Valido e raro esemplare di una vettura molto innovativa e di sostanza; bello e tipico il colore.
Da noi, all'epoca, complice la fascia merceologica medio-alta, che non la rendeva accessibile a tutte le tasche, furono in pochi a "capirla", sebbene non avesse quasi concorrenti.
Purtroppo le monovolume non mi sono mai piaciute... pur ammettendone l'innovazione. Oggi passate di moda a favore dei Suv.
Resto e resterò un fautore delle tre volumi...
Per chi ha veramente bisogno di tanto spazio, le monovolume ed alcune familiari restano la scelta più razionale; talvolta i suv hanno spazi interni che potrebbero deludere.
Anche io rimango un fautore delle tre volumi, perché sono in grado di soddisfare la maggior parte delle esigenze.
Ben conservata questa Espace, in genere finivano la loro vita utile in mano a venditori ambulanti, che sfruttavano il modello oltre ogni limite.
Il rosso purtroppo è un colore molto delicato, basta qualche mese al sole per vederlo già diventare opaco.
Nel complesso questa Espace è tenuta davvero bene, magari la stanno sistemando un po' alla volta
Monovolumi e station wagon sono auto che sono imbattibili quando si tratta di avere spazio e praticità, anche se come estetica preferisco le berline tre volumi, che tra l'altro negli ultimi tempi si stanno anche rivalutando. I suv moderni onestamente non li reggo ed inoltre hanno anche spazio e praticità alquanto deludenti, soprattutto tra i marchi blasonati. Quanto alla Espace in foto, devo dire niente male e con poco può tornare agli antichi splendori.
Ben conservata questa Espace, in genere finivano la loro vita utile in mano a venditori ambulanti, che sfruttavano il modello oltre ogni limite.
Avevo citato questo esemplare quando ho commentato l'altro Turbo DX pubblicato. Queste foto le ho scattate Domenica scorsa ma la macchina la conosco da qualche anno, infatti il proprietario è un ambulante che vende merce al mercatino dell'usato che si svolge ogni mese in un paese dalle mie parti, mercatino che frequento spesso vista la presenza di una fornita bancarella che propone vecchi modellini Bburago
All'interno manca anche qualche pezzo di rivestimento, ma vista l'età del mezzo e l'uso che ne viene fatto non è male.
La Regata che si vede in foto è un po come la firma dell'assassino nei thriller
Che spettacolo questo Espace I serie! Il colore rosso non l'ho mai ricordato molto diffuso da noi, su nessun Espace, diciamo che il colore prevalente è stato sempre e solo il grigio (e il verde per la seconda serie). Oltre al montante scolorito noto anche la mascherina Phase 2 e la scritta Renault sul frontale come elementi non originali. Dobbiamo dire però che, visto l'uso, è tenuto tutto sommato decentemente.
Il penultimo coup de theatre in campo automobilistico della Matra (l'ultimo fu l'innovativa e controversa Avantime).
L'Avantime credo sia una delle peggiori auto di sempre. Per me totalmente inguardabile e sgraziata.
Da piccolo anche l'Espace non mi piaceva per nulla, solo col tempo ho imparato ad apprezzarne l'innovatività per l'epoca. Ricordiamo comunque che la 600 multipla ha anticipato il concetto di monovolume di 25 anni.
Ricordiamo comunque che la 600 multipla ha anticipato il concetto di monovolume di 25 anni.
Io ho sempre pensato che per la categoria monovolume la prima in assoluto sia stata la 2CV, antesignana addirittura delle monovolume ''alla moda'' più che pratiche.
L’Avantime credo sia una delle peggiori auto di sempre. Per me totalmente inguardabile e sgraziata.
Scusate se ogni tanto vado OT per esprimere i miei gusti automobilistici, talvolta eccentrici, ma non potevo farmi sfuggire l’occasione per manifestare invece il mio apprezzamento per l’Avantime Ogni tanto guardo anche gli annunci degli esemplari (ovviamente pochi) in vendita, anche se non credo ne avrò mai una.
Ovviamente anche questa Espace ha tutta la mia ammirazione, in particolare per il colore audace.
La Avantime era stata progettata in partnership con la Matra e doveva rivoluzionare il concetto di “ammiraglia”.
Fu un flop gigantesco... e non è così difficile comprenderne le ragioni: era troppo ardita, costosa, con soluzioni ultra innovative ed infarcita di elettronica, per quegli anni delicata ed ancora poco “rodata”.
Rimane un esercizio di stile curioso, che oggi è da guardare con rispetto e una sommessa ammirazione. A mio avviso molto più riuscito ed anticonvenzionale della coeva Vel Satis.
La Espace, negli anni di commercializzazione, appariva probabilmente altrettanto un’auto del futuro, ma era più razionale ed accattivante, motivo per cui ebbe un riscontro commerciale differente. Nelle mie zone circolava un esemplare del 1986, ormai sparito da un paio d’anni e sostituito da un anonimo Kia Carnival.
Se non si era capito l’Avantime piace anche a me, specie con il possente V6 da 3 litri. Patrick Le Quément è stato uno dei pochi designer contemporanei, assieme a Chris Bangle, ad esprimere concetti inediti nel settore e ovviamente messi da parte in favore della banalità odierna.
Ogni tanto guardo anche gli annunci degli esemplari (ovviamente pochi) in vendita
Pensa che al massimo l'anno scorso per un certo periodo di tempo il rivenditore di auto usate "generiche" sotto al mio ufficio ne aveva ben due esposte in un salone che non contiene più di 6-7 auto!
Poi se non ricordo male ne era rimasta solo una... ora non saprei, da febbraio non vado più in ufficio
è vero, devo rettificare: la vel satis era decisamente peggio. la mia testa l'aveva rimossa per isitinto di sopravvivenza
nonostante questo, resto della mia idea sull'avantime. purtroppo non ricordo auto popolari di aspetto decente negli ultimi 20 anni in renault.
di chris bangle non posso certamente non apprezzare la fiat coupè, ancora oggi una delle più originali (in senso positivo) fiat degli ultimi 30 anni.
Apprezzo molto le Renault degli ultimi anni (e una è in casa), ma la Avantime non è tra tra queste: mai digerite le monovolume, a mio avviso utili solo a caricare esseri animati e cose in grandi quantità, doti che non appartengono a questo modello.
(foto "deltago92" )