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Alfa Romeo Giulietta 2.0

giulietta20brahma.jpg
Anno N.C., targhe bianche del 1987. (Brahma)

Data: 09/07/2009
Commenti: 6
Visualizzazioni: 1711
Commenti
#1 | Total III il 09/07/2009 18:00:37
La Giulietta 2.0 era un'auto dalle prestazioni pure, coi suoi 130 nervosi cavalli e il cambio con rapporti accorciati e 5a di potenza (al contrario di quelli di 1.6 e 1.8 con quinta di riposo), spartana, essenziale e veloce (oltre 190) rigorosamente senza differenziale autobloccante.
La Giulietta 2.0 ultima serie, disponibile in rosso, grigio metallizzato e in questo magnifico e raro color bronzo, aveva di serie vetri bronzati, fendinebbia, lavatergifari, alzacristalli anteriori elettrici, chiusure centralizzate, volante in pelle.
Interni in tessuto pregiato specifico con logo in corsivo "Alfa Romeo" sui sedili anteriori.
Erano optional il condizionatore, i vetri elettrici posteriori e i cerchi in lega a disco della foto.

Una gran macchina. Smile
#2 | Total III il 09/07/2009 18:17:06
Neanche la ricchezza dei tessuti riusciva a mitigare l'endemica spartanità della Giulietta (lo dico in quanto ex-utente). Wink
Basta guardare la plancia: impoverita rispetto alle serie precedenti quanto a meteriali (una plastica rigida e sottile in luogo della precedente, riccamente imbottita), privata incomprensibilmente delle bocchette laterali per sbrinare i finestrini (di inverno indispensabile il panno di daino!), comandi della climatizzazione illuminati in modo rudimentale (due lampadine verdi fissate nell'incavo superiore) e, cosa davvero imperdonabile per il prezzo e la categoria della vettura, il cassettino portaguanti senza illuminazione nè serratura (quest'ultima presente addirittura sulle Giulietta anni'50 e Giulia!)

Anche il disegno dei pannelli appariva più essenziale rispetto alle prime serie: braccioli rimpiccioliti, tessuti senza impunture, sparirono anche le barrette cromate che davano un'impressione di ricchezza. Ciò, unito alla mancanza totale di tasche portaoggetti, rendeva i pannelli della Giulietta terza serie fin troppo spartani.

Insomma, l'abitacolo della Giulietta terza serie non era pratico, ne moderno, nè elegante (la scatola dei fusibili era in bella vista sotto il piantone...) ma comunicava una sensazione di sportività (voluta) che nella successiva 75 si sarebbe del tutto persa.

Per contro, c'erano coccole che pochi concorrenti offrivano: accendisigari per i posti posteriori, blocchetto chiave illuminabile, luci di illuminazione vano motore, check control. Tutto questo, quando funzionava, consolava il giuliettista delle inaccettabili mancanze precedentemente illustrate. Cool
#3 | Total III il 09/07/2009 18:19:41
P.S: il colore ddella vettura della foto mi è stato definito come metallizzato da chi è andato a vederla di persona per acquistarla. Per cui ho dedotto non fosse il veneziano. Wink
#4 | Stefano il 10/07/2009 15:22:10
Questa Giulietta è un ottimo avvistamento davvero, per due motivi:
1) di Giulietta non ne sono rimaste in giro molte, a differenza della successiva 75 che non è raro incontrare (anche la primissima serie)
2) il 2.0 era molto meno gettonato rispetto alle 1.6/1.8, più consone per la mentalità "media" del guidatore italiano, pur non consumando molto di più rispetto alle motorizzazioni più piccole (ovvero ciucciavano benzina senza ritegno tutte le Alfa di quel periodo, ma almeno il 2.0 andava come un missile...).
3) per la presenza dei cerchi in lega a disco, secondo me belli e sportivi, che non incontrarono grosse preferenze tra il pubblico (negli anni '80 il cerchio in lega in certi segmenti non era ancora un accessorio indispensabile...). Detto cerchio era poi stato montato di serie sulla serie limitata 2.0 TI (mi sembra del 1982)
4) il colore, di una eleganza classica senza tempo su un'Alfa, e poco apprezzato sulla Giulietta, dove la predominanza era argento met., blu scuro, marrone met., canna di fucile met.
#5 | Stefano il 10/07/2009 15:22:51
Ovviamente i motivi erano 4, non 2... Grin
#6 | Total III il 11/07/2009 17:48:06
SS 300 è metà 1986, sicuramente prima immatricolazione (qualche Turbodelta addirittura finì per essere immatricolata nell'88!) Pfft
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