Premesso che non sono appassionato del modello, devo dire che questa Beta è proprio carina complice anche la colorazione vivace invece delle più frequenti tinte di sfumatura marrone troppo austere.
Probabilmente un ottimo conservato che non necessita neppure di lucidatura a cui i più intransigenti ricorrerebbero.
Va da se che gli interni saranno un salotto.
Ottimo esemplare della serie intermedia in livrea rosso York, oramai decisamente raro; motorizzazione d'accesso calibrata sulle tendenze "pauperiste" nostrane.
Scatti molto riuscito, e tali da restituire appieno la gradevolezza e la particolarità della linea.
All'epoca, prima della commercializzazione della Delta, questa era la versione di accesso al mondo Lancia, a leggere i listini odierni c'e da rabbrividire...
Mi stupisco sempre quando vedo pubblicata una Beta Berlina, consapevole della sua rarità. D’altronde, nel sito sono pubblicate circa 130 Appia, un numero analogo di Fulvia (entrambe hanno avuto volumi di vendita più bassi e sono più anziane della Beta), più di 200 Delta e solo 57 Beta Berlina.
Ci sono tante spiegazioni per questo divario ma credo che la principale sia costituita dalle problematiche che tale modello ha avuto e che hanno pregiudicato la sopravvivenza di molti esemplari.
entrambe hanno avuto volumi di vendita più bassi e sono più anziane della Beta
In realtà, i dati di produzione delle berline "Fulvia" e "Beta" sono pressoché equivalenti (poco meno di 200mila esemplari), anche se non conosco l'incidenza dell'export; proprietari e appassionati in genere hanno comunque mostrato molta più affezione verso la prima.
In effetti la frase era riferita più che altro alla Lancia Appia. D'altronde, Appia e Fulvia sono più anziane e questo ha aumentato la probabilità di incidenti o di eventi che ne abbiano provocato la rottamazione. Inoltre, entrambi i modelli offrivano motori meno potenti rispetto alla Beta. Nel periodo in cui le auto sono solo "vecchie", si è più inclini a rottamare le meno performanti. Considerando che, all'interno di una stessa marca, in generale, più diminuisce l'età del modello e più aumentano gli avvistamenti pubblicati, 57 Beta berlina sono veramente poche.
Comunque questo esemplare è davvero bello.
Direi anche che la prima ondata di incentivi, nel 1997, ha contribuito a decimare le Beta che erano ancora in servizio attivo, specialmente quelle prodotte ad inizio degli anni 80.
Mentre la Fulvia essendo più anziana veniva già tenuta in considerazione da un buon numero di appassionati ed era vista già come una storica e comunque godeva di una migliore immagine rispetto alla successiva Beta.
Direi anche che la prima ondata di incentivi, nel 1997
Vorrei dimenticare quel periodo, cosa non ho visto dai demolitori... avrei voluto portarle tutte a casa.
Questa è l'ultima, purtroppo sono arrivato tardi, notare i sedili senza l'antiestetico cadenino:
Giusta la riflessione di Marco (Alfa33) sulla campagna di rottamazione del 1997 e di quelle successive.
Proprio per questo, nel confronto con i numeri della Beta, oltre ad Appia e Fulvia, ho citato anche la Lancia Delta, i cui esemplari a targhe nere erano già interessati dalla rottamazione (almeno 10 anni di vita) fin dalla prima campagna di incentivi. Non ho dati di produzione suddivisi per anno, ma le Lancia Delta prodotte dal 1979 al 1993 sono state circa 525.000. Senza applicare complesse ed astruse teorie dei numeri, le Delta prodotte fino al 1986 (e quindi a targhe nere) saranno state circa 300.000, una volta e mezza le lancia beta (circa 195.000). Se consideriamo che le lancia Delta avvistate e presenti nel nostro meraviglioso sito sono in numero di 223, quasi 4 volte le 57 beta avvistate, ecco che abbiamo un rudimentale indice della scarsa resistenza al tempo delle Beta.
D'altronde, nel 1997 possedevo una Lancia Delta 1500 LX prima serie del 1980: l'idea di rottamarla non mi ha sfiorato né nel 1997 e né negli anni successivi. Troppo elegante e funzionale (ne ricordo, in particolare, il cruscotto, il panno degli interni e la manovrabilità del cambio), ha finito la sua carriera tra le mani di mio padre. Le poche Lancia Beta che ricordo ancora in vita in quegli anni furono rottamate con pochi scrupoli.
In particolare, credo che il numero di Appia ancora in giro, 57 anni dopo l'ultimo esemplare uscito dalle linee di produzione (con tanto di poesia celebrativa su pergamena) sia un dato eccezionale.
Se un appassionato vuole acquistare alcuni modelli che erano molto venduti a metà anni 80, come ad esempio una Prisma, tanto per restare in casa Lancia, fa fatica a trovare qualcosa o comunque ha una possibilità di scelta limitata, basta guardare sui siti specializzati le inserzioni o le riviste.
Al contrario, per una Fulvia berlina, vi sono maggiori possibilità di trovare l’esemplare desiderato, anzi direi che potrebbe esserci l’indecisione per fare la scelta definitiva, considerando le varie annate e configurazioni in vendita.
(foto "Mc 127" )