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Ford Capri

fordcapri70ntino20130822.jpg
Anno 1972, targhe europee del 2003 (70ntino).

Data: 23/08/2013
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1679
Commenti
#1 | manug75 il 23/08/2013 10:11:21
Non sono un grande conoscitore del marchio,
ma alla vista del doppio terminale di scarico
ho pensato che questa potrebbe essere una
rara versione V6 2300 cc.
La parola agli esperti ...
#2 | Total III il 23/08/2013 23:41:19
Mah, potrebbe essere una RS (che nella seconda serie se non sbaglio era 3100 cm3) e il doppio scarico e i cerchi "giusti" sembrerebbero confermarne l'identità.
Non credo sia stata mai importata in Italia, ma questo esemplare è di evidente importazione.
Però i paraurti dovrebbero essere neri e mancano gli adesivi e l'enorme spoiler posteriore.
#3 | 70ntino il 24/08/2013 11:37:34
Questa Capri è di un amico che viene in vacanza in Sardegna e in origine era un 1500cc...ma ora sotto il cofano è alloggiato un propulsore di 2600cc v6...il propietario vuole proprio esagerare e a breve questa bellissima Ford monterà un motore 3000 v6 . cavolo!!!! la voce del motore è pazzesca!!!
#4 | Markino il 24/08/2013 12:00:29
in origine era un 1500cc...ma ora sotto il cofano è alloggiato un propulsore di 2600cc v6...a breve questa bellissima Ford monterà un motore 3000 v6

Francamente, il mio culto dell'originalità mi porta a comprendere ben poco trasformazioni simili, anche se all'occhio (e al "piede" ) la vettura risulta senz'altro appagante.
Non ho poi idea delle eventuali difficoltà nel regolarizzare la conversione del propulsore sotto il profilo amministrativo.
#5 | FIESTALEX il 24/08/2013 13:41:24
Anch'io sono per l'originalità delle auto d'epoca, però in questo caso voglio fare uno strappo alla regola. Considerando che in italia di Capri nella cilindrate più basse (1300-1500-1600) ce ne sono relativamente tante, e che la 2600 RS è molto rara, io non disprezzo assolutamente una replica come questa, purchè sia fatta come si deve. Il problema è la regolarizzazione dal lato amministrativo, cosa non possibile attualmente da quello che so. Ho sentito parlare di una procedura che prevede l'esportazione in Germania, la regolarizzazione in quel Paese e poi la reimportazione in italia. Visto che questa Capri ha già le targhe moderne, potrebbe essere già stata importata dall'estero con il motore più potente, quindi già "regolarizzata" in italia.
#6 | Markino il 24/08/2013 13:47:42
...con la controindicazione, peraltro, che, una volta reintrodotta in Italia, in Germania la vettura non può più circolare. Così almeno mi spiegava un amico, notissimo collezionista emiliano di lungo corso.
Quanto al numero di Capri 1a serie oggi esistenti da noi, la mia impressione è che siano molto rare anche le versioni a cilindrata contenuta.
#7 | FIESTALEX il 24/08/2013 13:53:36
Non metto in dubbio quello che ti ha riferito il tuo amico collezionista, però di norma un veicolo regolarmente immatricolato in italia penso che possa circolare liberamente in tutta europa, poi se ci sono altre motivazioni che lo possano impedire allora non so. Sulla quantità di Capri 1a serie circolanti oggi da noi, ho volutamente scritto "relativamente tante" riferendomi a quelle di cilindrata più bassa intendendo che quelle "italiane" sono quasi tutte così equipaggiate.
#8 | gian masini il 26/08/2013 19:57:58
La coupè Capri, un autentico best seller nel Regno Unito, e molto gradita anche da noi, penso che raggiunse, stilisticamente parlando, il suo massimo splendore nella versione presentata nel 1974, detta all'inglese MkII. Quella con portellone posteriore e fari rettangolari non più smussati. Questa della foto è la versione restyling della prima serie, venduta (quasi) solamente in versione 1300 cc per questioni fiscali e attaccamento tutto italico a quel limite di cilindrata, oltre il quale i costi di gestione salivano. Le 6 cilindri 2300, 2600 e quindi 3 litri avevano un altro comportamento, ovviamente, rispetto alle 1300 e 1500 che se non da spingere, comunque, dovevano essere guidate con calma. Non cercare sfide con Gt Junior o Fulvia coupè, randellate certe dalle Innocenti Mini Cooper. Ma le Capri erano vetture destinate ad un pubblico maturo, magari l'anziano che, cresciuti i figli, voleva togliersi il piacere della guida sdraiata abbinata alla tranquillità di una meccanica indistruttibile. Con un occhio all'attraente linea e un altro ai costi comunque morigerati.
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