A parte il paraurti posteriore un po' vissuto e un po' di ruggine sui cerchi in lamiera, è abbastanza ben tenuta. Cambia spesso di posto, quindi credo venga ancora usata quotidianamente. Volendo fare i puristi, peccato per la targa nera "sporcata" dalla targhetta blu con la sigla MI (peraltro inutile).
Evito di inserire scatti che non aggiungerebbero niente di nuovo. Vista parcheggiata poco meno di tre settimane fa; esemplare conservato discretamente, ancora in uso. Data la rarità, meriterebbe di essere preservato al chiuso e conservato con più cura.
Tipica vettura anziana che, da un giorno all'altro, potrebbe anche ritrovarsi nell'angolo di una concessionaria, senza targhe, data indietro per qualche insulsa vettura contemporanea.
Di questo esemplare, che continua a resistere a quel che gli accade intorno, ho visto altrove recenti scatti notturni di grande suggestione ambientati nella stessa pregiata zona.
In 9 anni il disallineamento del cofano posteriore è visibilmente aumentato e nell'ultima fotografia mi pare di cogliere un innesco di ruggine. INvecchiata è invecchiata, ma se è rimasta ricoverata all'aperto in tutto questo tempo, va detto che si è mantenuta bene (alla faccia di chi critica la durata delle carrozzerie Alfa Romeo: forse una volta, ma a partire da fine anni '70 non era distante dalle Marche migliori da questo punto di vista). L'ultima serie delle Alfetta è quella che mi piace di meno (brutto il fascione, anche se non orrendo come sulla Giulietta), purtroppo all'epoca appiccicare sovrastrutture di plastica andava di moda, però non lascerei deperire così un buon esemplare: andrebbe curata prima che accada quanto paventava Markino 7 anni fa...
L’ultimo scatto, con i grattaceli sullo sfondo, fa un certo effetto.
La prima foto non so dove sia stata scattata, ma le tre foto dei doppioni sono state tutte scattate in un raggio di circa 100-200 metri l'una dall'altra.
Sono ovviamente contento che quest'Alfetta, che tra l'altro ha una targa molto particolare, sia ancora esistente e sia rimasta nella zona dove è sempre vissuta: ormai le auto datate che sono presenza fissa di una determinata zona le considero ormai parte del paesaggio (ed è sempre un dispiacere quando non si vedono più).
Tra l'altro c'è un paragone nella zona di quest'Alfetta con l'urbanistica: a poche decine di metri del luogo delle foto del primo e dell'ultimo doppione c'è una casa di ringhiera che resiste eroicamente tra i modernissimi grattacieli, un po' come questa Alfetta tra un parco auto ben più moderno.
Chissà se il proprietario di quest'Alfetta abita in quel palazzo...