L’auto è meravigliosa in tutto. In più, in questo caso, le condizioni (che paiono da conservato) e il contesto cittadino mi fanno pensare che sia ancora in mano al primo proprietario, è tutto ciò per me è molto affascinante.
Nei miei primi impatti adolescenziali in solitario con la città di Milano, seconda metà anni '80, legati al tragitto dalla Stazione Centrale verso il quartiere Gratosoglio (bus 60 e poi tram 15 all'imbocco di Via Torino, oppure bus 65 e poi 79, con quest'ultimo che lambiva il Naviglio), e di qui alla sede di Quattroruote a Rozzano, dove si teneva il "Mercato delle Speciali" la 2a domenica del mese, rimanevo stupito - e in qualche modo affascinato - da scene come questa: ampi e lunghi marciapiedi sui quali sostavano incontrastate parecchie automobili, in una sorta di "doppia fila" rivolta all'interno, in quartieri semicentrali ancora immersi nel torpore della prima mattinata.
Esemplare splendido, sebbene "penalizzato" dalla cilindrata d'accesso.
ampi e lunghi marciapiedi sui quali sostavano incontrastate parecchie automobili, in una sorta di "doppia fila" rivolta all'interno
E dei parcheggi a centro carreggiata a cavallo della striscia continua, tipici delle strade centrali di Torino che sono percorse lateralmente dai binari del tram, che ne dite?
Anch'io sono un nostalgico delle macchine parcheggiate sui marciapiedi o lungo certi viali alberati delle grandi città, prescindendo da ogni considerazione di civica convivenza, ma solo in quanto evocative di un'altra "epoca", ricordo anche con piacere le impronte delle ruote su certi tipi di asfalti, com'è visibile in queste foto...
Questo fatto delle auto parcheggiate sui marciapiedi colpì anche me, la prima volta che andai a Milano. A turno, ogni sera, laddove era in programma la pulizia delle strade, la carreggiata si svuotava e sui larghi marciapiedi comparivano le auto parcheggiate. La cosa mi colpì perchè a Roma, e in molte altre città che ho visitato e che frequento, i cartelli con gli orari della pulizia stradale non fanno paura a nessuno: le auto rimangono parcheggiate dove sono, e i mezzi per la pulizia stradale si arrangiano come possono.
Non per giustificare auto parcheggiate si marciapiedi, ma almeno il marciapiedi è largo, oserei dire eccessivo, tenendo conto che la strada in questione mi pare piuttosto corta e poco importante: forse sarebbe stato più opportuno ridurre la larghezza del marciapiede permettendo il parcheggio a pettine, liberando più posti e quindi evitando il "salto del marciapiede" che per giunta - a meno di raccordi per disabili - mi pare che presenti un bordo abbastanza elevato e quindi a rischio danneggiamento pneumatici o perni sferici dei raccordi di sterzo.
Diverso è il caso di chi salta sul marciapiedi obbligando i passanti a scendere sulla sede stradale di vie strette e abbastanza trafficate, come mi è capitato lunedì scorso....
Proprio durante il weekend appena trascorso ho visto la mini serie su Netflix "The Serpent", ambientato nel sud est asiatico degli anni settanta, dove durante un'operazione di polizia fa bella mostra una 132 della polizia thailandese. Sicuramene era un esemplare assemblato in Corea Del Sud dalla KIA Motors su licenza della casa torinese. Presenti altre vetture Fiat come la 1100, la 124 e la 1500. Notevole anche una bella Citroen CX.
Peccato questo cambio di targhe per le G che a mio parere insieme alla E sono tra le più brutte targhe alfanumeriche... erano così belli i tempi delle targhe a provincia, ancora di più quelli delle nere. Ora se non si puo tornare a quelle nere, non vedo per quale ragione non si puo ricominciare il giro con le provinciali al posto di queste insulse alfanumeriche .
Probabilmente per smarrimento o deterioramento di quelle originali. In tempi pre-pandemia bastava un giro veloce in una qualsiasi fiera del settore e si risolveva il problema.
Ma non tutti lo sanno purtroppo.
Vero, ma è talmente pubblicizzata e diffusa tra gli appassionati che secondo me non costituisce un "pericolo".
Poi, per carità, ognuno è libero di fare come vuole
dove durante un'operazione di polizia fa bella mostra una 132 della polizia thailandese. Sicuramene era un esemplare assemblato in Corea Del Sud dalla KIA Motors su licenza della casa torinese. Presenti altre vetture Fiat come la 1100, la 124 e la 1500.
