É fantastica, secondo me la più bella Giulietta della serie '77-'85, seconda solo alla Turbodelta.
Strano che i poggiatesta posteriori siano regolati così alti, fare manovra sarà un terno al lotto!
!!, non dico altro.
A me la Giulietta è sempre piaciuta, ma non la comprerei perchè ha i freni posteriori inboard e per il quadro strumenti che mi ricorda quello della Panda 1a serie.
Beh, in famiglia una Giulietta terza serie ha ricoperto il ruolo di ammiraglia regnando incontrastata per otto anni, quindi non posso che avere un trasporto particolare per una macchina forse non pienamente valutata oggi, ma oggettivamente molto riuscita, mai veramente invecchiata.
Preferisco la terza serie solo per ragioni affettive e per via del bellissimo quadro strumenti, finalmente con le lancette libere di mostrarsi in tutta la loro rosea lunghezza.
E che dire del fondoscala a 220, vero vanto coi miei amichetti delle elementari.
Ad ogni modo, bellissima e rarissima TI (solo due esemplari visti in vita mia e in tempi non certo recenti), assolutamente perfetta salvo un particolare quasi insignificante ma che quasi nessun esemplare ha conservato: i tappi copribullone in plastica nera alle ruote (una vera finezza).
La TI fu anche la sola Giulietta con la plancia bicolore (il tunnel grigio a dire il vero non era stupendo da vedere, ma tant'è!) colore ripreso dalla corona del volante in pelle.
Altra finezza, le cornici delle porte dello stesso colore di paraurti e fascioni.
Era disponibile anche in una molto più rara tinta nera metallizzata, ne è comparsa una qualche tempo fa in vendita a un prezzo tutt'altro che popolare.
Preferisco la terza serie solo per ragioni affettive e per via del bellissimo quadro strumenti, finalmente con le lancette libere di mostrarsi in tutta la loro rosea lunghezza.
deltago92 il 08/04/2013 19:31:55
!!, non dico altro.
A me la Giulietta è sempre piaciuta, ma non la comprerei perchè ha i freni posteriori inboard e per il quadro strumenti che mi ricorda quello della Panda 1a serie.
Quindi non compreresti nessuna (vera)Alfa dall'Alfetta in poi...
Se tu perdi i colpi io sono da rottamare...
Tuttavia il mio messaggio non voleva essere tedioso ma tutt'altro... della serie: certi dettagli rimangono impressi a vita.
rispondo a BUE: per quanto ne so la presenza dei freni inboard rende più difficile la manutenzione degli stessi, con conseguente maggior dispendio di denaro verso il meccanico. è chiaro che se trovassi una 75, Alfetta o Alfasud con l'impianto frenante appena rifatto potrei pensare di comprarla per usarla una volta ogni tanto.
Boh, non capisco questa tragedia per i freni entrobordo...
Ok, saranno più scomodi da sostituire, e allora? Non mi pare il genere di operazione che si è costretti ad eseguire ogni due settimane...
I freni inboard non funzionavano male, ma qualche problema in effetti c'era. Oltre all'aggravio dei costi di manutenzione, le pinze tendevano spesso ad incollarsi o comunque a malfunzionare.
Questo difetto era dovuto principalmente al calore generato dal tubo di scarico troppo vicino.
Ricordo il conto del meccanico per la sostituzione di entrambe le pinze della Giulietta di mio padre nel 1988: esclusa manodopera venivano qualcosa come 250.000 lire l'una!!!! Per poco non gli prese un colpo.
Ma le noie più rognose erano riservate dal freno a mano, che agiva sugli stessi dischi, e che necessitava di essere continuamente registrato... Una tragedia, non teneva mai.