(foto "1600 GT" )

Tutta la simpatia suscitata da quest'auto è espressa dai fari anteriori, ed è piuttosto curioso pensare che questa soluzione sia stata adottata per meri criteri di economicità, visto che in origine il modello avrebbe dovuto montare dei fari retrattili.
Notevolissimo, e pure elegante, questo esemplare con targa originale, al netto - naturalmente - del consueto orpello (ne era previsto uno opzionale, ma interamente in metallo), anche se il suo utilizzo è comprensibile, considerata la difficile fruibilità del vano bagagli. Per quanto riguarda gli pneumatici a fianco bianco, ho i miei dubbi che fossero previsti (o, al limite, con fascia più sottile), ma indubbiamente stanno bene...

La passerella in legno e' orripilante ... esemplare notevole con prime targhe ...
Il vano bagagli e' proprio assente , ribaltando gli schienali si accede alla ruota di scorta , e c'e' un po' di spazio ...

Una delle poche roadster inglesi che godono del mio apprezzamento, condiviso da molti data l'impostazione sbarazzina, con un frontale zoomorfo che non potrebbe essere più accattivante.
Già rara all'epoca, anche perché la provenienza estera e le conseguenti imposizioni doganali la ponevano - per fare un esempio - allo stesso livello di prezzo della FIAT "1200" Cabriolet, più veloce, spaziosa, e moderna nell'aspetto; inoltre, fu prodotta per meno di tre anni, tra il 1959 e i primi mesi del 1961. Quelle sopravvissute con targa quadra sono pochissime, e tra esse eccelle un esemplare cherry red conservato da sempre a Genova, con targa nativa.

Un recente testo inglese su Midget e Sprite, nel descrivere esattamente questa peculiarità, sostiene testualmente che "estrarre la ruota di scorta è una rogna, ma è un'operazione necessaria per recuperare qualsiasi piccolo oggetto che davvero non si sarebbe dovuto mettere in quel posto" .