Direi Mustang Coupé Hardtop, MY 1969, in una livrea tipica delle potenti versioni "Shelby". Probabilmente importata come molte Mustang nell'ultimo decennio, ancorché quest'auto sia stata regolarmente venduta in Italia, e in quantitativi tutto sommato non disprezzabili, per una vettura americana, negli anni '60; tuttora ne sopravvivono con targa originale o comunque quadrotta.
Nel 1969 le versioni Coupé, di cui si nota la fiancata liscia, priva delle scalfature che, con diversa foggia, avevano caratterizzato i modelli '64-'68, iniziavano a perdere l'originaria e notevole personalità. Molto più caratterizzate e aggressive le splendide versioni Fastback (come le note "Mach 1" ), belle e cattive anche nei primi anni '70.

Famosa la versione '65 color avorio guidata da Trintignant nel film di Lelouche "Un uomo una donna" ...

Ma una volta le auto da matrimonio non erano le limousine o le storiche tipo Balilla o Traction Avant (caso a parte i miei genitori: Alfa 155 blu scuro )? Bella macchina in un altrettanto bel colore, mi piace di più della Mach 1 (di cui ne ho vista una cabrio rossa ). Qualcuno mi guarderà male, ma i fari posteriori mi ricordano (positivamente ) quelli della 128 3p o quelli della Peugeot 504 Coupè.

@deltago92: osservando quelle postate ultimamente, per quanto possa reggere il paragone, a me viene invece in mente la Ford Taunus. D'altra parte, qualche giorno fa il sempre esaustivo Markino ne ricordava il "design di chiara derivazione americana con il classico motivo fine '60 della linea di cintura sinuosa" (cit.)

@Deltago92: come ho ricordato a proposito della Chevy Impala '68 postata di recente, i fari posteriori separati, generalmente in tre elementi, erano un altro dei classici motivi stilistici della fertile stagione vissuta dal design americano nella 2a metà degli anni '60; potevano presentarsi come in questa Mustang, incorniciati da profili metallici, e magari annegati nella coda, oppure incassati nei grossi scudi paraurti in acciaio, come appunto nell'Impala di cui sopra. Nel caso della Mustang, la separazione rappresentava un'evoluzione del motivo originario dei MY 1964-66, dotati di un gruppo ottico posteriore in blocco unitario, composto tuttavia da tre luci delimitate in verticale da profili cromati.

(foto "Biturbo83" )