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Lancia Beta Coupé 1600

lanciabetacoupebue20131108.jpg
Anno 1974, targhe nere del 1975 (BUE).

Data: 25/03/2023
Commenti: 13
Visualizzazioni: 1417
Commenti
#1 | bob91180 il 09/11/2013 10:00:45
Prima serie , non capisco il colore ...
#2 | IL BUE il 09/11/2013 11:15:02
Era una specie di giallino
#3 | Markino il 09/11/2013 12:27:51
Dovrebbe trattarsi del beige mirabello.
Complessivamente preferisco di gran lunga la Fulvia Coupé, più snella, agile e aggraziata, la cui commercializzazione convisse peraltro quasi tre anni con la Beta Coupé, sia perché le due auto, ritengo, si posizionavano in segmenti di mercato diversi, almeno per capacità di spesa, sia perché la Fulvia disponeva ancora di un buon potenziale di attrattiva, tanto che solo al suo pensionamento, nel 1976, la Beta fu offerta nella corrispondente cilindrata "basica" da 1,3 lt.
In assoluto, è comunque un'auto tutt'altro che disdegnabile Smile
#4 | IL BUE il 09/11/2013 12:31:34
E accesa posso dire che fa tutt'altro che un brutto rumore...
#5 | S4 il 09/11/2013 12:44:25
Propendo per il beige Mirabello e confermo l'ottima tonalità del bialbero. Cool
È quel gancio traino fuori norma che mi lascia perplesso. dubbio
#6 | bayerische il 09/11/2013 14:18:45
Discorso difficile il paragone tra Fulvia e Beta, difficile soprattutto per l'estrema suscettibilità dei sostenitori della buona e vecchia Fulviona i quali hanno (para)occhi solo per la loro amata. Forse con più razionalità si potrebbe affermare che la Beta è sicuramente la sua degna sostituta.
#7 | S4 il 09/11/2013 15:32:29
Forse con più razionalità si potrebbe affermare che la Beta è sicuramente la sua degna sostituta.

Anche perché è figlia dello stesso padre. Smile
#8 | Total III il 09/11/2013 15:42:21
Non credo sia questione di paraocchi. Una punta di partigianeria è scontata da parte di un vero appassionato (è ovvio che chi possiede una vecchia Mini la preferisce alla Metro, chi adora la DS spesso considera la CX un gradino sotto, eccetera). La Beta nacque con un "peccato originale" (la partnership con Fiat) che fece, nel bene e nel male, tramontare un epoca.
La Beta fu protagonista di questa cesura, ma chi all'epoca fu capace di andare oltre il pregiudizio si trovò fra le mani una vettura dalla meccanica raffinata e graffiante, oltre che dal design assolutamente ispirato.
Oggi sta riacquistando la considerazione che merita. d'altronde anche all'epoca vendeva più della berlina, alla quale sopravvisse per diversi anni.
#9 | S4 il 09/11/2013 16:01:43
La Beta fu protagonista di questa cesura, ma chi all'epoca fu capace di andare oltre il pregiudizio si trovò fra le mani una vettura dalla meccanica raffinata e graffiante, oltre che dal design assolutamente ispirato.

È proprio così caro Total, quando mi capita di fare un giro su qualche gioiellino di amici, la mia Fulvia (nonostante sia la 5 marce, quindi con impianto frenante degno del nome) sembra sia stata concepita nell'immediato dopoguerra tanta è la differenza percepita sia come confort, sia come precisione di guida; la definirei (con le dovute tare [cit.]) la prima Lancia veramente moderna nel senso ampio dell'accezione.
#10 | Total III il 09/11/2013 17:32:02
Lo credo bene, d'altronde a parte qualche episodio estetico poco riuscito, io sono fra quelli che sostengono che la Fiat, almeno fino all'arrivo di Attila Romiti, rivitalizzò la Lancia, e non solo come vendite, ma anche come freschezza del prodotto.
La clientela Lancia si svecchiò rapidamente, ancor prima della felicissima Delta, grazie a modelli dall'elevato contenuto stilistico e dinamico come Beta Coupè e HPE, o a quel capolavoro di design che era la Montecarlo (che venne letteralmente regalata alla Lancia a pochi mesi dal lancio).
Volendo volutamente tacere di oggetti spaziali come Stratos o 037, a livello commerciale e di immagine la Lancia visse una seconda giovinezza (probabilmente ahimè l'ultima).
La Coupè di Castagnero per quanto mi riguarda, più la rivedo più diventa bella. E persino il design della plancia, che risentiva forse troppo di un tentativo di family feeling con la 2000 Berlina ma con l'aggiunta di un volante che volendo unire classicità e modernità finiva per essere solo "strano", a me piace.
D'altronde, di auto con questi contenuti, ormai non se ne fanno davvero più.
Sarà che anche la Fiat, al tempo, era molto diversa da quella attuale (e non solo come progettisti).
#11 | 1600 GT il 09/11/2013 17:37:26
Caspita che bella!!! Rara prima serie con targhe quadre, roba meravigliosa. Ne facesse ancora di auto così la fu Lancia....
#12 | S4 il 09/11/2013 18:58:51
a livello commerciale e di immagine la Lancia visse una seconda giovinezza (probabilmente ahimè l'ultima).

Hai descritto perfettamente il quadro dell'epoca: verso la metà degli anni '90 le concessionarie Lancia hanno cominciato a chiudere i battenti, nomi storici di Milano come Ria, Mocauto, Siam, Saicar...spariti nel nulla anche per carenza di modelli da contrapporre alla sempre più agguerrita concorrenza. La pur validissima Lybra, con la sua esclusiva sospensione a bracci longitudinali guidati che garantiva un confort eccellente, è stata lasciata morire senza il minimo aggiornamento o restyling. Sad
#13 | Markino il 09/11/2013 20:19:04
lasciata morire senza il minimo aggiornamento o restyling

...un'abitudine alla quale la FIAT pare essersi molto affezionata: Alfa 159, Mito, Bravo, Delta, ecc., se per aggiornamenti si intende qualcosa di più invasivo che aggiungere una motorizzazione o modificare i listelli della mascherina...
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