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Citroen Visa

citroenvisabue20200428.jpg
Anno 1986 (BUE).

Data: 28/04/2020
Commenti: 22
Visualizzazioni: 935
Commenti
#1 | tonymura il 28/04/2020 14:29:40
A me piace molto così vissuta. Incredibile il fatto che non abbia mai visto una Visa dal vivo...
#2 | prof il 28/04/2020 14:38:13
Devi essere giovane!
#3 | vivi61 il 28/04/2020 14:56:17
Noi dei 60 ce li ricordiamo bene...purtroppo
#4 | S4 il 28/04/2020 15:35:40
Incredibile il fatto che non abbia mai visto una Visa dal vivo...

Non ti sei perso nulla... Grin
#5 | IL BUE il 28/04/2020 15:53:08
Noi dei 60 ce li ricordiamo bene...purtroppo

Anche noi dei primi'80, sia per strada che dall'abitacolo
#6 | tonymura il 28/04/2020 16:21:20
Giovane Pfft sono dell'ultimo anno dei magnifici anni '80.. insomma Grin
#7 | Markino il 28/04/2020 16:27:58
Magnifici solo nel ricordo distorto che se ne é tramandato: se l'Italia ha forti difficoltà a creare ulteriore debito pubblico in un momento in cui sarebbe vitale lo dobbiamo in buona parte a quel decennio di sperperi e corruzione dilagante, fenomeni proseguiti in varia misura anche in seguito, beninteso.
Scusate l'OT.
#8 | S4 il 28/04/2020 16:42:23
Però avevamo Patsy Kensit che cantava Cross my heart... sbavv
#9 | Markino il 28/04/2020 16:46:55
Mi ci sarei giocato le balle che la tiravi fuori. ROTFLROTFLROTFL
#10 | S4 il 28/04/2020 16:53:12
Pensa se avessi tirato fuori Prince... ROTFL
#11 | mariano il 28/04/2020 17:53:13
A me piace molto così vissuta. Incredibile il fatto che non abbia mai visto una Visa dal vivo...

Sono sconcertato. Shock
Guarda, io sono del Febbraio 2000 (penso di essere sicuramente tra i più giovani del sito nonostante siamo entrati anche noi '00 nei vent'anni Grin ), e di Visa ne ricordo eccome, sino al 2008 circa era pressoché come un'AX oggi, a livello di diffusione intendo. Poi gli incentivi di quegli anni l'hanno definitivamente uccisa, pochi esemplari son sopravvissuti a quella strage, e sono stati demoliti tutti o quasi negli anni successivi. Da me resistette una Visa dell'88, una delle ultimissime, fu demolita sul finire del 2011 sostituita da una Citroen Saxo che ora dovrebbe esser stata a sua volta sostituita da una C3 prima serie.

Magnifici solo nel ricordo distorto che se ne é tramandato: se l'Italia ha forti difficoltà a creare ulteriore debito pubblico in un momento in cui sarebbe vitale lo dobbiamo in buona parte a quel decennio di sperperi e corruzione dilagante, fenomeni proseguiti in varia misura anche in seguito, beninteso.


Che bello vedere che qualcuno non accusa gli evasori fiscali come unici responsabili della creazione del debito pubblico, pensavo di essere l'unico ad averlo capito...

Pensa se avessi tirato fuori Prince...


Eh io tiro fuori Natasha Hovey e Carol Alt... ROTFL ROTFL ROTFL
#12 | bayerische il 28/04/2020 18:40:40
Sperperi e corruzioni sono stati una costante fin dagli anni 60 e continuano tuttora indisturbati.Quelli degli anni 80, sono stati fatti emergere ad arte con "mani pulite", solo per cambiare il nome ed il colore dei beneficiari.
#13 | free_runner il 28/04/2020 18:43:33
Quoto bayerische!
#14 | Transaxle73 il 28/04/2020 20:41:57
Scusate il mio OT ma per deformazione professionale non posso trattenermi dal scrivere la mia sul debito pubblico italiano. È vero che la malagestio ha contribuito ad aumentare il suo livello però vi invito ad approfondire quello che è successo nel 1981, anno in cui il debito pubblico ha iniziato a correre molto più che in passato. Ebbene da quella data spartiacque si è consumato il divorzio tra Banca d'Italia e il Tesoro, dove a quest'ultimo è stato vietato di sottoscrivere i titoli del debito pubblico e costringere lo Stato italiano a rivolgersi sul mercato finanziario internazionale pagando interessi ben più generosi di quanto corrispondeva fino a prima del 1981. Io sono fermamente convinto che la componente determinante nell'aumento dello stock di debito è costituita dagli interessi. Prova ne è che l'Italia è uno dei pochi Paesi al mondo che registra un consistente avanzo primario tra entrate e uscite (interessi esclusi).
#15 | Markino il 28/04/2020 20:48:42
Più precisamente, il "divorzio" non vincolava più la Banca d'Italia a sottoscrivere i titoli del debito non recepiti dal mercato.
E' comunque assodato che, nel corso del decennio, il debito pubblico, fino a quel momento piuttosto contenuto, si impennò fino quasi a lambire il PIL, poi il drammatico 1992 e l'uscita forzata dallo SME in tarda estate, ecc. ecc.
Non volevo però innescare un dibattito sull'argomento, anche se questi ambiti mi interessano molto.
Chiedo venia.
#16 | Transaxle73 il 28/04/2020 20:51:41
E comunque nel 1992, quando ci hanno sbattuto fuori dallo Sme, l'Italia aveva scavalcato pure la Francia e ci eravamo piazzati al 4° posto tra le potenze industriali. Comunque il debito pubblico è ricchezza privata, sono 2 facce della stessa medaglia. La spesa dello Stato è reddito per un'azienda o un cittadino.
#17 | vivi61 il 28/04/2020 21:11:51
Per me restano magnifici perchè avevo vent anni. Grin
#18 | IL BUE il 28/04/2020 21:32:59
Mi sembra giusto parlare di economia sotto il post di una VISA.
#19 | Markino il 28/04/2020 21:35:02
ROTFLROTFLROTFL
#20 | mariano il 28/04/2020 21:38:37
Noto che c'è una conoscenza dell'argomento molto ampia, e me ne compiaccio. claps

Mi sembra giusto parlare di economia sotto il post di una VISA

Caro Bue speriamo non vengano mai avvistate una Mazda Capella o un Seat Trans a targhe nere, non oso immaginare che discussione sfoci nei commenti. Grin
#21 | S4 il 28/04/2020 23:53:43
Mi sembra giusto parlare di economia sotto il post di una VISA.

Colpa di Marco, è solo invidioso perché io avevo il calendario della Patsy e lui quello di Alison Moyet! ROTFL ROTFL
#22 | ARGiuliasuper il 30/04/2020 01:10:37
Belle le discussioni socio economiche partendo da un modello così umile. Ne ricordo il simpatico satellite che comprendeva i comandi relativi a tergicristallo, luci e clacson. Consumava poco ed aveva, immancabilmente, gli spigoli dei fanali posteriori rotti. Mi permetto di aggiungere che non penso che il pool di "mani pulite" fosse al servizio, consapevole o inconsapevole, di corruttori che volevano scalzare il potere dominante.
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