Difficile trovare detrattori di questa vettura, qui espressa nella serie "intermedia" 250: elegante, intramontabile, superbamente costruita e rifinita, robusta e affidabile. Al più, come accade per il sottoscritto, si può rimanere immuni dal suo indubbio fascino, anche perché oggi, in Italia, le "Pagoda" sono decisamente inflazionate dalle numerose importazioni degli ultimi dieci-quindici anni.
Esemplare in eccellenti condizioni, reso ancora più accattivante dal sempre riuscito contrasto tra la livrea grigio grafite e l'interno in pelle rosso-amaranto.

lo specchietto retrovisore già analogo a quello che sarà montato sulla 280SL la identificano come appartenente alla seconda metà del ciclo produttivo della rara 250SL, per me (ma sono di parte avendone una in famiglia sin da nuova) la più interessante con ancora i bei cerchi ruota della 230SL ma già con 4 freni a disco.

Autovettura per veri intenditori, ne avvistai anche io una alcuni mesi fa (con targhe originali della mia provincia), già censita su TargheNere.
Si tratta di un esemplare in condizioni eccezionali quello immortalato da Danip, giustamente premiato dall'ASI con la targa oro (per quanto sia personalmente contrario all'esposizione così invadente del pataccone dorato che ne certifica l'appartenenza).
Peccato per la ritargatura e per l'inflazione che il nostro Paese sta oramai conoscendo di esemplari importati dall'estero!

Questa è sicuramente importata, l'adesivo sul lunotto che si vede ha le scritte in inglese di un antifurto.