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Renault 16 TS

renault16rs1.jpg
Anno N.C., targhe nere del 1973 (aledj)

Data: 30/03/2012
Commenti: 24
Visualizzazioni: 3434
Commenti
#1 | Uno Turbo D il 11/06/2010 20:42:40
Cavolo, che splendida rarità!Grin
#2 | danguard76 il 11/06/2010 21:08:03
La prima r16 del sito?
#3 | Minitre il 11/06/2010 21:43:32
Bellissima... sono anni che non ne vedo più una!
#4 | IL BUE il 11/06/2010 22:03:17
U mammamia... io non ho proprio idea di quanto tempo fa ho visto l'ultima... si tratta di decenni, comunque!
#5 | frindel il 11/06/2010 22:04:31
aspettate che la veda Total...
#6 | frindel il 11/06/2010 22:08:11
Vista così sembra la Mégane dei 60-70...
#7 | Stingray il 11/06/2010 22:49:32
frindel non è paragonabile a quel cassonetto della megane
#8 | Pafer il 11/06/2010 22:50:15
Anche perchè sono di segmenti diversi...la R16 è parente della Laguna
#9 | danlib il 11/06/2010 23:03:09
che bella! la prima che vedo
#10 | peppecantarella il 11/06/2010 23:16:23
Ragazzi, che meraviglia, splendida automobile
#11 | abarthino il 11/06/2010 23:16:23
L'altro giorno me ne è sfuggita unaShockSadAngry
#12 | frindel il 11/06/2010 23:41:52
c'erano altri modelli di berline renault di gamma più alta della 16, all'epoca?
#13 | Mark B il 12/06/2010 00:01:48
me la ricordo!!! che bella! anche lei ha il tappo del serbatoio vicino alla targa (e non sotto come la mia volvo)
#14 | time101cv il 12/06/2010 00:13:46
Che spettacolo! Complimenti per la foto Wink
Merita la candidatura a targa nera del 2010 Smile
#15 | chucknorris il 12/06/2010 00:19:01
Mon Dieu, quelle merveille!Shock
#16 | frindel il 12/06/2010 11:51:35
Allora la collocazione di segmento più azzeccata è davvero quella con la Laguna, più che con la Mégane, anche se la Laguna è a tre volumi e la Mégane è una compatta come questa R16.
Guardando su Google ho visto le foto della plancia e degli interni (mi piace collezionare immagini di plance e cruscotti di auto d'epoca): devo dire che, pur non sembrando un'astronave, la R16 (come, ad es. le berline medio-alte citroen dell'epoca) era assai accessoriata e ben rifinita. Certo doveva essere di una comodità esagerata per i tempi...
ma qui manca ancora il parere del sommo vate delle francesine:
Total, Où es-tu?
#17 | IL BUE il 12/06/2010 13:13:39
Da parte mia posso aggiungere che la R 16 detiene un primato: è la prima autovettura ad aver avuto un cambio automatico a gestione elettronica, nel'68 (me pare...)
#18 | aledj il 12/06/2010 14:59:16
Ecco il muso...scusate per il palo! Wink

img813.imageshack.us/img813/6199/renault16rs.jpg
#19 | porsche 914 il 12/06/2010 15:57:55
Spettacolare!!Shock
#20 | Total III il 12/06/2010 18:27:44
Eccomi quà. Smile Che dire.... debbo spellarmi le mani in un prolungato applauso triplo: auto, proprietario, e autore della foto.

Ero a conoscenza dell'esistenza di altre R16 sul territorio italiano, ma questa è la prima TS.
Dietro le inconfondibili forme di un'auto che all'epoca non fù assolutamente compresa in Italia, che non vedeva di buon'occhio il "plebeo" portellone su una vettura alto di gamma, e sostanzialmente snobbata oggi (sempre in Italia) si nasconde una delle berline più innovative e originali di sempre.

Probabilmente non giocò a suo favore una certa "rimembranza" con la più popolare R6, che ne riprese in piccolo l'aspetto generale. Ma la R16 era una vera "routiere": motori potenti (la TS nella fattispecie era un 1.6 da quasi 170 all'ora, il suo motore poi fungeva da base ideale per le sportivissime Alpine 1600S), dotazioni di accessori uniche per il tempo (una su tutte? i vetri elettrici anteriori, optional sulla TS, di serie sulla 1.7 TX del 1973) e una sterminata lista di optional fra cui gli interni in pelle.

IL BUE il 12 giugno 2010 12:13
Da parte mia posso aggiungere che la R 16 detiene un primato: è la prima autovettura ad aver avuto un cambio automatico a gestione elettronica, nel'68 (me pare...)


Nun m'aricordo. Smile Sò che un cambio automatico fù adottato pure dalla Renault 8 (aveva la particolarità di essere azionato da una pulsantiera sulla plancia...)
Ma le altre innovazioni della 16 sono passate alla storia: la linea aerodinamica vedeva ad esempio la soppressione dei gocciolatoi, un primato che causò una disputa con la Citroen (sembra che si trattò di un caso di spionaggio industriale....) ma la innovazione più clamorosa era senz'altro la possibiltà di far scorrere la panchetta posteriore per ampliare il vano bagagli.
Particolarità questa che fù riproposta, quasi trent'anni dopo, dalla stessa Renault nella "Twingo", in cui fù acclamata come una soluzione innovativa geniale. Pfft

La R16 ebbe il merito insomma di "sdoganare" quella che all'epoca si chiamava quinta porta, che da noi fino agli anni'80 era considerata roba da artigiani e commercianti. I francesi, lungimiranti, lo capirono subito e andavano in vacanza comodamente nelle loro 16. Noi invece preferivamo addobbare le nostre Fiat con attraenti portapacchi..... GrinPfft
#21 | gian masini il 14/03/2013 00:05:51
Bellissima! Per giunta con gancio traino e targa originale dell'epoca, solo questi due dettagli ne giustificherebbero l'acquisto senza tentennamenti. Vettura presentata nel '64 si poteva considerare in anticipo di 15/20 anni sul tempo. Comoda, ben costruita e brillante, la Ts, ebbe successo in tutta Europa, tranne che in Italia. La cubatura non l'aiutava, chi sceglieva un "millesei" andava sulla Giulia, il marchio Renault identificava la R 4 e la R 8, ma non una vettura di quella importanza. Ideale, per questo esemplare, una roulotte d'epoca.
#22 | massimo il 14/03/2013 08:16:16
#22 | gian masini il 13/03/2013 23:05:51
Bellissima! Per giunta con gancio traino e targa originale dell'epoca, solo questi due dettagli ne giustificherebbero l'acquisto senza tentennamenti. Ideale, per questo esemplare, una roulotte d'epoca.


Finalmente una voce fuori dal coro: concordo e sottoscrivo al 100% evvai
#23 | Stefano64 il 31/03/2014 20:56:41
La 16 mi sembra fosse l'ammiraglia della flotta Renault dell'epoca, che solo con la 30 (derivata dalla 20, a sua volta derivata dalla 16) propose un modello di classe superiore.
#24 | blackboxes66 il 31/03/2014 22:24:25
In realtà la 20 e' stata derivata dalla 30, tanto che è stata presentata sei mesi dopo
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