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Alfa Romeo Alfasud

alfasudbue20170421.jpg
Anno 1973 (BUE).

Data: 21/04/2017
Commenti: 26
Visualizzazioni: 2342
Commenti
#1 | Total III il 21/04/2017 08:17:23
Non ci posso credere, una replica perfetta della Alfasud di Ametrano. ROTFL
Notevoli l'antenna a frusta, la fettuccia anti elettricità statica e ...una borchia mancante!
Meno male che ha ancora il parabrezza....
#2 | oinotna il 21/04/2017 09:21:24
Probabilmente è sparito anche il mangiacassette con la compilation di Claudio Villa che intona "Binario... dolci parallele della vita"
#3 | Mc 127 il 21/04/2017 09:34:48
Shock "Io volevo dice soltanto na cosa, volevo dice". Grin Un sogno; stima incondizionata al possessore di questa Alfasud.
#4 | atae21 il 21/04/2017 09:45:38
Grandissimo!!! Grin All'interno forse ci sono anche i sedili ricoperti dal pelo di pecora... Tra l'altro del 1973 è una delle prime.
#5 | michel1983 il 21/04/2017 11:29:24
Adesivi del Brennero sul lunotto... a questo punto, bisognerebbe sentire il clacson...
NUMERO UNO!!!!
#6 | amonks il 21/04/2017 12:17:20
"Bianco, rosso e Verdone" a parte, è bellissima questa Alfasud del secondo anno di produzione. Con i cerchi in lega sarebbe perfetta, ma non potremmo dire "C'hanno fregato le borchie? Lo fanno, lo fanno..."
#7 | IL BUE il 21/04/2017 14:31:59
Ha i sedili con le fodere in puro pecorone!!!! Manca solo la targa tedesca
#8 | Markino il 21/04/2017 14:35:28
S P E T T A C O L A R E
#9 | berv8 il 21/04/2017 16:57:29
Pero` congratulazioni al proprietario per essere riuscito a conservare buona parte di un veicolo assemblato, a veder la data, con le famigerate lamiere sovietiche, frutto degli scambi di Togliattigrad, che hanno falcidiato le prime malcapitate Beta
La parte anteriore sembra pitturata a pennello, salvo perfido riflesso, mentre a favore si nota l'assenza del cane che scuote la testa dal lunotto.
#10 | Markino il 21/04/2017 18:02:46
con le famigerate lamiere sovietiche, frutto degli scambi di Togliattigrad

I problemi di ruggine dell'Alfasud nascevano in buona parte dal modo in cui veniva gestita la conflittualità sindacale nello stabilimento di Pomigliano: le carrozzerie che, al momento di improvvise interruzioni del lavoro, stavano uscendo dalle vasche di verniciatura, venivano lasciate "a mollo", con conseguente formazione di condense che generavano ruggine in pochi mesi; la scarsa coscienza operaia e "produttivistica" dei lavoratori, provenienti da un ambiente essenzialmente agricolo e spesso selezionati con metodi clientelari, favoriva questo comportamento. All'Alfanord, dove invece quella coscienza era ben sedimentata grazie anche alla massiccia ed antica affiliazione al PCI, le vetture venivano rimosse dalle vasche anche in imminenza dello sciopero, e le lamiere restavano così preservate. Altra criticità era la sbrigativa asportazione delle sbavature delle guarnizioni di parabrezza e lunotti con normali cacciaviti, anziché con l'apposito attrezzo (con puntale in legno) fornito dall'azienda, operazione anch'essa foriera di ruggine nella zona interessata.
Questi episodi sono oramai piuttosto noti, ed evidenziati nella letteratura sull'argomento; l'impiego di acciaio sovietico è stato categoricamente smentito da più fonti.
#11 | IL BUE il 21/04/2017 19:28:14
berv8 il 21/04/2017 16:57:29
La parte anteriore sembra pitturata a pennello, salvo perfido riflesso

Perfido riflesso, era in condizioni di assoluta perfezione per quanto riguarda carrozzeria e verniciatura
#12 | deltago92 il 21/04/2017 19:47:10
Urgono altre foto, è troppo bella! Shockclaps
#13 | bayerische il 21/04/2017 20:23:11
capolavoro di propaganda, le lamiere di questa Alfasud sono arrivate dalla Russia già verniciate di rosso...
#14 | Marco27 il 21/04/2017 21:21:38
Deve appartenere a qualche appassionato e iscritto all'Alfasud club Italia (se non vado errando) qualche anno fa sul sito del sodalizio ho visto una prima serie rossa con targhe ve salvata da un fan romano penso che sia lei
Bellissima ,ma quella di Ametrano non aveva i paraspruzzi lunghi a scacchi e gli adesivi forse ,erano sul parabrezza mancano solo i fendinebbia
#15 | 1600 GT il 21/04/2017 21:24:11
Che spettacolo!!! Ametrano starà cercando di recuperare le borchie fregate nei paraggi.
Scherzi a parte è davvero un ottimo esemplare e peraltro è rarissima un Alfasud prima serie pre-75.
#16 | free_runner il 21/04/2017 22:50:15
Questi episodi sono oramai piuttosto noti

