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Ford Fiesta 950 Quartz

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Anno 1983. (Uno Turbo D)

Data: 27/03/2012
Commenti: 14
Visualizzazioni: 1534
Commenti
#1 | FIESTALEX il 17/09/2011 21:35:41
E' una Quartz I . Sembra in forma, sono contento che ogni tanto ne spunti ancora qualcuna. Anche il colore mi piace.Smile
#2 | Edsel il 18/09/2011 13:39:43
Il marrone era un colore molto di moda nella prima metà degli anni '80, ma mi piacerebbe sapere se veniva percepito come una tinta da persone mature...
Comunque ricevere in regalo una Fiesta al conseguimento della patente doveva essere una bella soddisfazione in tempi in cui non era scontato avere 20 anni e una macchina, almeno stando ai racconti di parenti e amici che vissero in quegli anni.
Ad esempio, la mia ex-suocera, classe 1964, nell'84 ricevette in regalo dal padre una fiammante Golf GTD 5 porte argento, con cerchi in lega a raggi BBS e vari particolari Lester, tra cui la famigerata mascherina a quattro fari rettangolari: ebbene mi raccontava di una vera e propria venerazione da parte dei coetanei, infinitamente maggiore di quella che, oggi, dei ragazzi potrebbero nutrire per un amico che ha la Golf GTD ultima serie.
Non sono riuscito a cogliere in pieno il rapporto che avevano i giovani con le auto negli anni '80, probabilmente perché oggi le belle auto sono talmente diffuse che non ci stupiamo più di nulla...Frown
#3 | Biohazard il 19/09/2011 10:50:50
Nel 87, quando presi la patente, condividevo l'auto con mia madre e mia sorella. Una nuova fiammante A112 del 1972. Le auto dei miei coetanei erano Dyane 6, Fiat 126, 127, R5. I più fortunati avevano la Fiat UNO. Pochi, i più agiati, potevano vantare l'auto nuova.
#4 | Edsel il 19/09/2011 18:57:45
La mia amica Chiara, 40 anni, testimonia: "a 18 anni i miei mi regalarono una Y10 di seconda mano, grigio canna di fucile metallizzato con l'interno rosso (SI PRESUME FOSSE UNA FIRE PRIMA SERIE, ndr), e per me era una grande soddisfazione: a scuola ero andata molto bene, e finalmente potevo avere la mia indipendenza, perchè in quegli anni i genitori non ti accompagnavano dovunque come adesso, e uscire con gli amici significava andare a piedi, in bici o in autobus. Inoltre potevo portare mia madre a fare compere o dovunque avesse necessità di andare, dato che in famiglia solo mio padre aveva la patente e a casa, quando lui era al lavoro, non c'era alcun mezzo di trasporto se non due Grazielle, una rosa e una rossa.
La Y10 era una bella macchina e ricordo che stavo molto attenta a non graffiarla, soprattutto quando uscivo ed entravo dal cancello di casa (ABITA LUNGO UNA STRADINA PIUTTOSTO RIPIDA, ndr), i rimproveri che mi lanciava mio padre perchè diceva che gli bruciavo la frizione!
E' vero che ai tempi i ragazzi non avevano chissà quali macchine, chi lavorava già da un pò si era comprato la Uno o l'Alfa 33, ma altri dovevano elemosinare quella del padre, la Taunus o la Horizont (HORIZON, ndr) e c'era sempre qualcuno che scroccava il passaggio... La mia migliore amica, la Simonetta, aveva una 126 bianca in comune con la sorella e vi giuro che tante volte siamo saliti in cinque, però ci si divertiva lo stesso e più di adesso, perchè l'importante era stare insieme e fare compagnia, cosa che forse i ragazzi di oggi non sanno più fare.
Certo, poi c'era il Ravasio che ogni tanto guidava la Twin Spark nera del padre (SI PRESUME FOSSE UN'ALFA 164), mi sembrava la macchina più bella del mondo!" Pfft
#5 | Uno Turbo D il 19/09/2011 22:43:51
Mio padre invece si prese la patente nell'83 come fece 18 anni, anche se lui guidava da quando ne aveva 12-13 (e le prime esperienze di guida le fece su di un'autocarro Fiat 682Pfft) e lavorava come autista, per guadagnare guadagnava anche se non erano un botto di soldi al mese, ed infatti la sua prima auto fu una 127 bianca prima serie, che compare in qualche foto dei miei e si vedeva che era abbastanza macinata (comprata a due lire usatissima), ma nonostante ciò per lui era buono che la possedesse, in seguito di 127 ne cambiò parecchie (non capisco perchè solo quelle in quel periodo, poi anch'esse usatissime, a poco prezzo, consumate e poi credo buttate), e la vera svolta arrivo nei primissimi '90s con la Tipo. Grin
#6 | Stingray il 20/09/2011 00:35:22
che bella testimonianza Chiara ma se fosse una 75 TS?
#7 | Edsel il 22/09/2011 19:17:49
Era proprio una 164, anche i miei genitori mi hanno confermato che quando uscì era la berlina più bella che c'era in circolazione, probabilmente la linea disegnata da Pininfarina esprimeva appieno il suo fascino...

