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Alfa Romeo Montreal

alfamontrealata20171219.jpg
Anno n.c., targhe bianche del 1992 (atae21).

Data: 19/12/2017
Commenti: 5
Visualizzazioni: 1278
Commenti
#1 | bob91180 il 19/12/2017 11:56:58
Eh ... splendido ferro da stiro ... merita targhe riprodotte ...
#2 | Markino il 19/12/2017 16:50:30
Quando i prezzi, in rapporto ai contenuti, erano risibili, gli stranieri ne hanno portate via a vagonate; l'emorragia non si è interrotta neppure con la corsa che ha portato le "Montreal" a quotazioni nell'ordine dei 65-75 k€, per quanto posso vedere in giro; cifra che, tutto sommato, non considero nemmeno eccessiva, se rapportata ad altri modelli ben meno attraenti. Eppure, da noi ne resta ancora un certo numero.
Considerata la sua complessità e onerosità di gestione, e il parziale oblio a cui è stata condannata per lungo tempo, è sopravvissuta in un numero di esemplari cospicuo.
Ottima questa in foto, probabilmente già rilevata ai tempi in chiave collezionistica, sebbene fosse ancora una vettura piuttosto "recente".
#3 | 5speed il 19/12/2017 17:09:50
Mi è sempre piaciuto il Montreal, col suo aspetto bello aggressivo....la vedrei al top con le gomme con le scritte in bianco, fanno racing di brutto!
#4 | 1600 GT il 19/12/2017 18:05:34
Sempre un gran bel capolavoro di automobile. Certo che chi l'acquistata nel 1992, presumibilmente per non tantissimi soldi, ha fatto un investimento con i fiocchi, viste le odierne elevate quotazioni. La linea poi è talmente moderna che anche con queste targhe non sta poi così male.
#5 | Transaxle73 il 19/12/2017 19:09:42
Condivido i commenti di approvazione fin qui espressi, però da amante del modello non posso fare a meno di notare che se avessero adottato il ben più moderno pianale della 116 sicuramente ne sarebbe uscita una sportiva senza timori reverenziali nei confronti della concorrenza più titolata, Porsche 911 in primis. Secondo il mio parere il pur valido telaio 105, con l'assale rigido posteriore, non era all'altezza del raffinatissimo comparto motoristico e del cambio ZF. Se in quel periodo ci fossero state relazioni industriali più lungimiranti forse il GtV8 116 poteva raccogliere il testimone di una sportiva con i fiocchi.
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