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Lancia Appia II serie

lanciaappiabelva20140221.jpg
Anno 1958 (belva nera).

Data: 22/02/2014
Commenti: 4
Visualizzazioni: 1064
Commenti
#1 | bob91180 il 22/02/2014 10:26:16
Una "Signora" automobile , grande classe e grande sostanza , il mio vicino la possedeva e ci ho viaggiato spesso ...
#2 | 1600 GT il 22/02/2014 17:53:20
Quello che però non capisco è come mai nonostante sia un'auto di valore, ce ne siano così tante in condizioni non buonissime. Eppure credo che abbia un certo valore collezionistico....
#3 | Markino il 23/02/2014 23:56:06
Piuttosto strano vederla così all'aperto, addossata a un muro - pregno di umidità - tanto più che, a parte l'assenza delle coppe (forse conservate al sicuro), la vettura appare completa e in buono stato, impreziosita dalla targa d'origine.
Serie molto piacevole e ricercata, che ha il pregio di abbinare il bellissimo frontale con il classico scudone verticale Lancia - sostituito nella 3a serie dall'anonima calandra in stile Flaminia, sulla quale però faceva ben altra figura, grazie alla maggiore larghezza - con la coda ridisegnata in chiave moderna e con mano felice da Piero Castagnero, che ottenne così una tre volumi molto equilibrata. Finiture e accuratezza costruttiva si mantenevano al livello della migliore tradizione Lancia, la cui gamma, nell'anno della presentazione di questa versione (1956), comprendeva inoltre le sole derivate sportive dell'Aurelia (B20 e B24).
Sebbene il successo di critica fu molto buono, gli esemplari che la Lancia oramai targata Pesenti riuscì a realizzare fino al 1959 non furono moltissimi, circa 22mila, a cui si aggiunse un più modesto quantitativo di "speciali" allestite dai principali carrozzieri (Pininfarina, Zagato o Vignale), nonché alcune derivate a destinazione "commerciale", oggi rarissime.
Frequente ma un po' scialba questa livrea grigio chiaro; sarebbe magnifica nel noto blu carta da zucchero che all'epoca spopolava tra il pubblico femminile, e che, se non ricordo male, equipaggiava l'esemplare - targato MI 34 - che nel 1957 Quattroruote sottopose ad un'eccezionale prova di durata di ben 160mila km.
#4 | peppecantarella il 24/02/2014 21:17:00
Si, ma senza le coppe cromate ai cerchi offre di sé un'immagine molto trasandata
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