Curiosamente, proprio alla 164 fu dedicata una trasmissione-evento in prima serata su Raiuno, intitolata "Effetto Nuvolari": andò in onda mercoledì 30 settembre 1987, con la conduzione di Milly Carlucci, affiancata dalle sorelle Anna e Gabriella.
La trasmissione, che vedeva la partecipazione di personaggi di spicco come Alberto Lionello, Vittorio Gasmann e Alberto Sordi (arrivato in studio nientemeno che su un enorme taxi giallo americano!), si rivelò incredibilmente fatua nella sua evidente inutilità, sospesa tra la pretesa di promuovere una cultura dell'automobile (gli elogi di sapore futuristico al progresso, alla tecnica, alla velocità, persino l'utilizzo di un bambino come simbolo del domani...) e una continua, imbarazzante sviolinata a Gianni Agnelli, seduto in platea tra il presidente della Rai e il sindaco di Milano, culminata con il ringraziamento di Sordi: "AVVOCATO LEI ha compiuto un miracolo. Avvocato, lei ha compiuto il miracolo dei pani e dei pesci. Avvocato, lei ha compiuto il miracolo di dare una macchina a tutti gli italiani. Avvocato, le sono molto grato".
Il pubblico preferì sintonizzarsi su Retequattro, dove andava in onda il ben più nostrano "Ok, il prezzo è giusto!", e la televisione italiana evitò di ritentare l'esperimento di presentare una vettura sul piccolo schermo, fino al lancio della nuova 500, per la quale venne allestito un grandioso spettacolo, la "Notte bianca 500", tenutasi il 4 luglio 2007 lungo il fiume Po a Torino: uno straordinario caleidoscopio di luci, suoni, musica e rappresentazioni ad effetto, trasmesso a partire dalle 22 su Canale 5, stavolta con ottimi riscontri di pubblico e di critica.
#8 | massimo il 22/09/2011 21:08:40
Io della 164 ricordo soprattutto i prototipi cammuffati che giravano per Milano e provincia qualche mese prima della presentazione ufficiale: non era infrequente incrociarli e dalla stazza che avevano mi ero immaginato qualcosa di micidiale. Rimasi un pò deluso quando presentarono l'auto, proprio per lo stesso motivo di blackboxes: la coda sembrava qualcosa di incompleto, quasi come se si fossero dimenticati di togliere un pezzo di mascheratura. Parere personale, si intende....
#9 | IL BUE il 22/09/2011 22:32:31
Esteticamente non era affatto male... Però, con quello schema tecnico, proprio non m'ha mai detto nulla la 164
#10 | fabio200 il 23/09/2011 00:26:45
Edsel il 22 settembre 2011 18:17
Curiosamente, proprio alla 164 fu dedicata una trasmissione-evento in prima serata su Raiuno, intitolata "Effetto Nuvolari": andò in onda mercoledì 30 settembre 1987, con la conduzione di Milly Carlucci, affiancata dalle sorelle Anna e Gabriella

Edsel, scusa, ma quanti anni avevi mercoledì 30 settembre 1987, in prima serata?
Io non mi ricordo manco cosa ho visto in tv settimana scorsa.... Sad
#11 | Edsel il 23/09/2011 00:48:00
Ma dai... Avevo 5 anni e un fratellino nato da 14 giorni!Pfft
Mi sono documentato, comunque sono laureato in comunicazione di massa e nuovi media, ho preparato molte cose sulla storia della televisione italiana, di cui sono un grande appassionato...Wink
#12 | fabio200 il 23/09/2011 01:08:43
Ah, ecco!
Però hai perso la soddisfazione di essere mandato a letto dopo Carosello.
Per la mia generazione era un "must". Pfft
Io so un sacco di cose su Carosello, l'ho visto per vent'anni tutte le sere, e ne ero un grande appassionato. Grin
Ho visitato mostre, possiedo libri e cassette VHS su quello che fu uno dei più grandi fenomeni della comunicazione pubblicitaria in Italia.
Anche se sono laureato solo in Economia Aziendale, purtroppo. Frown
#13 | Edsel il 23/09/2011 16:04:41
Beh, innanzitutto la tua laurea ha di certo un'applicazione più concreta della mia, che, per carità, aveva contenuti e percorsi molto appassionanti, ma anche, per così dire, astratti...
Dopo la laurea triennale in comunicazione ho fatto la specialistica di due anni in editoria multimediale, e la mia passione, ovviamente, è scrivere, ma dal punto di vista lavorativo gli sbocchi sono assai pochi...
Così, dopo aver lavorato tre anni come insegnante di sostegno per bambini disabili (ho il diploma di maestro elementare), ho deciso di mettere la parola fine ad un estenuante precariato di supplenze e ho aperto un'attività nel settore della moda giovane, che mi sta dando qualche soddisfazione e che, in qualche modo, si può legare ad un contesto "comunicativo"...

Tornando un secondo alla passione per la tv del passato, ecco, io sono invece tutto orientato sui prodotti (programmi, sigle, scenografie, spot, ecc...) degli anni '80, essenzialmente legati all'esplosione delle televisioni private, con le quali si può dire che sono cresciuto (Bim bum bam, doppio slalom, Il gioco delle coppie, la corrida, ecc...).Pfft
#14 | sile650 il 23/09/2011 19:52:21
e la televisione italiana evitò di ritentare l'esperimento di presentare una vettura sul piccolo schermo, fino al lancio della nuova 500


A dire il vero ho il ricordo di un simile esperimento con la 306. Shock
Credo sia stato sulle reti Rai, dove un programma tipo d'intrattenimento di prima serata si fermava ripetutamente per collegarsi con una carovana di 306 (si dilungavano molto sulla 4 porte!) appena presentate, che andavano su e giù per i confini (credo fra Francia ed Italia) con la scusa di promuovere, assieme alla nuova vettura, la pace o qualcosa di simile.
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