I tuoi commenti in generale mi piacciono moltissimo, ma i racconti di questi retroscena, sono veramente il massimoclaps
Questa alfasud e' semplicemente un'icona...
#17 | Alfa33 il 21/04/2017 23:47:35
Incredibile, che roba che si può avvistare in giro.
#18 | berv8 il 22/04/2017 01:21:34
A parte le leggende e la letteratura il vero problema della corrosione era insito nella comune sottovalutazione del fenomeno.
la vera svolta si ebbe con l'utilizzo di lamiere zincate.
La storia delle lamiere sovietiche girava all'interno della Lancia ai primi del 70 per esperienza diretta, ma era la data del recente passaggio sotto la fiat, per cui ha la validita`di tutte le interpretazioni, spesso di comodo in presenza di problemi affrontati meglio nei paesi del nord.
Anche le alfa prodotte nel cuore milanese avevano analoghi problemi; la giulia ti del mio piu`caro amico al terzo anno di vita in occasione del cambio di una ruota anteriore ci ha lasciato di stucco: girando la manovella il perno del cric, infilato nella sede prevista, saliva, ma la macchina restava ferma a causa del cedimento delle lamiere circostanti.
Era un fenomeno di corrosione dall'interno delle zone scatolate per condensa, acuito a quei tempi dalla cura di dotare i garage di riscaldamento con tanto di termosifoni.
Quattroruote a piu' riprese raccomando`,con chiaro intento divulgativo, di chiudere ogni tipo di riscaldamento per cercare di evitare sbalzi di temperatura rispetto all'esterno e conseguente innesco di corrosione dovuta alla formazione di condensa all'interno degli scatolati.
Tutto cio' molto noioso, meglio cullarsi sul sintetico sentito dire dalle piu`svariate fonti, ricostruzioni e vulgate pro domo sua.
Che poi, e mi scuso come novellino, credo che qui si debba fondamentalmente guardare delle fotografie lasciando un po' in liberta` le piu' svariate sensazioni che si provano nel limite di voler bene a chi tiene in vita, magari a modo suo, le nostre amate automobili .
#19 | Transaxle73 il 22/04/2017 10:35:57
Bellissima replica, manca solo la targa Monaco di Baviera. Diversi libri da me consultati, in primis quello dell'Ing. Domenico Chirico e di Giuseppe Busso, smentiscono la leggenda delle lamiere sovietiche. Queste ultime in realtà provenivano dall'allora Italsider di Taranto e la corrosione scaturiva dagli errati processi produttivi esaurientemente descritti dal sempre impeccabile Markino.
#20 | berv8 il 22/04/2017 22:11:35
Non concordo sul termine "bellissima replica", dato che mi sono annoiato scrivendola.
Concordo invece sul fatto che la ricostruzione di Markino sia splendida.
Farei pero` sommessamente notare che anche le auto messe insieme dai professionali lavoratori di Milano e Torino divenivano cumuli di ruggine senza alcuna loro colpa. Non per niente il vero ingegnere di processo produttivo delle auto, l'ing. Ferdinand Piech, stufo delle balle che gli raccontavano i suoi progettisti ( tipo materiali scadenti, troppo sale, e colpe altrui ) fece zincare l' intera automobile.
PS: i tedeschi sono anche entusiasti applicatori di profili cromati sui parafanghi vittime del sale (e progettazione).
#21 | free_runner il 22/04/2017 23:03:22
secondo me Transaxle73 (mio coscritto) quando ha scritto 'replica' si riferiva all'alfasud (quella del film "Bianco, Rosso e Verdone" ), e non a ciò che hai scritto tu, berv8.
Oltre a ciò, occorre dire che l'osservazione

Farei pero` sommessamente notare che...

risulta tragicamente ineccepibile...
A proposito, cito l'esempio della Fiat uno, che anche se molto più recente, è altrettanto significativo:
le auto prodotte fino all'85/86, erano dei 'marcioni' pazzeschi, mentre su qulle fabbricate dopo, la situazione e' nettamente migliorata.
Segno che i trattamenti o le lamiere hanno avuto una migliore qualità, indipendentemente da dove erano stati realizzati.
#22 | fiat 138 il 23/04/2017 15:39:11
Qui potete vederla all interno durante un viaggio

https://youtu.be/...


Qui ci sono altre foto

http://www.alfasu.../verd.html
#23 | Transaxle73 il 23/04/2017 17:40:28
Il mio "replica" era ovviamente riferito al bolide cinematografico di Carlo Verdone. Azz come siamo permalosi......
#24 | berv8 il 23/04/2017 20:29:09
Transaxle73, sara` ipersensibilita`da ruggine che magari fara`sbagliare bersaglio. Invece un mio amico e`una specie di cane da tartufi da ruggine; scova deille automobili che nessuno ha piu` il coraggio di toccare per paura di doverle tirare su con l'aspirapolvere, una volta sfiorate.
Ha recuperato di recente un' appia che si reggeva sui vetri e poi e' pure partita!
#25 | Uno Turbo D il 25/04/2017 03:15:18
Un terno al lotto trovarne di così vecchie! Shock
#26 | LFL il 22/11/2020 01:03:49
Non si pensi che la propensione di un'auto ad arrugginire sia solo una questione di materiale. E' anche e soprattutto di come vengono accoppiate le parti. La stessa Mercedes-Benz a cavallo tra anni '50 e '60 si accorso di come una particolare conformazione del montante anteriore innescasse corrosione; modificato il disegno degli accoppiamenti in un certo modo, la corrosione praticamente sparì.

Il modo di accoppiare le lamiere - intendo il disegno, non il processo industriale - ha un peso che molti ignorano, anche perché a volte poco noti anche agli stessi progettisti.
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