Colore molto gradevole , merita quattro cerchi in lega giusti ... questi sono un insulto al buon gusto ... vorrei proprio conoscere chi li "partori'" ...
Mio padre aveva al tempo una 60L e invidiavo chi aveva la CL proprio per via dei cerchi.
Non mi dispiacevano nemmeno le borchiette della Super, col marchio decentrato.
io questi cerchi li chiamo "a melanzana"..
invece quelli della ritmo super seconda serie (finiti anche su delta e prisma) li chiamo " a naso di gorilla". questi ultimi mi piacciono veramente molto...
Su richiesta di bob91180, pubblichiamo tre foto che ci ha inviato e che presumibilmente son state prese da altri siti (in questi casi è comunque più semplice e rapido indicare direttamente il link ai siti)
Sono solo tre esempi , tra gli innumerevoli che si possono reperire sul web , di cerchi di disegno gradevole , originali , per la ritmo ...
Poi e' chiaro che i gusti personali non si discutono ...
L'esemplare postato e' molto ben conservato ed e' di un colore bello e particolare , ma i cerchi originali prima serie a mio parere non sono in sintonia con la linea della vettura ...
Io ci andrei piano a parlare di buongusto: prima di tutto bisognerebbe conoscere la differenza che passa tra i gusti, il gusto e il buongusto; in secondo luogo non si deve mai dimenticare che si sta parlando della Ritmo, e la Ritmo non si può considerare come le altre macchine mediamente esistite ed esistenti, ma fa parte di un ristretto numero di esempi di stile e design della produzione industriale, come una lampada di Artemide o l’iPhone.
Va pertanto valutata non sulla base di gusti individuali alla portata di tutti, ma di quelli convenzionali che corrispondono a dei canoni: non è quindi il caso di parlare di gusto, ma di ragioni, perché tutto nella Ritmo ha una ragione, e questo è sufficiente.
Certo, per imparare che il design non è semplicemente l’aspetto estetico di un oggetto ma una relazione centrale legata a monte ai suoi sistemi di produzione e a valle al suo utilizzo finale ci vuole tempo e applicazione, ma, che ci piaccia o meno parlare di gusti e usarli come alibi per giustificare tutto, a un certo livello bisogna arrendersi al bello oggettivo: possiamo dire che Naomi Campbell non ci piace perché è nera e ci piacciono le nordiche, o che Claudia Schiffer non ci piace perché è bionda e preferiamo le nere, ma non potremo mai dire che sono brutte.
Se poi preferiamo Marisa Laurito, va benissimo, ma non si può parlare di cattivo gusto per chi apprezza la Schiffer o la Campbell.
Perché loro sono più che belle: sono corrette.
Come la Ritmo.
La ritmo e' stata prodotta in oltre 2milioni di esemplari in circa 10/11 anni
I cerchi della cl prima serie vennero abbandonati e sostituiti con altri di disegno piu' convenzionale in quanto , evidentemente , erano poco graditi dalla clientela , a mio parere ...
Mi perdoni,
no direi senza evidentemente.
I cerchi della prima serie sono stati abbandonati come tutto il resto della prima serie.
Dati alla mano, non credo che la clientela non gradisse.
Chiedo scusa, non vorrei passare da maleducato, sono anni che leggo queste pagine e non mi sono mai accorto ci fosse una sezione di presentazioni: rimedio volentieri e subito, ci mancherebbe!
Tornando in argomento: non tutti i particolari che vengono sostituiti nell'arco di vita di un modello lo sono per motivi di gradimento alla clientela; anzi, la clientela comanda poco, sennò non esisterebbero più le macchine a due porte col sedile che perde le regolazioni se lo ribalti per far salire dietro un bambino, tanto per fare un esempio, o con il clacson sotto chiave, cose che non piacciono a nessuno ma che tutti accettiamo a fronte di una contropartita, che può essere un radar per i benzinai col prezzo più basso come un semplice marchio piuttosto che un altro attaccati al cofano.
Direi piuttosto che erano cerchi dispendiosi da produrre per via di uno stampo che richiedeva più materiale (erano anche più pesanti e robusti) e di una verniciatura più complessa, oltre che essere sgraditi ai gommisti che erano costretti ad equilibrarli montando un mozzo supplementare sull'equilibratrice per via dell'assenza di foro centrale (comune anche ad altri modelli).
Dal lato estetico si può dire che nel passaggio dalla Ritmo alla Nuova Ritmo, nell'82, sono tanti i tratti peculiari che vengono abbandonati, e tutta la carrozzeria come l'interno riceve una decisa pulizia da quei particolari "stupefacenti" ma non più adeguati al gusto corrente, "calmato" e "imborghesito" rispetto a quattro anni prima.
C'è da dire che anche i metodi di produzione sono maturati, rendendo possibili soluzioni costruttive che prima non lo erano: ecco l'importanza del design.
Che poi fosse finito il tempo di stupire e fosse venuto il tempo della misura può essere, ma il ciclico ritorno di certi stilemi nella produzione di massa dimostra la bontà di certe soluzioni: la Twingo e la 206 per esempio hanno ripreso tanti anni più tardi certi spunti della Ritmo, mentre quando non si sa più cosa inventare si tagliano i vetri storti come nella C2.
Che non è una operazione di design, ma semplicemente un vetro tagliato storto per fare le cose diverse dagli altri a tutti i costi, anche quando magari sarebbe meglio distinguersi meno ma restare formalmente corretti.
@gabford: l'ho notata solo ora, per caso l'hai avvistata nelle nostre zone? Perchè poco tempo fa ne avevo persa una identica, però la targa la ricordavo MN 40, però forse quando l'ho vista ho fatto confusione con i numeri non credo ne esistano due uguali con questa targa qua da noi.
anche secondo me i cerchi della ritmo serie, quelli a melanzana come li chiamo io, non sono molto belli a vedersi però appena li vedi pensi subito alla ritmo.
Esteticamente la ritmo dev'essere stata a suo tempo un'auto di rottura ma certo non è un capolavoro. Gli elementi che la rovinano secondo me sono il parabrezza troppo squadrato e poco ampio rispetto al cofano troppo lungo e i gocciolatoi.
@deltago92: sì, probabilmente è quella che hai perso tu. A causa della targa, mi era anche venuto in mente il tuo mancato avvistamento, ma ammetto che per pigrizia non ero andato a verificare di che modello si trattasse .
Adesso che ci penso ... L'unica volta che sono andato al salone di torino fu proprio nel '78 quando presentarono la ritmo ... ricordo che ve ne erano esposti vari esemplari , ma era materialmente impossibile avvicinarsi per la grande ressa di persone ...
Non sono mai stato un maniaco della fotografia ...
Nella primavera '79 il padre di un mio amico acquisto' una ritmo 60cl 5p azzurro met con interni coordinati ...
Be' , non era niente male e soprattutto molto spaziosa , in quattro si stava da papi ... Le cartelle degli sportelli pero' davano l'idea di un frigorifero ...