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Lancia Augusta

lanciaaugustaetilico20201110.jpg
Anno 1935 (etilico).

Data: 11/11/2020
Commenti: 18
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Commenti
#1 | bob91180 il 10/11/2020 11:18:44
"Miizzeca"
Chi poteva essere il primo proprietario a quell'epoca ... in una provincia con circa 300.000 abitanti e redditi non elevati ...
#2 | prof il 10/11/2020 11:30:19
La targa dovrebbe avere quattro cifre, se è quella della prima immatricolazione.
Messina nel 1935 immatricolò le targhe dal 3600 al 4000 circa.
#3 | Markino il 10/11/2020 11:35:25
Bellissimo esemplare, forse restaurato diversi anni addietro, di una vettura di lignaggio medio-alto nonostante la modesta cilindrata, una Lancia - nome che esprimeva di per sé tutto un universo - a tutti gli effetti.
Scura e con targa siciliana, mi fa venire in mente l'eccellente film di Gianni Amelio - tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia - "Porte aperte", dove ne compare una in un paio di brevi scene nel centro storico di Palermo, della quale l'autista, costretto a fornire testimonianza in aula da un superbo Gian Maria Volonté, giudice a latere, fa poi menzione, ammettendo di avere accompagnato qualche volta "con la Lancia" la moglie dell'imputato a casa di un funzionario pubblico, in seguito assassinato da quest'ultimo (se ricordo bene).
#4 | etilico il 10/11/2020 12:00:36
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#5 | Kanon X il 10/11/2020 12:02:40
in una provincia con circa 300.000 abitanti

Credo che la sola provincia,escludendo il capoluogo faccia ben più di 300.000 abitanti.
Qui in Sicilia siamo buongustai anche in fatto di auto.Pfft
#6 | Transaxle73 il 10/11/2020 13:42:27
provincia con circa 300.000 abitanti e redditi non elevati

La media dei redditi era sicuramente bassa, come lo è ora, ma il grande Trilussa insegna che c'è chi mangia nove polli e chi ne mangia uno solo......poi nelle statistiche esce fuori che entrambi hanno mangiato cinque polli a testa.
La Trinacria è anche terra di baroni, latifondisti, notabili, gente ricca sfondata di suo e culla della Targa Florio…...quindi non trovo affatto inusuale che circolino auto di pregio, anzi chissà quante auto ancor molto più pregiate di questa Lancia sono custodite nell'Isola.
#7 | etilico il 10/11/2020 13:58:29
Credo che la sola provincia,escludendo il capoluogo faccia ben più di 300.000 abitanti.

Forse bob si riferiva alla popolazione nella metà degli anni ‘30 dello scorso secolo
#8 | prof il 10/11/2020 14:01:12
Siccome sono un data-addicted Grin , mi ero già posto il dubbio e ho verificato.
Negli anni '30 la provincia di Messina, capoluogo incluso, aveva circa gli stessi abitanti di oggi, un po' oltre i 600.000.
#9 | bob91180 il 10/11/2020 14:03:15
Certo ... poi c'era anche stato il terremoto nel 1908 , per cui il tenore di vita non doveva essere molto florido ...
Le auto dovevano essere praticamente appannaggio di latifondisti e nobili ...
#10 | ARGiuliasuper il 10/11/2020 14:14:40
Concordo assolutamente con l'intervento di Transaxle73. Il sud è terra di reddito pro capite medio più basso del nord ma le persone benestanti ci sono e ci sono sempre state. La Sicilia è terra di antiche nobiltà, millenaria cultura e di imprenditoria vivace che, decisioni governative discutibili, hanno limitato ma mai soffocato. A scopo di riflessione segnalo che, in questo sito, sono state pubblicate due auto antecedenti al 1932 (quando l'auto era un lusso per pochi) con targa Messina: una Fiat 522 del 1931 ed una OM 469, non proprio due utilitarie. Con gli stessi criteri temporali, possiamo vedere lo stesso numero di veterane targate Milano: una Fiat 509 del 1926 ed una Balilla del 1932.
#11 | mikitiki94 il 10/11/2020 14:18:38
Comunque il modello doveva piacere ai ricchi messinesi di metà anni '30.
http://www.targhe...o_id=14864
#12 | Luzzo il 10/11/2020 15:52:33
Inoltre la notevole disponibilità di immobili, pressoché inutilizzati, dei benestanti siciliani ha permesso, anche al giorno d'oggi,che molte auto considerate semplicemente vecchie siano state accantonate in attesa di tempi migliori. D'altro canto una vita meno frenetica rispetto ad altre zone del Paese e un clima favorevole hanno sicuramente permesso che molti esemplari siano arrivati fino ai giorni d'oggi.
#13 | polar il 10/11/2020 17:20:06
Ma il 3 nella targa posteriore è stato cancellato dalla foto o proprio non si legge?
#14 | bob91180 il 10/11/2020 20:19:41
E' sotto alla M ... quattro cifre con il 3 iniziale come ha anticipato "prof" ...
#15 | Marlon il 10/11/2020 22:37:00
Mi risulta facile "datare" le targhe di Messina nonostante viva ad un migliaio di km di distanza e quindi non ne veda mai...
La mia provincia (Trento) è sovrapponibile in maniera pressochè perfetta a quella siciliana per le immatricolazioni: le targhe quadre sono terminate con soli 2000 numeri di differenza, le nere con lo stesso identico numero
#16 | LFL il 11/11/2020 00:23:58
La Lancia Augusta era un capolavoro. Aveva un motore con solo 1.2 litri, ma era abbastanza leggera - grazie alla carrozzeria portante - e con una potenza di 30-35 CV riusciva a superare i 100 km/h nonostante il piccolo 1.2 litri... oggi 100 km/h di velocità massima possono far sorridere, ma all'epoca erano già una bella velocità, dato che solo le sportive vere e proprie riuscivano a superare i 130-140 km/h; in casa Lancia, nello stesso periodo l'Artena superava i 100 km/h (ma aveva un 2 litri di cilindrata per quasi 60 CV), mentre l'Astura con carrozzeria berlina era sui 120 km/h (2.6 litri) ovvero 125-130 km/h (3 litri).

La cosa più esaltante è che alla Lancia all'epoca non avevano praticamente stampi e presse: i lamierati di carrozzeria venivano realizzati con le piegatrici manuali. Si può capire quindi di che livello fossero le maestranze di Bprgo San Paolo...
#17 | time101cv il 11/11/2020 02:08:30
Aggiornata la foto, ora è visibile la prima cifra della targa.
Quanto alle considerazioni socio economiche sulla provincia di Messina in particolare e la Sicilia in generale, quoto quanto già scritto nei post precedenti.
#18 | aureliab20 il 12/11/2020 08:30:15
Ricordo che l'Augusta aveva anche di serie la ruota libera e fu presentata al Salone di Parigi del 1932 con il nome di Belna, situazione che qualche anno dopo accadde per l'Aprilia con il nome di Ardennes.
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