Grande Etilico: questo è un colpaccio straordinario.
La 1500 GT Ghia, ancor più con ruote a raggi, è una vettura che adoro, una delle più belle derivate sportive della FIAT 1500 (splendide anche quelle di Allemano e Vignale, nonché la berlina due porte Smart di Francis Lombardi). Costruita tra il 1962 e il 1967 in circa 1.000 unità, oggi è molto rara, e non poche si trovano all'estero, a ennesima riprova dell'alto gradimento di cui godono oltreconfine le vetture italiane, oramai più che in patria Per fare qualche esempio, un esemplare rosso, targato Ticino, ha partecipato all'edizione 2008 della Milano-Sanremo, e un altro, grigio metallizzato, viene ammirato mentre se ne sta acquattato in un immenso prato, ospite in mezzo a migliaia di enormi vetture americane durante una recente edizione del più grande raduno europeo, quello di Vasteras, in Svezia.
Riconosco dalla targa questo esemplare, che ho visto a qualche mostra anni fa; ho solo il dubbio che all'epoca non fosse verniciata in giallo, ma in grigio metallizzato. Dovrei controllare i miei archivi, che ora non ho sotto mano.
Un ricordo cinematografico: una di queste Ghia, rossa, viene fatta capottare più volte in una scena del noir francese "Due contro la città", di Josè Giovanni, 1973, con Jean Gabin. Al volante, un Alain Delon ex detenuto, che l'ha appena acquistata usata, e si vede piombare addosso due vetture francesi che corrono affiancate in direzione contraria in una strada bianca di campagna. Tra l'altro, nei numerosi film polizieschi interpretati, in patria o in Italia, dal divo francese, sono quasi sempre state utilizzate e, purtroppo, regolarmente distrutte, vetture italiane.

Una vera e propria fuoriserie ... all'epoca ne circolava una rossa nei paraggi di casa mia ... non passava certo inosservata ...

di recente ho visto il film in questione, nel quale si vede anche un giovanissimo Depardieu.. Bel film.

Aggiungo all'elenco di Markino l'esemplare bianco che circola a Roma e presente anche qui su t.n. : sicuramente non è l'unica della capitale..

Consultando il backup del mio archivio che conservo sul lavoro, ho accertato che, effettivamente, mi era capitato di ammirare una splendida 1500 GT Ghia grigio metallizzato all'edizione 2010 della Fiera di Padova, ma era targata SI 19 e non SI 7. Ergo, almeno sino al 2010, ben due esemplari di questa magnifica auto erano targati con la sigla di Siena

Avvistata ad un raduno .

Un'altra sempre ad un raduno , accanto nella prima foto c'è un altra rarità vediamo chi la riconosce .

C’è da dire che questa auto già esiste all’interno del sito: si trova qui:
http://www.targhe...to_id=6689

Già repertata dall’ottimo Super207, sebbene nel contesto di un raduno, ho solo avuto la fortuna di trovarmela davanti al momento giusto – il semaforo rosso – dopo il quale il guidatore ha velocemente, e con inatteso suono di quartetto di tromboncini, imboccato la rampa autostradale azzerando ogni residua velleità di immortalarne l’anteriore.
Posso solo aggiungere che sulla plancia in tinta con la carrozzeria faceva bella mostra di sé, unitamente ad un discreto numero di strumenti, una bella autoradio con i grandi pulsanti per le preselezioni meccaniche delle stazioni radio.
Per l’anno di prima immatricolazione, il sito del bollo si rivela reticente, quasi omertoso, come si conviene in terra sicula.

Grazie a Super207 per le splendide immagini. Bellissimo l'esemplare verde, non l'avevo mai visto.
Quanto all'indovinello, azzardo - parecchio - dicendo Fiat OSCA 1600 S carrozzata Savio, modello con i doppi fari anteriori circolari piccoli e la calandra a bocca di pesce

Esatto è lei mi hanno detto che è molto rara .

