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VW Maggiolone 1302

maggiolonegio20130127.jpg
Anno 1972 (gio65pi).

Data: 28/01/2013
Commenti: 6
Visualizzazioni: 1441
Commenti
#1 | IOM il 28/01/2013 13:22:30
Complimenti al proprietario, macchina in splendida forma e completamente corretta.
#2 | gio65pi il 28/01/2013 15:36:44
IOM, attendevo questo avvistamento per avere il tuo giudizio da esperto. Dal vivo è splendida, credo sia di recente restauro e la guardavo attentamente per capire se fosse più o meno taroccata cercando di mettere insieme le mie personali conoscenze in materia con quelle che ho scoperto qui grazie ai commenti spesso dettagliati degli appassionati iscritti di TN che ci regalano anche un pò di storia dei vari modelli pubblicati.
Il micione sulla destra faceva da guardia al MaggiolonePfft
#3 | IOM il 28/01/2013 15:42:01
i cerchi, l'anno ed il colore lo identificano come versione speciale "Weltmeister", prodotta nel 1972 per celebrare il sorpasso, in termini di numeri di produzione, del VW Maggiolino rispetto alla Ford model T con 15.007.033 unità prodotte.
Il Maggiolino ha poi continuato la sua carriera produttiva per altri 31 anni dopo tale data.
#4 | gio65pi il 28/01/2013 16:34:26
Grazie IOM.
Quindi questo è un modello specifico e originale per l'anno 1972. Resto basito dal numero di Kafer usciti dalle catene di montaggio VW: già più di 15 mln di esemplari in quell'anno, più di R4 e 2CV(con derivate) messe insieme nel totale della loro carriera!!!! Visto che negli anni 70 e 80 il Maggiolino godeva ancora di grande successo posso solo immaginare quanti altri Maggiolini abbiano calcato le strade di tutto il mondo!!!!Shock
#5 | IOM il 28/01/2013 18:42:53
In effetti é quasi incredibile.
Io sono convinto che la base di tale successo sia sostanzialmente riconducibile a tante differenti qualità intrinseche che hanno accompagnato la carriera del Maggiolino aiutandone le vendite a seconda dei periodi.
L'economicità di esercizio e la robustezza negli anni 50 e 60, la sua simpatia negli anni 70 ed 80, l'essere un'icona negli anni 90, forse la mia é solo una teoria ma credo che abbia un fondamento, in ogni caso la longevità della sua meccanica e la qualità della carrozzeria e degli interni hanno fatto la loro parte.
#6 | Markino il 28/01/2013 23:05:09
IOM: sono convinto che la base di tale successo sia sostanzialmente riconducibile a tante differenti qualità intrinseche che hanno accompagnato la carriera del Maggiolino aiutandone le vendite a seconda dei periodi.

Se non ricordo male, una pubblicità VW anni '60, credo pensata per gli Stati Uniti, annunciava il modello per il nuovo anno. Senonché, compariva un box bianco: il nuovo modello non c'era, poiché si dichiarava che il Maggiolino era rimasto identico all'anno precedente. Oltre agli elementi correttamente indicati da IOM, l'enorme fortuna commerciale di quest'auto risiede anche nella sostanziale invarianza della sua forma e architettura, nel solco del principio per cui non si modifica un prodotto valido, il quale, proprio restando immutato, finisce per essere riconosciuto come intrinsecamente valido dal pubblico. Mentre i concorrenti rinnovavano con qualche frequenza la propria gamma, fino all'estremo degli Stati Uniti, dove alla fine degli anni '50 si giunse ad ipotizzare l'avvicendamento dei modelli con cadenza semestrale Shock, e dove non per nulla la VW riscosse un enorme successo, l'immutabilità del Maggiolino (che in realtà fu continuamente migliorato "sottopelle" ) costituì un elemento di stabilità e certezza per consumatori abituati a badare alla sostanza e refrattari a continui stimoli, oltretutto con ricadute economiche tangibili, come la minore svalutazione del proprio usato.
Al successo della prima stagione contribuì anche l'impostazione che Heinrich Nordhoff diede alla rifondata città-fabbrica di Wolfsburg, nel Land della Bassa Sassonia, dove tutto fu organizzato nel preminente scopo di garantire una produzione di massa efficiente e di qualità, compresa l'erogazione di numerose provvidenze "sociali" a favore delle maestranze, in una Germania Ovest che si risollevava velocemente dalle macerie del conflitto (in proposito, da ragazzino lessi avidamente un interessante libro dal titolo "Le capitali dell'auto nel mondo" ). Per i grandi numeri dell'ultima stagione sono stati invece decisivi i notevoli apporti di una rete produttiva sparsa soprattutto in Messico e nell'America latina, dove il Maggiolino, già tramontato commercialmente in Europa, ha continuato ad essere richiestissimo fino a tutti gli anni '90.
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