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Alfa Romeo 1900 Super

alfaromeo1900neeskens20200210.jpg
Anno 1956 (Neeskens78).

Data: 10/02/2020
Commenti: 4
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Commenti
#1 | time101cv il 10/02/2020 06:56:53
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(foto "Neeskens78" )
#2 | bob91180 il 10/02/2020 12:06:01
Pezzo di notevole caratura che pare conservato , con intrigante targa di origine ... certamente colore non entusiasmante ... selleria probabilmente in panno nocciola ...
#3 | Markino il 10/02/2020 21:20:17
Esemplare superbo della vettura che avviò la transizione dell'Alfa Romeo da costruttore di nicchia specializzato nella fascia alta, all'industria propriamente detta, passaggio che con la "Giulietta" e ancor più con la "Giulia" poteva dirsi avviato su binari solidi. La "1900" risentiva ancora dell'incertezza di indirizzo che affliggeva la Casa milanese alle soglie degli anni '50, ondeggiante tra le suggestioni del Presidente di nomina politica, Pasquale Gallo, che vagheggiava per l'Alfa un futuro di piccola produzione sartoriale, e la consapevolezza della proprietà pubblica, la holding IRI Finmeccanica, che occorresse aumentare la base produttiva per assicurare il lavoro alle numerose maestranze, peraltro spesso altamente specializzate, ereditate dal periodo bellico.
La "berlina da famiglia che vince le corse", come recitava il famoso slogan, fu "tirata" in circa 19mila esemplari tra la fine del 1950 e il 1959 (solo 6 unità), con un'apprezzabile quota di export, e la "Super", con propulsore aumentato da 1884 a 1975 cm3, in listino dal 1954, rappresentò circa metà della produzione. Numeri quindi ancora modesti, ma che non impedivano alla "1900" di farsi notare con una certa frequenza nel risicato parco auto dell'Italia degli anni '50, discretamente abbondante solo nelle principali aree urbane, Milano e Roma in testa, dove questo modello era più diffuso che altrove per motivi sin troppo ovvi, nonché Torino.
La vettura in foto appartiene alla serie intermedia, meglio rifinita rispetto alla prima "Super" del 1954 - prodotta credo per un anno scarso - ma con verniciatura monocolore, diversamente dalla serie lanciata nella 2a metà del 1956, che introdusse numerose combinazioni bicolore, spesso di notevole effetto, secondo la moda americana dell'epoca. A condividere la passione per questo gioiello sono padre e figlio, che esibiscono talvolta anche una splendida "Giulia Sprint GT" bluette con prima targa PC 6. La vettura mi è peraltro nota sin da quando fu posta all'incanto da Coy's alla fiera di Padova, non ricordo esattamente se nel 2007 o nel 2008. L'interno dovrebbe essere rifinito in panno grigio in due tonalità, una delle quali prossima a quella del corpo vettura.
#4 | pigi54 il 11/02/2020 01:58:26
Bellissima vettura credo di aver conosciuto i proprietari ad una manifestazione qualche anno fa .Mi sembra che le coppe ruota non siano giuste per il modello dovrebbero essere con il bollo nero al centro
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