Parzialmente "migrata" all'ultima serie, selleria compresa.
Caratterizzazione invasiva, reversibile a costo di spendere un discreto capitale, che nessuno impiegherebbe per riportare all'originalità un modello del quale sono ancora reperibili a prezzi abbordabili esemplari in buono stato e aderenti alle specifiche di fabbrica.
In sintesi, una vettura sprecata ed invendibile se non a qualche altro "appassionato" di tale genere di manomissioni.
Non dico che a me non piacciono le elaborazioni estetiche, a patto che non intacchino la carrozzeria con elementi di diverso periodo storico e dettati dalla "licenza poetica". Ad esempio, io sulla mia Grande Punto (relativamente nuova) avevo fatto montare accessori come spoiler e cerchi sportivi, ma si tratta pur sempre di elementi coerenti all'età dell'auto...
Comunque sia, non credo sia molto difficile riportare all'originalità questa povera Giulietta.
Anch'io da ragazzino avrei applaudito a tali modifiche, ma adesso provo tutt'altro giudizio verso queste che io definisco non so se a torto o a ragione, mortificazioni.
Di questa prima serie, come giustamente notava Ata, di originale non c'è rimasto più nulla, e dire che è anche una delle prime Giulietta e per giunta con le prime targhe.
E dire che bastavano dei Millerighe a renderla più sportiva, non di certo tutte queste modifiche mortificanti.
Elaborazione coerente con il periodo in cui la macchina era attuale, direi che la modifiche hanno origine lontana, suppongo fatte negli anni 80.
Colore, verniciatura integrale, cerchi, deflettori mi riportano alla mente esemplari simili che vedevo negli anni 80, spesso con targa tedesca.
Io la lascerei così perchè simbolo di un'epoca!
Vedo che all'interno c'è addirittura il cruscotto (o l'intera plancia??) della terza serie. Un restyling veramente radicale, non c'è che dire: anche le portiere con chiavistello separato dalle maniglie e i parafanghi anteriori con lampeggiante arretrato sono cambiamenti estetici arrivati nelle Giulietta più recenti. In pratica, oltre che per le targhe, l'anzianità di questo esemplare è intuibile solo per gli ugelli lavavetro sul montante anteriore e per i gocciolatoio sottile. Un lavorone.
Come ho più volte ricordato, anche la nostra Giulietta (una 1.6 terza serie dello stesso colore) ricevette, negli ultimi tempi - correva il 1993 - un trattamento simile per iniziativa del sottoscritto, insperatamente appoggiata da mia madre.
Poco dopo la fine di una puntata di Lupin III verniciammo dunque mascherina, specchietto, parte inferiore dei paraurti (io desideravo il bianco integrale con fascia centrale nera, ma non avevamo abbastanza vernice) e minigonne.
Il risultato fu, per i tempi, tutt'altro che disprezzabile, e aveva il vantaggio di differenziare la nostra Giulietta dalle centinaia di esemplari (sic!) che all'epoca scorrazzavano ovunque. Inoltre, si trattava indubbiamente di un modello invecchiato assai poco in rapporto all'anno del concepimento, che poteva sopportare certe personalizzazioni senza rischio di derisione pubblica.
E dire che da piccolo, molto probabilmente, mi sarebbe piaciuta...
A me piace anche adesso Lo so, di originale è rimasto ben poco, ma supponendo che le modifiche siano state fatte all'epoca c'è da stupirsi che quest'auto sia arrivata così ai giorni nostri, come se l'avessero parcheggiata in garage a inizio anni novanta e l'avessero fatta uscire l'altro giorno. Sarò pazzo, ma apprezzo molto questi avvistamenti
ricordo le parole toccanti di un fiero possessore di una ford escort mk1 acquistata dalla sua famiglia da nuova; "anche se non sarà il massimo, riportare all'originalità la macchina vorrebbe dire cancellare 40 anni di mode e ricordi di persone amate"