Tinta vistosa, come altre che erano disponibili per il modello, che un tempo snobbavo e non mi dispiaceva affatto vedere nei campi di demolizione, dove era molto diffusa.
Poi ho radicalmente cambiato idea.
Peccato averla incontrata in quell'unica occasione: meritava qualche scatto alla luce del giorno. Unico esemplare di serie conclusiva che ricordi in Champagne metallizzato 577, tinta che ho trovato sorprendentemente adatta: un'alternativa esotica alle tonalità più classiche, ma che, a mio avviso, non toglie mezzo grammo di eleganza.
via quel terzo stop
Non so se sia questo il caso, ma quello del terzo stop è uno dei vari capitoli tragicomici che hanno visto come protagoniste involontarie le nostre tanto amate. Quando fù decretato l'obbligo per i costruttori di integrarlo nei nuovi modelli prodotti (1997?), ricordo due miei anziani vicini di casa (Alfa 33 del 1986 e Panda del 1988) assiepati davanti all'elettrauto più vicino a casa, appena dopo il tg.
Quando fù decretato l'obbligo per i costruttori di integrarlo nei nuovi modelli prodotti (1997?)
Io ricordo più che altro che il terzo stop diventò obbligatorio per le nuove omologazioni a partire dal 1996, ma non ricordo ci sia mai stata una data che sancisse l'obbligatorietà per tutte le auto immatricolate, come invece avvenne nel 1993 per la marmitta catalitica. Nel 1999 ad esempio erano ancora regolarmente in vendita le Punto mk1 sprovviste di terzo stop.
Infatti. Però, complici gli organi d'informazione che mal ponevano la notizia, un sacco di gente correva a farselo installare: in qst Paese la tv é un oracolo...
ma non ricordo ci sia mai stata una data che sancisse l'obbligatorietà per tutte le auto immatricolate
Neanch'io lo ricordo, ma se devo scommettere direi di no e che semplicemente è arrivato su tutte le auto nuove via via che i vecchi modelli sono usciti di scena.
Facciamo una prova empirica: qualcuno di ricorda di una Panda con il terzo stop? Io no...
Quando fù decretato l'obbligo per i costruttori di integrarlo nei nuovi modelli prodotti
Decretato nel (credo) 1997, a decorrere dal (credo) 2001: che potrebbe voler dire 1 gennaio come 31 dicembre. Le Punto, così come le Panda (che negli ultimi due anni, su per giù, lo montavano di serie) venivano prodotte in quantità e infatti la gradualità di certe imposizioni ha proprio la finalità di concedere alle case produttrici lo smaltimento del materiale già immesso in produzione.
Ai tempi la notizia fallace era quella che, anziché specificare quanto appena spiegato, voleva presupporre una retroattività e quindi l'adozione anche sui veicoli prodotti precedentemente.
All'epoca avevo già la patente e ho vissuto questa storia con molta partecipazione, se non altro perchè la mia Polo del '96 (la mia prima auto nuova!!) risultò essere una delle ultime prive del terzo stop. E finì che mi ritrovai in un'officina Volkswagen a pagare di tasca mia un bel terzo stop after market, che potesse permettere alla mia Polo di non sfigurare. Ecco, lo spirito generale era questo: aggiungere il terzo stop alla propria auto per farla apparire più recente, come in passato era accaduto per altri accessori. Non ricordo però una frenesia dettata dalla minaccia di un incombente obbligo di legge sulle auto già circolanti.
grazie mc 127, allora non ero in uno stato alterato di coscienza quando l'ho vista passare una sera di inverno di 4 anni fa, impossibilitato a immortalarla, per poi sparire fino a oggi
Berlina sobria ed elegante, con propulsori robusti ed affidabili e valida anche sotto il profilo della qualità costruttiva; la sua buona diffusione presso i roulottisti non può che esserne una conferma.
Colore gradevole e raro già all'epoca, e targa nativa sabauda impreziosiscono questo esemplare in ottima forma; ho un nitido ricordo di quante "132" ultima serie circolassero ancora a Torino nei primi anni '90, quando il modello era già "indietro" di due generazioni di ammiraglie FIAT.
Peccato, anche se un certo stato di usura si vedeva già nelle foto del 2017 (esempio: il paraurti nero sulla parte superiore, quando dovrebbe essere cromato-opaco). Confermo: i poggiatesta posteriori non erano previsti per la 132, nonostante la 131 li avesse, probabile che il sedile posteriore sia della Argenta o sia stato fatto un lavoro aftermarket. Vale la pena salvarlo, questo esemplare.
Il solito vandalo alla caccia di ricambi ha portato via un paracolpi laterale: è capitato anche a me sulla mia 528i, lasciata in un parcheggio - peraltro zona di uffici e molto frequentata - al ritorno dopo un paio d'ore mancava il profilo sulla porta anteriore lato passeggero. Dubito sia un danno da parcheggio, la portiera appare intatta.
Quoto Markino: a Torino dal 1995 al 1998 c'ero anche io a girare con la 132 di famiglia; dal 1998, complice anche trasferimento di lavoro, messa a riposo fino al 2007 quando ho deciso di iniziare il restauro, che porterò avanti da solo (tranne verniciatura finale, nonostante abbia un compressore da 100 litri non dispongo di un locale dove possa verniciare senza che qualcuno abbia - a ragione - a che lamentarsi per i vaporti...)
(foto "Mc 127" )