Povera piccola Alfasud così bistrattata ma così piena di ottime caratteristiche.Invece più alfa, di alcune osannate (chissà poi perchè) sue compagne di marchio.

Nulla da togliere all'Alfasud, validissimo progetto dai grandi padri (Rudolf Hruska, Domenico Chirico, Giorgetto Giugiaro), penalizzato dal "contesto ambientale" che ruotava intorno al nuovo stabilimento di Pomigliano d'Arco (tra l'altro, sto attendendo l'arrivo di una ponderosa Storia dell'IRI, recentemente edita da Laterza in tre volumi, che dedica alcune pagine ai vari profili della vicenda).
Considerato il buon livello dei tuoi commenti, sarei tuttavia curioso di sapere, in breve, a quali osannati modelli Alfa Romeo alludi, e per quali motivi non meriterebbero tale fama. Chiarisco a caratteri cubitali, senza alcun intento polemico.
L'esemplare postato pare in condizioni più che discrete, ed è già un mezzo miracolo vederne ancora qualcuno circolante.

Beh ad esempio rispetto alla 75/90 od alla gtv6 discrete vetture ma che quando furono commercializzate erano ormai obsolete estremi aggiornamenti di uno (per quanto ottimo) schema meccanico ormai fuori tempo.Dico questo con un po' di dispiacere èssendo stato allfista per diversi anni.

L'auto non sta malissimo, anzi sta molto bene(dal vivo è meglio): escludendo la mancanza dello specchio retrovisore e la piccola bottarella sul paraurti non ha nulla che non vada questa oltretutto rara Alfasud versione base post 77. Infatti dal restyling del 1977 le Alfasud erano quasi tutte Super 5 marce. Aggiungerei anche che il rombo del 1200 boxer si fa ancora sentire forte dopo ben 35 anni

Bellissima, l'hanno sicuramente restaurata, impossibile che dopo 35 anni sia rimasta così perfetta di carrozzeria.

Anche perché era preda quasi prediletta della ruggine....

Comprendo il tuo punto di vista, ma, come è stato osservato più di una volta su queste pagine, questo giudizio deve anche tenere conto dei relativi contesti, che, in particolare per la 75 e la 90, si identificarono soprattutto con budget limitati per la progettazione e l'industrializzazione.
Diversi furono gli esiti. La 90, dopo un inizio soddisfacente, risultò soccombente per ragioni sulle quali si è già avuto modo di discutere. La 75, per contro, godette di un notevole riscontro commerciale, accresciuto dal continuo miglioramento della gamma e dal salto ottenuto con l'introduzione, nel 1987, della versione Twin Spark, e il vasto consenso di cui da anni, a meno di un solo ventennio dal termine della produzione, gode tra i collezionisti e gli appassionati italiani e (ancor più) stranieri, è la cifra di una validità progettuale, estetica, meccanica e di (tangibile) immagine capace di ispirare ben più di un'effimera infatuazione collettiva. Per inciso, ho posseduto una Twin Spark del 1990 per qualche anno, e, pur avendo percorso un chilometraggio complessivamente modesto, ho ben presente quanto fosse piacevole, comoda, sicura, veloce, scattante (nonostante il peso sul quale influiva certamente un'architettura meccanica sovradimensionata), ed anche sorprendentemente economica in rapporto alle prestazioni nelle percorrenze extraurbane e autostradali.

Concordo in pieno le considerazioni sul motore Tspark veramente ottimo che mi sono goduto per quasi 170k km su una 164,questa si, veramente al passo coi tempi anzi...avanti