Eccezionale avvistamento, bel colore e targa quadra! complimenti!

Esemplare in stupende condizioni , forse 1600cc ...

Secondo me è una 1300, il motore più grosso credo sia arrivato col restyling del settembre 76

Rarissima con le targhe quadre!!! Bel modello di auto, mi piace.

Mi è sempre piaciuta la Bagheera, ed il fatto che appartenga ad un marchio scomparso ne accresce il fascino!
Mai vista a targhe quadre.... davvero rara, tenuta benissimo e di un colore particolare!

Sconcertante un'auto così avveniristica come la Bagheera con una targa a lavagnetta!

Sicuramente avveniristica, ma solo a motore spento.

Il sole sardo, un killer silenzioso e spietato...

Un mio amico tanti anni fa ne aveva una, rosso aragosta, già piuttosto vecchia e sfruttata.
La cosa che mi colpì più di tutte? Le prime volte che ci salivo non capivo assolutamente come si faceva ad abbassare i finestrini, non vedevo né la manovella, né i comandi di un eventuale alzacristalli elettrico. Poi capii che la manovella era quella grossa "padella" integrata nel pannello della portiera, con applicato un pomolo che serviva da appiglio per farla girare!

Dagli sfoghi di areazione posteriori con griglia nera, direi che è una S prima serie; pare di scorgere anche il consueto parafango anteriore più pronunciato. Il 1.5 viene introdotto nel 1976, mentre la seconda serie è del 1977. Nonostante il restyling, la prima serie è ben più aerodinamica e leggera della seconda cosicché è pure più prestante. Questo colore un po' sofferto a catalogo si chiamava Champagne metalizzato. La manovella alzavetri era propria della 1.3 prima serie, della 1.3 seconda serie (solo mercato francese) e della 1.5 Y2 (depotenziata) seconda serie: tutte le altre montavano gli alzacristalli elettrici a partire dalla S del 1976, che monta i relativi comandi sul padiglione del tetto vicino al retrovisore interno. Che i modello fosse poco potente rispetto alla qualità del telaio lo sanno pure i sassi, ma comunque rimane divertente: la S qui ritratta raggiunge pur sempre i 190 km/h ed accellera da 0-100 in 10,9 secondi. Non è male oggigiorno, figuriamoci 40 anni fa!