Sempre molto interessanti queste piccole fuoriserie su base Fiat, ricordo di quando l'industria automobilistica italiana in generale e gli artigiani dell'indotto riuscivano a soddisfare le esigenze e/o le voglie di (quasi) tutta la clientela.

Genere di vettura che incarna perfettamente lo spirito sbarazzino e "libertario" tipico soprattutto della fine degli anni '60 e degli anni '70, epoche in cui il divertimento e la condivisione delle esperienze avveniva spesso in semplicità e senza badare troppo al comfort, come testimoniò anche il momentaneo boom delle vacanze in autostop.
Peraltro, personalmente non ho mai avuto simpatia né per questo filone di auto in qualunque sua variante, né per le dune buggy e similari, per la profonda distanza dal mio senso estetico, che mi fa rifuggire da ogni deviazione dai generi più convenzionali. Restano comunque testimonianza di un'epoca, nonché incarnazione di una delle residue possibilità espressive di molti dei nostri pregevoli carrozzieri.

Piccola fuoriserie che, assieme alle 500 Ghia e alle 600 Savio, sono la dimostrazione più entusiasmante e plausibile di come i nostri artigiani, ossia quelli del tanto maltrattato e a tratti odiato belpaese, avevano davvero poco o nulla da invidiare a quelli del resto del mondo.
Questa vetturetta simpatica fa molto "Tropicana club", ma anche molto contestazione post-68(la si può leggere in diversi modi insomma).

Anteriore .

Questa dovrebbe essere una Midimaxi della Moretti. (ha i rettangoli sporgenti sui parafanghi che continuano dritti fino alla coda)

Ma secondo voi quelli sono copricerchi o hanno anche speso soldini in più per montare quegli obbrobri?