Il colpaccio straordinario, invece, l’ha fatto il sito Targhenere da quando Markino si è aggregato. Le sue analisi mirate e puntuali, la contestualizzazione sociale, la disamina tecnica, la approfondita conoscenza di automobili di cui non avrei nemmeno sospettato l’esistenza, i continui riferimenti ad eventi espositivi sparsi nello spazio e nel tempo – che mi fanno propendere per una memoria eccezionale se non sospettarne una eidetica – che sferzano impietosamente la mia ignoranza automobilistica, rendono un raro privilegio i suoi commenti e lo identificano, agli occhi di chi scrive, come una risorsa unica e preziosa. Tutto questo senza mai trascurare l’intelligenza e lo stile nello scrivere propri di chi padroneggia la lingua italiana, che fa sempre piacere anche se questo sito non è certamente una succursale dell’Accademia della Crusca.
P.S.: il presente panegirico è mero frutto di considerazioni autonome. Per quanto ho scritto, non percepirò somme in danaro o altre utilità da Markino o da chi per lui

La 1600 S Osca carrozzata Savio l'ho vista l'anno scorso alla Milano Autoclassica, per cui viaggia ancora (presumo comodamente in bisarca).
Anch'io rinnovo ogni possibile complimento a Markino sulla sua competenza, precisione e disponibilità!

Accidenti, uno esce dal lavoro a Milano, viaggia un paio d'ore scarse in treno, riaccende il computer a Genova e ritrova tutto questo materiale al fuoco...Procedo con ordine:
- non avrei scommesso più di qualche euro sulla possibilità di indovinare l'auto postata da Super, ma tant'è, la fiancata e il relativo profilo, il taglio dei vetri, gli strumenti e il volante, il marchio accanto al parafango, la vicinanza con un'altra fuoriserie di "famiglia", mi parlavano di questa strana e favolosa vettura, mai vista dal vero anche perchè prodotta, mi pare, in soli 5 esemplari, nel 1963. Di questo, superbo, in foto, ignoravo l'esistenza, mentre deve sopravviverne almeno un altro, verniciato in chiaro, inserzionato anni fa sulle riviste specializzate;
- l'esemplare che cita Danip, esposto l'anno scorso ad Autoclassica, è invece una versione molto più spigolosa, anch'essa carrozzata Savio e pure targata CT, ma di colore amaranto;
- infine, Etilico. Beh, posso solo ringraziarti di cuore, e confermare agli amici del sito che per quanto hai scritto non ti è stato promesso denaro, né altra forma di compenso; non per nulla, sono genovese Non posso negare di amare la buona scrittura, di conoscere bene, grazie ad assidue (per taluni, assurde o maniacali) letture, la storia politica, economica e sociale che fa da sfondo alle auto che commentiamo, e di amare le macchine d'epoca, italiane specialmente, in quanto frutti dell'ingegno e della passione dell'uomo, nonché prodotti industriali determinati da decisioni economiche, scelte tecniche, vincoli di mercato. Sono peraltro moltissime le auto di cui posseggo una modesta infarinatura, che impallidisce di fronte alla vera competenza di tanti iscritti, dai quali, anche sul piano dello stile, spesso ironico e godibile, compreso il tuo, ho solo da imparare.
In ogni caso, essere disinteressatamente apprezzati con tanta eleganza non può che far piacere, al limite della commozione

La Ghia verde è in vendita .


http://www.subito...349552.htm

E chi l'ha pigliata ?
Ma un commerciante tedesco, ovviamente...

Come un commerciante tedesco ??? Che peccato

Un'altra meraviglia nostrana che fugge all'estero. Speriamo che la gialla qui in foto non faccia la stessa fine.
Oddio....sempre meglio della pressa comunque!

Non credo proprio che la vettura in questione corra questo rischio...

Né tantomeno corre il rischio di finire ribaltata in un Polar francese a proposito, le due vetture francesi, citate da Markino, che causavano il triste incidente erano una Simca 1000 e una Peugeot 304 lanciate a velocità smodata dalla solita, bravissima equipe di Remy Julienne.
Purtroppo la distruzione della Ghia non è la sola cosa drammatica che si vede in quella stupenda pellicola.

certo che se pensiamo alla Fiat 1500 come base di partenza, senza nulla togliere alla mamma pseudo americaneggiante, ma la figlia e' tutta un altra storia (italianeggiante)