Dal libro "Fiat 500" di GIorgio Nada Editore, 1993.
"Ben più serio fu il Ranger della Ferves di Torino. Dotato di meccanica Fiat 500, il veicolo aveva uno specifico telaio in profilati d'acciaio rivestiti da una compatta carrozzeria in lamiera d'acciaio assemblata mediante chiodatura. Variarono le misure delle carreggiate in funzione della maggior larghezza delle ruote, che erano più piccole di diametro per fornire una maggiore demoltiplicazione. Il passo fu ridotto per migliorare la manovrabilità e l'altezza da terra fu aumentata considerevolmente, insomma si trattava di un vero e proprio veicolo fuoristrada prodotto anche in versione da lavoro denominata "Cargo" con 300 kg di portata utile. L'aspetto della carrozzeria e le finiture di entrambe le versioni del fuoristrada Ferves erano piuttosto spartane, ma una cura inconsueta fu posta nella realizzazione del cruscotto, che venne dotato di contagiri e di molte spie in previsione di un impiego gravoso. Nei prototipi del 1967 (anno della sua presentazione) la trazione era assicurata dalle sole ruote posteriori, mentre nei Ranger entrati in produzione nel 1968 (cui era stata aggiunta la sigla 4X4) la trazione poteva avvenire su tutte e quattro le ruote mediante un comando azionabile anche in marcia. Questa caratteristica, unita alla possibilità di bloccare il differenziale posteriore, migliorò il già eccellente comportamento del Ferves su neve, fango e sabbia. La semplicità costruttiva e l'impiego di una meccanica di grande serie (i giunti omocinetici anteriori erano quelli della Autobianchi Primula) limitarono il prezzo d'acquisto e di gestione di questa piccola 4X4, che fu accolta molto favorevolmente.
Grazie Pafer per l' esauriente delucidazione!
In effetti dalle foto degli interni sono rimasto piacevolmente sorpreso nel vedere un cruscotto così ben rifinito e curato!
Beh...grazie al libro! Appena ho visto la foto mi sono ricordato di conoscerla non tanto per la linea, ma per il nome...visto che, in una didascalia di questo libro, come ha già precisato l'attento Daniele, c'è scritto che le carreggiate cortissime furono la causa di numerosi incidenti per capotamento, alcuni anche mortali
Dimenticavo...come avrete capito le ruote originali sono quelle della foto in bianco e nero...e non quelle lì, di provenienza 127 CL...che tra l'alto non farebbero altro che alterare l'equilibrio di questa vetturetta sui pendii...
Complimenti all'avvistatore, è davvero una rarità!
Ruoteclassiche ha fatto un servizio sulla mitica Ferver Ranger, direi circa un anno fa, se lo trovo (dato che ce l'ho sicuramente) vi faccio sapere di più.