Alé, un'altra Alfa Romeo vintage che passa il confine....e guarda che targa...
Fiera di Padova 2016: al giovedì, era già stata sistemata su un carro attrezzi sul retro del padiglione 11, la più ricca esposizione dei commercianti.
Dovrei controllare l'archivio, ma mi pare proprio fosse un'ultima serie "Unificata", quindi il 1975 potrebbe anche essere l'anno di prima immatricolzione.
Come ho detto a più di un operatore con cui ho un minimo di confidenza, di questo passo, esaurite le macchine italiane sul mercato dovranno trovarsi un altro mestiere; non manca molto

E continuiamo a importare auto americane o inglesi, che sono più belle...

Già.....sempre più Triumph e MG e meno Lancia, Alfa e Fiat. Che gran tristezza....

Beh spiace che vadano via però non partono mica per lo sfascio, piuttosto dovremmo preoccuparci che attualmente la nostra industria automobilistica non produca più vetture appetite agli stranieri.

Chissà se esistesse una legge come quella che impedisce che le opere d'arte recenti (con al massimo 100 anni) possano essere vendute all'estero.
Ho distrattamente letto qualcosa a proposito, alcuni giorni fa, e non so dire se sia vero, ma anche una alfa GT junior è a suo modo un opera d'arte, e quindi si potrebbe applicare questa legge
Chissà cosa ne penserebbero i commercianti d'auto storiche
In questo caso mi dispiace per la quadrotta che era una delle ultime di Napoli, e faceva la sua figura, con la lettera...

Magari in occasione di qualche fiera importante la rivedremo qua in Italia, offerta a prezzi maggiorati, nello spazio espositivo di un commerciante tedesco; c'è una bellissima Alfetta Blu Le Mans con targa siciliana che lo scorso anno si notava spesso esposta alle manifestazioni più importanti, assieme ad altre Alfa Romeo con targa italiana e Porsche 911 e 912 con targa tedesca.

A volte gli acquirenti stranieri tengono comunque le targhe originali. Ricordo di aver visto su un noto social network una Panda (30 oppure 45) con ancora le targhe nere di PT, ed a fianco le targhe giapponesi.

Una delle cose peggiori che sta accadendo negli ultimi anni in questo settore è il frequente passare di mano delle stesse vetture tra operatori commerciali oramai abili a setacciare il mercato, con prezzi che, inevitabilmente, crescono - e non di poco - ad ogni "giro" (non di rado, anche più di due passaggi). Un "montare la panna" che finisce per riverberarsi su tutto ciò che è in vendita, rendendo impossibile l'acquisto di molte vetture storiche - dai prezzi fino a poco tempo fa accessibili - da parte di sinceri appassionati che non dispongono di portafogli a fisarmonica, specie in questi lunghi anni di vacche magre per il nostro paese.