A causa del cellulare "oldstyle" la foto sembra seppiata come fosse antica, ma garantisco che è abbastanza recente.

@audiclassic: comunque è molto bella!

Una Mehari a targa quadra è sempre un bel vedere.

Estiva come solo lei sa essere

Davvero "depliant style" questa foto! Stupenda.

Scusate la latitanza ma il tempo scarseggia e l'archivio personale sta aumentando. Spero nelle prossime settimane di riuscire a dare una mano a time101cv con la pubblicazione..

Comunque era un po' che non la vedevo.. ribeccata ieri.



Al di là della (discutibile) scelta cromatica, il lavoro è stato fatto piuttosto bene. Il proprietario ci legge quindi evitiamo commenti del menga, grazie.

Personalmente sono contrario ai cambi di tinta perchè, a mio avviso, se una vettura nasce in una tinta, è giusto che la mantenga fino all'alba dei tempi (a meno che non sia nata di questo colore, e allora plauso all'iniziativa!!). Tuttavia se il colore è inserito nella tavolozza originale (e questo solo Total può dirlo) e gli altri dettagli sono a posto, direi che tuttto sommato ha ricevuto un bel meritato restauro

Non c'è molto da dire, il colore non è originale e non era previsto nella particolare gamma colori della Mehari. Al contrario il colore originario parreva essere il tipico Beige Kalahari tipico della prima serie, proposto dalla nascita del modello (1969) fino al 1975.
Stesso discorso per il bianco dei cerchi, colore che il restauratore ha liberamente ripreso anche per qualche particolare della carrozzeria.
Restaurare una Mehari è cosa non esattamente facile, posto che i pannelli in origine non sono verniciati, bensì tinti nella massa (come i paraurti della BX, per intenderci). Ragion per cui, l'unico modo corretto per ripristinare una Mehari sarebbe, a rigor di logica, quello di ricomprare tutti i pannelli di plastica ex novo, operazione dai costi non popolari, ultimamente giustificata dai prezzi a cui stanno passando di mano le Mehari più belle, superiori ai 10.000 euro.
Ovvio che, a scanso di voler operare un resauro filologico, si preferisca riverniciare i pannelli originari. L'effetto non è identico all'originale, ma pazienza.
In questo caso non si tratta ovviamente di un restauro filologico quanto di una personalizzazione a gusto del proprietario, e da sostenitore accanito dell'individualismo nonché di ogni libertà (lecita) umana, direi che ci sta tutta. Facendo però appello alla medesima libertà, debbo ammettere che, da citroenista accanito e talebano, la preferivo decisamente prima.