Mah..il fatto che pare parcheggiata come una normale auto in uso quotidiano e' piu' incredibile del raro avvistamento di questa berlina del 1946...

Avvistamento affascinante , sia per la targa bassissima , che per la patina del tempo che avvolge questa "musone" che ha attraversato decenni per giungere fino a noi ... se si pensa che e' stata costruita appena conclusa la guerra !! ... la guida sx ne agevola l'uso ...

Effettivamente dalla mancanza della borchia e le condizioni generali parrebbe usata come qualunque altra auto, il che le dà un fascino che non ha eguali in confronto ad una super luccicante restaurata da museo...

In compenso la ruota di scorta la borchia ce l'ha... Fascino a non finire, in queste condizioni, che sottolineano molto meglio di qualsiasi restauro quante storie ha da raccontare questa vettura...

Meravigliosa, per la targa originale bassissima, per l'anno di prima immatricolazione, ma soprattutto per le condizioni che potrebbero essere tranquillamente quelle d'origine!
Una curiosità: la produzione regolare delle Fiat in che periodo ripartì?

Senza dubbio molto affascinante questa 1100 "A", prima delle serie cosiddette "musone" costruita tra il 1939 e il 1940-41, poi ripresa nel 1945, quando, con la Liberazione, gli stabilimenti ripartirono tra mille difficoltà. Una pagina di storia vivente, che racconta di un'epoca rivelatasi, nonostante la penuria di beni materiali, ricca di fermenti ideali e di progettualità, sia nel campo politico-sociale (obbligatorio citare l'Assemblea Costituente) che in quello economico (basti pensare all'AGIP, che Mattei, nominato Commissario Liquidatore nel 1945, riuscì contro le intenzioni prevalenti a mantenere in vita, facendone il fulcro del futuro ENI), dopo le pagine nefaste del "Ventennio", sfociate nel lungo conflitto.
Nel minuscolo mercato dei privati, solo pochi benestanti, nel 1946, potevano permettersi l'acquisto di una "1100" nuova, contesto che renderebbe particolarmente interessante conoscere la storia e le successive vicissitudini di una vettura giunta sino a noi in questo stato di conservazione.
Da sottoporre a una revisione completa, che riguardi soprattutto meccanica e interni, mantenendo tuttavia la patina del tempo che, insieme alla prima targa, ne costituisce uno dei principali asset emotivi

Piuttosto fascinosa questa "Musone" sia per la targa originale a sole 4 cifre e sia per le condizioni vintage devo dire piuttosto insolite per un'auto degli anni 40, spesso sempre lucide e restaurate.

Stupendo avvistamento, modello che apprezzo ed in condizioni molto particolari.

Si può aggiornare la didascalia... l'auto è del 1939 e targhe (ovviamente) del 1946.

La macchina è sempre (e tutt'ora) appartenuta ad una famiglia con titolo nobiliare...

Lo spinotto volante che si vede penzolare asserve un portaluci amovibile da "sfoggiare" solo in sede di revisione.....

relativamente alla targa non capisco la frase "..ovviamente del 46" salvo il cambio residenza dell'intestatario non ci furono cambi targa nel 45....
circa invece il periodo di costruzione all'Archivio di Stato ho reperito risposta Fiat a Prefettura relativa a sollecito fornitura veicolo in cui nel 46 non si era ancora in grado di prevedere i tempi di consegna stante ordini inevasi precedenti il conflitto....

Significa che la targa è del 1946 così come facilmente verificabile in rete ma NON è detto che il 1946 coincida con l'anno di costruzione... che, infatti, è il 1939 come successivamente scoperto...

Riassumendo, questo esemplare costruito nel 1939, sfoggia (per qualche vicissitudine) una targa di 7 anni più "giovane".