente azzeccato per questa vettura, tra l'altro il bel contrasto con il tetto e i montanti neri così si va a perdere...
Estremamente interessante l'aneddoto di Marco, come sempre, chissà quante ne furono fatte e chissà se questa in foto è l'unica sopravvissuta. Oggi ovviamente avrebbero molta più appetibilità in giallo, mi chiedo inoltre se durante un'eventuale valutazione per la targa oro ASI possano far storie sulla non originalità del colore nonostante la particolare storia che c'è dietro.
Auto per me molto desiderabile sia per la configurazione berlina sia per la chicca notevolissima della testa monoalbero a 16 valvole, soluzione tecnica quest'ultima ripresa a mani basse dalla produzione giapponese degli anni ottanta.
(foto "Markino" )