La k70, nonostante l'estetica poco accattivante, dal punto di vista tecnico e qualitativo era molto valida. Nata come progetto NSU per dare alla Ro80 una sorella minore e con motore tradizionale, è stata poi commercializzata con marchio VW. Dall'ammiraglia "rotativa" mutua il pianale e la parte centrale della scocca, lo schema delle sospensioni e la cura generale nella realizzazione, apprezzabile soprattutto nella plancia e negli arredi, molto moderni rispetto alla concorrenza dell'epoca. Che non difettavano assolutamente a livello di spazio con 5 posti molto comodi, grazie anche al passo di quasi 2,70m, ed un baule altrettanto valido.
Rispetto alle Audi del periodo, la disposizione del motore era leggermente arretrata, quindi sempre longitudinale ma non totalmente a sbalzo, con una ripartizione dei pesi migliore.
L'esemplare in foto sembra conforme alle specifiche (unico dubbio i doppi fari anteriori circolari, che a memoria dovrebbero essere propri della versione LS, ma posso sbagliare) e dovrebbe montare il motore 1.6 da 90 cv. Le condizioni, però, non sembrano delle migliori.
Una ventina d'anni fa, all'epoca dei primi incentivi, ne ricordo una color oro, arrivata in demolizione con 40.000 km senza un graffio. Dopo un mese di "custodia" nessuno si fece vivo neppure per chiedere una vite e le necessità di far spazio fecero sì che venne ragnata completa. Uno strazio.
Come già scritto in un recente commento inserisco la K70 come l'unica VW collezionabile dal sottoscritto.
Ancora oggi rimango affascinato dalla straordinaria modernità del suo cruscotto in particolare, e della plancia in generale.
Ne ricordo una di proprietà del bidello della scuola elementare che frequentavo. Azzurra metallizzata come questa ed a memoria targa "CO 37".
Auto che mi incuriosiva per la particolarità. Anche se considero la RO80 molto più moderna e soprattutto ancora attuale come design.
A me è sempre piaciuta questa vettura che meritava a mio avviso più successo di quello che ha avuto(poco purtroppo). Questa in foto sembra aver vissuto tempi migliori e andrebbe preservata.
A me non dispiace, da amante delle auto insolite. Per dire, ci spenderei anche soldi per restaurare una K70 piuttosto che un Maggiolo.... Al di là di questa considerazione personale, mi sembra uno di quegli "esperimenti" falliti sul nascere, come l'Autobianchi fece con la A111, altra auto molto valida dal punto di vista tecnico quanto banale esteticamente.
Questa è da urlo! Ricordo che tempo fa in un noto sito ne stava in vendita una da restaurare assieme ad altri mezzi d'epoca, tra cui una Fiat 2300 carro funebre.
Da nausea la storia di Audiclassic di quella povera K70, unica (magra) consolazione è che è successa molti anni fa...
Credo di averne viste due in tutta la mia vita: ne ricordo una azzurra che ogni tanto vedevo parcheggiata davanti alla casa di un'amica di mia madre (all'epoca avevo 4-5 anni e la ricordo soprattutto per il fatto che, pur essendo una VW, non era un Maggiolino e nemmeno una Golf). Un'altra - scura - la vidi attorno al 1998, ritargata con le targhe alfanumeriche. So che un'altra esiste, ma abbandonata, in Friuli (una sua foto è reperibile in uno degli ultimi numeri dell'effimera rivista Gente Motori Classic). Meno attuale e meno ardita della RO80, comunque interessante.
Ricordo questo esemplare esposto nell'area antistante i capannoni della fiera di Forlì, nello spazio dedicato ai ricambi, all'edizione 2014 dell'Old Time Show.
Vettura che ho sempre visto con favore, anche se estranea al mio garage ideale.
Caspita, io non ho ricordi di averne mai vista una su strada, ma mi piace parecchio, probabilmente per lo spirito NSU di cui è permeata, e per alcune assonanze con le linee della Fulvia Coupè (Vincenzo, sii clemente ), in realtà reminiscenze della Ro80.
Vista la rarità, eviterei tutti quegli adesivi, ma la qualifica di "apolide" risulta senz'altro simpatica.
Ne ricordo due in vendita nei mesi scorsi, una turchese metallizzato con quadrotta laziale, l'altra argento con quadrotta torinese.
unico dubbio i doppi fari anteriori circolari, che a memoria dovrebbero essere propri della versione LS
I doppi fari erano caratteristica dell'allestimento di punta, che inizialmente era denominato L, dal 1973 LS associato al nuovo propulsore da 1,8 litri.
Azzurra metallizzata come questa
Premetto che sono orbo, ma io questa la vedo argento...
Ho una foto scattata un paio di anni fa di un esemplare targato CO64, colore azzurro, però i fari anteriori sono rettangolari e nelle coppe copriruota c'è il simbolo dei 4 anelli dell'Audi.
E' un azzurro chiarissimo, effettivamente tendente all'argento; le poche circolanti all'epoca erano in gran parte metallizzate, con una discreta preminenza di un blu medio molto gradevole, lo stesso con il quale è rifinito l'esemplare targato CO 64 citato da Alfa 33, conservato in Lombardia, e che ho notato un paio d'anni fa a una manifestazione a Cesano Maderno (MI).
E' un azzurro chiarissimo, effettivamente tendente all'argento
Ok, giusto per fare chiarezza, sono io che associo inevitabilmente l'azzurro ad una tinta più carica (tipo il turchese).
Le tre tonalità metallizzate citate erano denominate rispettivamente Silber (argento), Türkis e Gemini (il blu medio).
Auto che quando era in produzione non mi ha mai convinto,invece ora la sto rivalutando,dove abito ce n era una di un signore anziano che era praticamente nuova con pochissimi chilometri (meno di 20.000),quando è mancato ultranovantenne è sparita,chissà che fine ha fatto.
(foto "super80" )