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Opel Rekord P2

opelrekordp2etilico20190520.jpg
Anno 1961 (etilico).

Data: 20/05/2019
Commenti: 11
Visualizzazioni: 1386
Commenti
#1 | Astrale il 20/05/2019 09:00:35
Woow, bella berlinona dalle linee americanrggianti; queste si che sono interessanti da vedere ai raduni; nel 1961 senza dubbio faceva un gran figurone in quel di Messina...
#2 | astraG il 20/05/2019 09:07:55
Splendida come tutte le Opel del periodo che per linee e colori si rifacevano stilisticamente all' esperienza americana.
Le trovo uniche.
Giorni fa indugiavo su una Kadett A coupé che ha soluzioni analoghe a questa.
#3 | Neeskens78 il 20/05/2019 09:31:37
ce n'erano due, una bianca con targa crucca e una azzurra italiana, sabato scorso al decimo Opel Fans a Mantova. Auto stupende Cool
#4 | Markino il 20/05/2019 10:41:20
Spettacolare esemplare della serie '60-'64, prima Opel a trovare una discreta diffusione sul nostro mercato, anche come auto pubblica; qualche anno fa vidi una bella quattro porte grigio chiaro ad Automotoretrò, con targa originale TO.
Motorizzazione 1,5 o 1,7 lt., se ricordo bene, con cambio al volante a sole tre marce; le prestazioni non erano certo il punto di forza (la velocità massima non superava i 125-130 km/h, quando la nostra FIAT "1500" raggiungeva i 150), ma erano vetture molto apprezzate nell'Europa centro-settentrionale per la qualità costruttiva, la robustezza proverbiale e la buona abitabilità.
Posseggo una bellissima riproduzione della Minichamps in tonalità bermudagrun con padiglione bianco.
#5 | bob91180 il 20/05/2019 10:42:19
All'epoca le ricordo nei parcheggi degli hotel della riviera adriatica dove i teutonici abbienti venivano in vacanza ...
#6 | Luzzo il 20/05/2019 13:06:09
Finalmente è stata beccata!!! L'ho vista 3 volte negli ultimi due mesi senza riuscire a fotografarlaclaps
#7 | Alfa33 il 20/05/2019 19:59:11
Bella, molto ricercata nei particolari ed elegante.
#8 | atae21 il 20/05/2019 20:30:02
Splendido esemplare e notevole rarità ma....a proposito di berline anni 60: questa ha un anno in meno della prima Giulia. Scusate il paragone...Pfft
#9 | Markino il 20/05/2019 21:04:16
La "Rekord P2" e la "Giulia TI", nelle rispettive presentazioni, sono separate da due anni, e, pur appartenendo alla stessa fascia di cilindrata, sono distanti anni luce sotto il profilo meccanico, prestazionale ed estetico, con un vantaggio complessivo per l'italiana sul quale non occorre dilungarsi.
Anche le clientele di riferimento erano però molto lontane quanto ad esigenze ed inclinazioni motoristiche, il che rendeva entrambe le vetture correttamente calibrate, ed ugualmente apprezzabili nei rispettivi "ambiti": il tranquillo borghese tedesco, olandese o danese che acquistava la solida Opel difficilmente si sarebbe trovato a suo agio con la nervosa "berlina disegnata dal vento", dalle finiture migliorabili, e, a sua volta, l'abbiente milanese o brianzolo - o romano, elvetico, o nordeuropeo - amante del bialbero non avrebbe certo sopportato, dall'alto dei 92 CV e del cambio a cinque rapporti (con la quinta al volante, peraltro, piuttosto scomoda da innestare), la lentezza della "media" di Russelsheim e il suo obsoleto cambio a tre velocità, per tralasciare le considerazioni di natura estetica dei due diversi "partiti".
#10 | ARGiuliasuper il 21/05/2019 09:59:31
Bella la riflessione di Marco. In effetti, nonostante il discreto successo di vendite, l’Opel si rese subito conto che la vettura era anacronistica e troppo legata alla moda americaneggiante degli anni ‘50 con pinne, cromature eccessive e orpelli vari. Provò a modernizzarla con l’introduzione di un motore da 60 cv (sic!) e 4 marce ma la linea non reggeva il confronto con la concorrenza. Così fu sostituita tre anni dopo con un modello esteticamente diverso. A me piace molto ma mi dà sempre l’impressione di vedere un dinosauro.
#11 | freccetricolori il 21/05/2019 22:44:12
Lontana anni luce dai miei gusti personali mi fa comunque piacere vedere che è sopravvissuta alle mode ed agli incentivi ed è tutt'ora in circolazione con la sua bella targa originale!
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