Grintosa e spavalda , autentica best seller mondiale ...

Targa MI47. Nel giro di cinque anni, Milano arrivò alla milionesima auto immatricolata. Un segnale lampante dell'impetuoso sviluppo economico dei primi anni '60.

A quei tempi la provincia di milano comprendeva cittadine popolose e distretti industriali importanti ...

Favolosa elegante e sportiva al tempo stesso, da moltissimi desiderata in quel periodo per niente la chiamavano LA FIDANZATA D'ITALIA

Sempre meravigliosa (preferibilmente con la capote aperta ).

Per l'appassionato di automobilismo storico, la rapidissima progressione delle targhe quadre milanesi tra anni '50 e '60 resta uno degli indici più eloquenti dell'effervescenza dell'economia nella stagione che comprende tassi annui medi di crescita nazionale del 5-6%, del tutto sconosciuti nella Penisola sino ad allora, così come nei decenni successivi. A fine 1950 si toccava MI 16, e poi, di cinque anni in cinque, MI 29, MI 52 e MI A8, secondo un ritmo che non smetteva di accentuarsi, nonostante la stasi registrata nel 1964. Per bruciare il primo giro di lettere dell'alfabeto sarebbero bastati 11 anni circa, ma a quel punto si era già pienamente immersi in tutt'altro contesto economico, che si lasciava alle spalle l'energia, la frenesia e l'ottimismo del boom.
Di quell'epoca, le Alfa Romeo immatricolate a Milano sono l'esemplificazione automobilistica più perfetta, e quelle oggi superstiti rappresentano una carta preziosa nelle mani dei collezionsti che intendono monetizzare il loro gioiello: a parità di modello e condizioni, un'Alfa Romeo con targa quadra originale Milano può valere anche il 10% in più rispetto all'esemplare di altra provincia.
Lode quindi a questa Giulietta Spider, che completa con un tocco di natura prettamente "amministrativa" la sua immagine di vettura leggiadra e intramontabile

Al netto delle quadrotte romane...