Grazie per i complimenti! Da lontano l'avevo scambiata per un auto americana, quando poi mi sono avvicinato e ho visto la targa così anziana, ho subito pensato a qualcosa di nostrano. Non ero neanche io a conoscenza di questa fuoriserie, tanto più che ho dovuto consultare la placchetta ASI sul parabrezza per sapere che modello era. Comunque mi pare di aver letto che hanno fatto solo un 200 esemplari.
Inizialmente, pensavo si trattasse di una Fiat 6C 1500 Cabriolet.
Solo lodi per questo esemplare e per la grande abilità e creatività che avevano i nostri carrozzieri e coloro che fornivano la preziosa manodopera; complimenti anche all'avvistatore.
Il migliore periodo per la carrozzeria Balbo fu tra il 1948 ed il 1953, grazie alla collaborazione con Giovanni Michelotti e Franco Scaglione, poi purtroppo, verso la metà degli anni 50, circa, dopo aver investito molti soldi in una piccola auto denominata B400, la carrozzeria chiuse i battenti; d'altra parte, risultava troppo complicato cercare di insediare il dominio della Fiat nel settore delle piccole utilitarie.
Sotto il profilo strettamente estetico, su base "1100 B" o "E" (per stare nei dintorni di questo splendido esemplare) si possono individuare realizzazioni anche più riuscite: Stabilimenti Farina, Monviso, Bertone, le stesse Carrozzerie Speciali del Lingotto, solo per citare qualche nome. E' comunque difficile, se non impossibile, anche a passarle in rassegna dalla prima all'ultima - praticamente tutti gli atelier del torinese si cimentarono su questo argomento - trovare fuoriserie su base "1100" (ma il discorso vale anche per le successive "1100/103" ) che possano risultare "sgradevoli". Circostanza, probabilmente, dovuta anche all'equilibrio di questo telaio, che ha le dimensioni, il "respiro", giusti - né troppo corto, né troppo lungo - per "reggere" l'esercizio stilistico sotteso a una vettura con carrozzeria speciale.
Nei primi anni '50 doveva essere piuttosto facile, anche a giudicare dai film dell'epoca, incrociare "1100" di questo genere - in qualsiasi configurazione, Cabriolet, Coupé o "Giardinetta" - per quanto solo una ristretta cerchia di benestanti potesse permettersele, mentre dev'essere stato arduo, una volta passate di moda e divenute obsolete, mantenerle in vita, anche per le ovvie difficoltà nel reperimento di ricambi relativi a carrozzeria e interni, trattandosi quasi sempre di tirature molto limitate (per la "Balbo" qui in foto, 200 pezzi mi appaiono - magari infondatamente - spropositati). Quando poi, giunti almeno agli anni '80, i pochi esemplari superstiti sono entrati nelle mire dei collezionisti, diverse unità - more solito - sono finite via via nelle mani di appassionati stranieri - olandesi e belgi tra i più accaniti - ai quali non manca mai la capacità di cogliere lo spirito d'arte insito nelle creazioni di un periodo irripetibile della nostra storia motoristica.
(foto "1600 GT" )