Mi sono incuriosito e sono andato a vedere alcune vecchie foto di Bangkok, e nel periodo degli anni '60-'70 le auto italiane non mancavano, e ho provato a confrontarle col parco auto thailandese di oggi, composto per lo più da auto giapponesi e coreane, mentre le auto europee, sempre più rare, sono limitate a qualche Ford e Skoda, tra i marchi più generalisti, oltre alle immancabili Audi, Mercedes e BMW per i marchi più lussuosi.
Ho qualche dubbio che si trattasse di un esemplare coreano: l'assemblaggio in Corea era un espediente per aggirare le restrizioni locali sulle importazioni, mi sembra difficile che producessero anche per l'esportazione.
Ed è anche difficile che si trattasse di un'importazione parallela: in Corea si tiene la mano destra (quindi le auto hanno il volante a sinistra), mentre in Thailandia si tiene la sinistra.
A proposito di Fiat 132 e paesi esotici, pochi anni fa, un vercellese che si trovava per lavoro in Egitto, fotografò una 132 che viaggiava in una zona desertica.
La foto venne anche pubblicata su “La Stampa”, si notava chiaramente la targa egiziana di nuova immatricolazione, ma restava però scoperta la sigla “VC”, della targa italiana.
La questione è un po' controversa.
Anche se una targa riprodotta con gli stessi caratteri di quella originale non è propriamente una targa falsa né, tantomeno, manomessa (casi a cui si riferisce il link postato sopra da IL BUE), la legge la equipara ai suddetti casi se il proprietario non abbia provveduto alla denuncia di smarrimento di quella originale e alla richiesta di nuova immatricolazione.
La zona "grigia" è proprio quella del caso in cui io applichi sull'auto una targa riprodotta solo per motivi estetici.
In questo caso, infatti, non potrei aver provveduto alla denuncia di smarrimento in quanto la targa originale è ancora in mio possesso per cui l'applicazione della norma come sopra esposta sarebbe dubbia.
Comunque, come ho già scritto in un'altra occasione, al di là delle interpretazioni "in punta di diritto", la "sensibilità" dell'agente è fondamentale in caso di controllo: se ravvisa la non-volontà fraudolenta (come è evidente nel caso di riproduzione della targa con gli stessi caratteri di quella originale), il malcapitato potrebbe passarla liscia.
Per cui la questione si riduce a questo: sono disposto, per soddisfare il mio occhio, ad incorrere in possibili sanzioni, sapendo che, per uscirne indenne, dovrei fare affidamento sulla "flessibilità" dell'agente in cui mi imbatto e sulla sua capacità di ravvisare il mio intento non-fraudolento?
Se la risposta è sì, vada per la targa riprodotta.
Se la risposta è no e si vuol stare tranquilli, teniamoci le (orrende) targhe bianche.
Vi ringrazio per le risposte, sapevo delle sanzioni previste per chi manomette le targhe, ma essendo che le targhe rifatte nere in fin dei conti non sono fatte per evitare le multe o in ogni modo rendere non identificabile la targa, pensavo che la normativa trattasse i 2 casi in maniera differente e prevedesse sanzioni diverse.
Ad ogni modo secondo me in casi come quello di questa 132, in cui la targa era effettivamente nera già in origine, nel caso si facesse riprodurre una delle 2 per smarrimento, penso che sia molto improbabile che l'eventuale agente se ne accorga, ad ogni modo personalmente penso che richiederei la riproduzione della targa, visto che da quanto ho capito è stata approvata la legge che lo permette, così da poter avere la vecchia targa senza correre rischi
Ero convinto di si, avevo letto a gennaio che entro 60 giorni il Ministero dei Trasporti avrebbe dovuto emanare il decreto attuativo, pensavo che poi entrasse in vigore, come non detto allora
Certo. Tengo a precisare che non possiedo targhe riprodotte e che tutti i miei veicoli sono in regola. Semplicemente trovo insulso multare una persona che cambia il "font" alla propria targa, tanto i numeri sono gli stessi..
Cerco sempre di evitare le guardie comunque, non mi vanno molto a genio e detesto perdere tempo in controlli superflui, anche se ovviamente è capitato che mi fermassero.
(foto "super80" )