(foto "AP" )

Blu Mendoza, la tinta che preferisco su questo modello insieme al verde Ostenda. Esemplare ben conservato, purtroppo penalizzato da una bottarella sullo spigolo sinistro, probabilmente recente, con solita incurvatura del delicato paraurti.
Il massiccio frontale con la calandra ridisegnata, in luogo della bella foggia trapezoidale delle pre-'70, risulta appesantito dagli elementi di raccordo tra i proiettori, originali ma piuttosto invasivi. Nel complesso, comunque, restava una vettura assai elegante, che mantenne una stabile clientela nonostante la linea iniziasse ad accusare il peso dell'età. Meccanica brillante ed efficiente; la guida è estremamente piacevole, accompagnata dal timbro inconfondibile del 1,3 lt. a doppio carburatore. Il cambio ZF con 1a in basso è preciso e rapido, e la 5a marcia risulta indispensabile data la briosità del propulsore, molto propenso a salire di giri, anche se i consumi restavano piuttosto elevati.

Non sapevo che la Fulvia montasse un cambio a griglia rovesciata, per giunta ZF.
Com'è caduto in basso oggi il marchio.....

ZF solo per la 5 marce. La 4 marce adotta lo schema classico.
Un'altra delle piccole perle della Fulvia berlina è l'accensione a pressione, anziché a rotazione, che non obbliga a riportare la chiave in posizione di riposo per ogni tentativo andato a vuoto.

La mia era una 4 marce,blu lancia,interni skai rosso.
Ci salivo sempre volentieri

Prova a salire sul cofano di una moderna.

Che foto simpaticissima!

Bellissima !

Che bella foto!!!

Quanto alla Fulvia in fotografia, davvero bellissima sia nelle condizioni che in questa tinta molto particolare.

Bella foto di bella macchina di bel colore.

Belle immagini e belle vetture entrambe... la foto di Themarcello, però, è un vero tributo al mondo che ricordiamo con nostalgia