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Fiat Uno 45

fiatunoblackpanter20130508.jpg
Anno 1985 (blackpanter).

Data: 09/05/2013
Commenti: 13
Visualizzazioni: 1709
Commenti
#1 | time101cv il 09/05/2013 07:49:13
www.targhenere.net/images/media/fiat_uno_45_anno_1985_2_zpsd92b361b.jpg
(foto "blackpanter" )
#2 | Caracciolo il 09/05/2013 16:33:56
Ecco un'altra bella Uno 45 base, in uno dei colori più apprezzati, benchè questo azzurro fosse un pò spentino...
Curiosa la presenza dei due faretti antinebbia integrati nella mascherina, sicuramente frutto di una modifica casalinga: non sono bellissimi ma utili, non c'è dubbio!
#3 | Ciccio70SX-FireLX il 09/05/2013 16:38:04
Molto bella nella sua semplicità, adoro le auto quando sono tutte originali!
#4 | Caracciolo il 09/05/2013 16:39:10
Cosa che questa non è...Cool
#5 | etilico il 09/05/2013 18:03:49
Tutto sommato l'auto si presenta quasi integra nella sua originalità. All'infuori della mancanza delle coppette nere dei cerchi, scorgo solo due modifiche peraltro facilmente reversibili: i vetri posteriori apribili e lo specchio destro regolabile dall'interno che sulla versione base non erano disponibili nemmeno come optional. Lo specchietto esterno sx, invece, sembra essere quello originale regolabile solo dall'esterno.
#6 | Caracciolo il 09/05/2013 18:40:31
Mmmm, secondo me i vetri posteriori a compasso si potevano richiedere come optional: qualcuno che dispone delle riviste pertinenti potrà toglierci questa curiosità!Smile
#7 | time101cv il 09/05/2013 18:49:36
Confermo, i vetri posteriori apribili a compasso erano disponibili come optional.
Eccone un'altra:

http://www.targhe...o_id=16672
#8 | etilico il 09/05/2013 22:12:53
Lungi da me il desiderio di volere innescare improduttive polemiche, ma ricordo che nell'84 comperai una Uno D a tre porte, quindi versione base. A pagamento, aveva i poggiatesta , il lunotto termico e il tergi posteriore: nemmeno come optional potei avere i vetri posteriori apribili. Forse la scelta aziendale si riferiva solo alla versione diesel, forse fu modificata successivamente....ma niente vetri apribili. In (s)compenso aveva DI SERIE il ventilatore ad una sola velocità (ovviamente quella massima), il tergi anteriore ad una sola velocità oltre l'interimttenza e il lavavetro anteriore comandato manualmente tramite una pompetta in gomma del tutto simile a quella montata sulle 500 di 30 anni prima! Navigavo nel lusso....
#9 | frindel il 10/05/2013 02:34:57
La uno diesel base dell'83 uscì abbastanza spoglia di accessori di serie: niente tergilunotto, a malapena il lunotto termico (imposto!) e i poggiatesta. Il ventilatore a una sola velocità e la pompetta del lavavetro manuale completavano il quadro di spartanità di questa versione.
Poi arrivò il 1985 e anche le versioni base vennero un attimino "aggraziate", dotandole del ventilatore a 2 velocità, dei vetri posteriori apribili a compasso, del tergilavalunotto e del lavavetro elettrico, azionato dalla stessa levetta del tergicristallo (ancora a una velocità + intermittenza) sul satellite destro del cruscotto invece che dalla pompetta accanto alla leva dello starter/anticipo.
Mi ricordo ancora la notevole differenza di accessori tra la prima uno D che ebbe mio padre (nell'83, appena uscita, in sostituzione della 127 D) e la seconda (sempre D), presa nell'87 dopo un solenne "allagamento" e successiva vendita dell'altra: questa aveva sicuramente i poggiatesta anteriori, il tergilunotto, lo sbrinatore e il ventilatore a 2 velocità e il lavavetro elettrico di serie (o perlomeno imposti), nonché i vetri posteriori apribili, che io e mia sorellina eravamo soliti adoperare per i viaggi estivi...
#10 | Caracciolo il 10/05/2013 15:40:10
Siccome sono appassionato di Uno e ho conservato i depilant delle varie serie, oggi sono riuscito a reperirli e posso fare luce su alcuni aspetti di questa famosa utilitaria.
Il primo catalogo dell'83 era molto curato e accattivante, l'abitacolo della Uno base, dalla foto, ha un aspetto quasi elegante, per via dei rivestimenti n panno che sembrerebbero di buona qualità. In realtà la base era molto spoglia, perchè usciva dalla fabbrica con lo specchietto sinistro regolabile solo dall'esterno, i sedili anteriori a schienale fisso e senza poggiatesta, il ventilatore a 1 sola velocità, un tappo di plastica al posto dell'accendisigari, il cassetto portaoggetti aperto, i pennelli porta lisci senza tasche portaoggetti, il lavavetro a pompetta, il contachilometri solo totale e la spia dell'acqua al posto del termometro. Mancavano anche il servofreno, lo specchietto sull'aletta parasole destra e la spia dello strarter, mentre curiosamente le cinture di sicurezza anteriori automatiche erano di serie, a differenza di altre Fiat dove si pagavano.
A richiesta si potevano avere gli accessori fondamentali ma solo ed esclusivamente riuniti in pacchetti: 1= poggiatesta anteriori + sedili reclinabili; 2 = lunotto termico + tergilunotto + vetri posteriori apribili. Il lunotto termico si poteva avere anche da solo, sicuramente era imposto a chi voleva una Uno strettamente di serie, rinunciando quindi al tergi e ai finestrini apribili. Separatamente si poteva ordinare anche l'econometro (e questo non me lo ricordavo!). Stranamente non si potevano avere i colori metallizzati, ma nemmeno altre cose molto utili come i fari alogeni, l'orologio, lo specchietto destro.
A metà '85 la gamma Uno venne rinnovata, e la Uno base (ora solo 45 e Diesel) viene lievemente modificata: il depliant mostra nuovi rivestimenti dei sedili denominati "tipo jeans" in beige oppure grigio, in verità all'apparenza meno eleganti del panno della primissima serie. La dotazione di serie diventava finalmente "umana", con lavavetro elettrico, ventilatore a 2 velocità, accendisigari, sedili reclinabili, specchietto di cortesia sull'aletta parasole dx, tappo del serbatoio con chiave, lunotto termico (solo sulla Diesel). Restavano a richiesta i poggiatesta, il lunotto termico (per la 45), il tergilunotto, proposti separatamente e non più riuniti in pacchetti prestabiliti. Niente vetri posteriori a compasso nè vernice metallizzata, nemmeno in optional.
#11 | blackboxes66 il 10/05/2013 16:40:13
mentre curiosamente le cinture di sicurezza anteriori automatiche erano di serie, a differenza di altre Fiat dove si pagavano

