Concordo, una delle motorizzazioni migliori, al tempo poco venduta in Italia (oggi sono molto rari gli esemplari con targa italiana d'origine) per colpa delle assurde tassazioni sulle auto con cilindrata superiore ai duemila cc.
La linea pulitissima, merito del geniale Bruno Sacco e del suo team, rimane ancora oggi un esempio mirabile ed insuperato di classe, stile ed eleganza. Nella W123 ogni dettaglio è curatissimo, dalle finiture interne, ai trattamenti anti-corrosione, agli optional disponibili a listino: una delle migliori e più affascinanti berline degli anni '70.
La livrea nera la fa apparire troppo cupa: su quest'auto stanno molto meglio colori allegri e vivaci o, in alternativa, qualche cromia metallizzata, ce n'erano di elegantissime.
In questo caso vedo con favore la presenza dei cerchi in lega opzionali "Füchs Barock": le coppe ruota in tinta con la carrozzeria, che di norma prediligo senza riserve, l'avrebbero resa ancora più funerea.
Nell'annuncio di vendita si possono apprezzare i sedili rifiniti nel celebre (e pressoché indistruttibile) velluto Mercedes: un esempio di classe che purtroppo (secondo me) non aveva riscontro in vetture italiane coeve.
Il nero ed i cerchi in lega la rendono elegante e riescono ad affrancarla dalla sindrome da Diesel di cui soffriva questo modello,almeno nelle mie zone.