Sensazionale, uno dei migliori avvistamenti dell'anno, complimenti MC127, una vettura che ben racconta l'originario concetto Abarth. Un miracolo vederne una italiana, la stessa combinazione provincia e primi due numeri della mia 912 la rende ancora più speciale ai miei occhi!
Ho avuto occasione di vederne alcune dal vero solo a rassegne importanti, a cominciare da "Auto Story", che si tenne lungo gli anni '90 alla Fiera di Genova, dove, ad una delle prime edizioni, fu organizzata una splendida retrospettiva sulle Abarth, quando ancora era possibile reperire in Italia alcune delle più pregiate, senza essere obbligati, come oggi, a volare in Nord Europa o in Giappone per ammirare le collezioni messe insieme dai molti fanatici del marchio dello Scorpione. Almeno un paio, senza targhe ma iscritte da concorrenti stranieri, erano presenti alla Vernasca Silver Flag 2014.
Mostro meccanico di appena 800 kg, pilota e carburante inclusi, compatta e aerodinamica, dalle prestazioni brucianti e dalla velocità massima che, negli esemplari con rapporti più lunghi, poteva dare filo da torcere a Ferrari o Lamborghini. Costruita artigianalmente tra il 1963 e il 1968 in numeri che ignoro, ma presumibilmente nell'ordine molto spannometrico delle 200 unità, quasi sempre impiegate nelle competizioni, e quindi, spesso, ulteriormente esasperate ed anche stravolte.
Questo esemplare incrociato da Ivan, rifinito nel tipico azzurro, e neanche troppo rimaneggiato, è a dir poco sbalorditivo, quasi unico in Italia con targhe nere...
Un misto di linee che non me l'ha fatta immediatamente riconoscere nell'anteprima della foto. Pazzesca! E con prestazioni che negli anni sessanta si raggiungevano solo nelle granturismo o auto da competizione!
Ne ho vista una ad una piccola rassegna toscana ad inizio anno ... ho pure due inquadrature che allego qui ed e' la stessa vista da "berto" ... questa di oggi ha il frontale un po' diverso dal solito con presa aria piu' grande ... ha comunque dell'incredibile vederla parcheggiata per strada ...
Mai vista, che grande avvistamento, pensavo fosse diversa questa auto, mi confonderò con qualche altro modello; anche questa sembra che sia stata fotografata in una giornata piovosa.
Anch'io dall'anteprima l'avevo scambiata per un A110 a targhe quadre, una certa somiglianza c'è.
Avvistamento incredibile, dato che l'ho soltanto sentita nominare dai listini di Ruoteclassiche, ma mai vista ne dal vivo e nemmeno in rete.
Questo esemplare ho come la sensazione che sia in attesa di un restauro.
I fanalini posteriori sembrerebbero quelli che montava anche la Fiat 1300
Dico bene ?
Data la mia cultura in tema piuttosto limitata ammetto di non averla mai sentita nominare
Molto bella
Ringrazio molto tutti voi per i complimenti.
L'avvistamento é avvenuto in una domenica di pioggia battente e io dovevo percorrere poco più di 3km: non mi aspettavo, quindi, potesse di certo essere giornata proficua. Ma, appena in marcia, incrocio lei (che peraltro conoscevo giá), che mi sveglia dal torpore della giornata con la sua voce sexy anche ai bassi. Faccio inversione, senza neanche avere in mente di fotografarla con quel tempaccio: solo per ascoltarla ancora un po'. Dopo qualche centinaia di metri si ferma e parcheggia: allora non riesco a resistere e mi faccio una doccia con lo smartphonio in mano. Giusto la manciata di minuti per ritrarla e riparte, davanti a me. Inizialmente avevo pensato di attendere di poter caricare foto migliori, ma poi ho rammentato di averla vista solo in movimento precedentemente. Non avevo mai colto la rarità così estrema: ma poi, una volta a casa, ho impiegato oltre mezz'ora per avere le idee ben chiare. Si tratta, infatti, di una ancor più rara "muso lungo" o "naso lungo", con il paraurti anteriore probabilmente personalizzato con l'ampliamento della presa d'aria centrale e l'adozione delle due tonde della "muso corto". Durante le ricerche per appurare il giusto modello (ero partito dalla 1000TC bialbero... ), ho anche avuto modo di leggere un'inserzione di vendita di questo esemplare, risalente a qualche anno fa.
Sarebbe interessante ripercorrere la sua storia e le sue gare. Dalla targa potrebbe essere appartenuta all'imperiese Romano Ramoino (che in gara usava lo pseudonimo "RO" ). Chissà...
Pazzesco! Praticamente l'ammiraglia in casa abarth... Mi chiedo se il proprietario attuale sia più collezionista facoltoso o più appassionato con tanti mila euro in lamiera...
Stando all'annuncio di cui parla Mc 127, la vettura è stata restaurata utilizzando pezzi originali della "muso lungo" (di cui mi pare siano stati prodotti solamente una decina di esemplari).
In ogni caso, un bolide impressionante: da lasciare senza fiato
Suona quasi strano il binomio Simca Abarth visto che il marchio dello scorpione è stato legato quasi da sempre al gruppo Fiat. Auto spettacolare "rubata" alla pista, di cui ho visto solo un esemplare, ma nella versione con cilindrata 1300.
Mio zio, che ebbe l'occasione di guidarne una in pista, mi disse di non avere mai avuto tanta paura alla guida di un'auto. Il sodalizio fra Abarth e Simca durò poco, cioè fino a quando la neoproprietaria Chrysler - mal gliene incolse - decise di non rinnovare il contratto col costruttore italoaustriaco, ma diede frutti decisamente prelibati.
(foto "Mc 127" )