Non è strano né una "generosa" scelta della Fiat: semplicemente un obbligo di legge per essere un'auto di omologazione interamente nuova. Tanto che la Regata, omologata qualche mese più tardi come variante della Ritmo ("estensione di omologazione", sigla EST sul libretto), non le montava di serie sulle versioni meno costose.
#12 | Caracciolo il 10/05/2013 17:05:39
Sei fantastico, questa proprio non la sapevo, per quello ho scritto "curiosamente", cioè curiosamente per me...Wink
#13 | Caracciolo il 10/05/2013 18:33:15
Due parole anche sulla simpatica Sting, che ebbe un gran successo nella seconda metà degli anni '80.
Come avete giustamente detto in altre discussioni, la Sting a 3 porte era nata nell'86 per attirare la clientela giovane che era un pò scoraggiata dalla 45 base, che aveva sì il rivoluzionario 999 Fire, ma era povera di contenuti e costosetta.
Così, risparmiando sulla meccanica, grazie al supercollaudato 903 ad aste e blanceri da 45 cv con sole 4 marce, la Sting costava circa 500 mila lire in meno e poteva concedersi un allestimento più curato, specialmente dal punto di vista estetico: esternamente infatti era subito riconoscibile per le coppe copriruota integrali tipo SL e il filetto adesivo con le scritte Sting nella parte posteriore. I colori della carrozzeria erano il bianco, il rosso corsa, l'azzurro, il verde night e a richiesta si poteva avere la vernice metallizzata che era negata alla 45 base, in quattro colori: argento, grigio quartz, azzurro chiaro e blu.
Dentro non c'erano grandi differenze rispetto alla 45 base, la modifica più evidente erano i sedili in stoffa chiara con delle righe colorate centrali, inoltre i poggiatesta erano del tipo fisso, in plastica traforata, gli stessi della Y10. Niente di eccezionale, eppure la foto ufficiale riesce a dare un'idea di maggiore brio e allegria rispetto alla 45 base.
La strumentazione era l'unica cosa che balzava all'occhio per la completezza rispetto al desolante quadro della base: in più infatti c'erano il contachilometri parziale, il termometro dell'acqua e l'orologio, disposti in modo elegante, tanto da far sembrare il tutto molto appagante per la classe della macchina...
Per il resto la dotazione di accessori rimaneva abbastanza ridotta, ad esempio continuavano a non esserci i comandi illuminati, l'accendisigari, la chiave per il tappo del serbatoio, lo specchietto regolabile dal'interno, lo specchietto sull'aletta parasole destra, lo sportello del cassetto portaoggetti, la seconda velocità del tergicristallo e anche quella del ventilatore.
Però erano compresi nel prezzo il servofreno, i poggiatesta, gli schienali anteriori regolabili, il lunotto termico e il tergilunotto, senz'altro molto utili se non indispensabili.
A richiesta c'era poco: cinture di sicurezza per i posti dietro, finestrini posteriori apribili a compasso, specchietto destro e vernice metallizzata.
Qualche anno dopo la Sting fu venduta anche a 5 porte, ma di queste ce ne sono pochissime in circolazione.
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